L'Assemblea di Palazzo Madama ha definitivamente approvato il disegno di legge n. 1125-B, di conversione del decreto-legge recente misure urgenti per garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale, migliorare l'offerta di energia e snellire le procedure per la realizzazione di nuovi impianti. Il testo approvato dalla Camera dei deputati ha sostanzialmente ripristinato il decreto-legge originario, eliminando i due articoli aggiuntivi sul riassetto del mercato elettrico, in vista dell'apertura della Borsa per tale settore, il cui inserimento in prima lettura al Senato aveva suscitato numerose critiche. Il Governo ha comunque preannunciato la presentazione di un disegno di legge organico nel corso del prossimo mese ed ha accolto due ordini del giorno della Lega, per garantire la partecipazione degli enti locali nell'ubicazione degli impianti in zone soggette a produzione agricola certificata e per la gestione degli stessi impianti, mentre i Gruppi delle opposizioni, in particolare i Democratici di sinistra e i Verdi, hanno ribadito la contrarietà al provvedimento già manifestata ieri e nel corso dell'esame in prima lettura, soprattutto per l'invasione delle competenze legislative e amministrative degli enti locali e per il ricorso alla decretazione d'urgenza, motivata da un pericolo di blocco nella fornitura di energia elettrica, non ritenuto però imminente, e data la prossima presentazione del provvedimento di carattere generale.

Sono state quindi approvate le conclusioni della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari in ordine all'insindacabilità di cui all'articolo 68, comma 1, della Costituzione applicabile per i procedimenti riguardanti il deputato Stefani e il signor De Carolis, senatori all'epoca dei fatti.

Il Senato tornerà a riunirsi oggi pomeriggio alle ore 16,30.