Il Senato ha approvato definitivamente il ddl n. 1415 recante l'autorizzazione al Presidente della Repubblica a ratificare il Protocollo di Kyoto alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. L'accordo impegna i Paesi industrializzati a ridurre il totale delle emissioni di gas ad effetto serra del 5 per cento entro il 2012, anche se l'obiettivo inizialmente fissato dovrà presumibilmente essere rivisto alla luce della decisione degli Stati Uniti di non aderire al Protocollo. Oltre a specifici programmi di cooperazione, all'individuazione di meccanismi di sviluppo tecnologico rispettosi dell'ambiente e alla possibilità di acquistare crediti di emissione, si prevede anche l'istituzione di un fondo per sostenere i Paesi in via di sviluppo (l'Italia vi partecipa con una quota pari a 68 milioni di euro l'anno), nonché la definizione di norme e politiche comuni da parte dell'Unione europea.

A seguito dell'assicurazione fornita dal Sottosegretario per l'ambiente Tortoli circa l'esclusione dell'energia nucleare dal meccanismo delle quote, il sen. Turroni ha annunciato il voto favorevole dei Verdi che invece alla Camera si erano espressi in senso contrario. Il voto favorevole dei rispettivi Gruppi è stato annunciato anche dai sen. Bordon (Marg), De Zulueta (DS), Bergamo (UDC), Novi (FI), Provera (LP) e Mulas (AN), che hanno tutti sottolineato la grande rilevanza del Protocollo anche per i riflessi che avrà sulla definizione di più corretti modelli di sviluppo. Contro il ddl si è invece espresso il sen. Malentacchi (RC), stante l'incongruenza tra gli obiettivi del Protocollo e la politica ambientale del Governo Berlusconi.

Con la relazione del sen. Boscetto (FI) il Senato ha infine avviato l'esame del ddl n. 1408 di conversione del decreto-legge recante misure di contrasto all'immigrazione clandestina, esame che proseguirà nella seduta di domani convocata per le ore 9,30.