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24 giugno 2024 | Numero 59
Segnalazioni → Fusion for Energy
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I calcoli necessari superano di gran lunga la capacità dei computer convenzionali

Un supercomputer euro-giapponese per simulare la fusione nucleare

Fusione nucleare - Il progetto ITER

Man mano che gli scienziati aprono nuovi orizzonti nel campo della fusione nucleare, i modelli numerici che simulano ciò che accade all'interno di un reattore diventano più complessi e i dati disponibili crescono in modo esponenziale.
In effetti, il numero di calcoli ed equazioni supera già di gran lunga la capacità dei computer convenzionali. La loro esecuzione richiede una potenza che solo il calcolo ad alte prestazioni (HPC - high-performance computing) può offrire.

Dal 2012, l'Europa e il Giappone sfruttano insieme l'HPC attraverso il Centro di simulazione computazionale (CSC - Computational Simulation Centre), parte del Centro internazionale di ricerca sull'energia da fusione (IFERC - International Fusion Energy Research Centre).
Il CSC offre ai ricercatori europei e giapponesi la possibilità di utilizzare attrezzature di alto livello senza alcun costo. Attraverso un bando annuale, un gruppo di scienziati di entrambe le parti esamina le proposte e assegna loro del tempo per utilizzare le risorse di calcolo.
È quanto si legge nella pagina web dedicata al progetto, all'interno del sito di Fusion for Energy.

Il nuovo ciclo di simulazioni è iniziato lo scorso aprile e durerà fino a marzo 2025. Nel corso del prossimo anno, il CSC ospiterà 29 progetti, tra cui 8 simulazioni congiunte euro-giapponesi. "Come stabilito nell'accordo sull'approccio allargato, il CSC aspira a diventare uno strumento di riferimento per la comunità della fusione in Europa e in Giappone. L'ambizioso impegno di risorse e la diligente gestione quotidiana da parte dei team e dei fornitori hanno reso possibile tutto ciò", afferma Raúl Guillén, project manager del CSC presso Fusion for Energy (F4E).

A Rokkasho, in Giappone, quattro file di rack elettronici riempiono la sala del CSC con il forte fruscio delle loro ventole di raffreddamento. Il simulatore del reattore a fusione giapponese (JFRS-1) funziona senza sosta. Questo supercomputer è il motore principale della seconda fase del CSC dal 2020. Ha sostituito il supercomputer Helios, acquistato e gestito da F4E dal 2012 al 2016. All'epoca, Helios era tra i dieci computer più potenti al mondo.