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Il diritto allo studio nella Grande Recessione. Supportare gli studenti a basso reddito facilita davvero l’accesso all’università?

Foto Il diritto allo studio nella Grande Recessione. Supportare gli studenti a basso reddito facilita davvero l’accesso all’università?

La letteratura scientifica dimostra che la percentuale di laureati è associata positivamente allo sviluppo economico di un Paese. A livello individuale, il possesso di un titolo di studio universitario garantisce migliori opportunità sul mercato del lavoro e porta effetti positivi in termini di salute e nella sfera sociale.

Anche se negli ultimi 20 anni si è registrata una notevole crescita nel numero di laureati nelle economie avanzate (la percentuale nella fascia d'età 25-34 anni è passata dal 27% del 2000 al 48% del 2021), l'Italia, con il suo 28% di laureati, è ancora lontana sia dalla media OECD che da quella degli altri paesi dell'Unione Europea. E rimangono notevoli disuguaglianze sociali in termini sia di accesso che di completamento dell'istruzione terziaria.

Molte regioni prevedono borse di studio per garantire agli studenti provenienti da ambienti socioeconomici svantaggiati la possibilità di accedere alle università. Ma quanto, come, e fino a che punto funzionano? La valutazione della Borsa 5B, attiva in Trentino dal 2009 al 2012, fornisce utilissime indicazioni di policy.

The Right to Study in the Great Recession. Does supporting low-income students really facilitate access to university?

Scientific literature shows that the percentage of university graduates is positively associated with the economic development of a country. At the individual level, the possession of a university degree guarantees better opportunities on the labour market and brings positive effects in terms of health and the social sphere.

Even though the last 20 years have seen a considerable growth in the number of graduates in advanced economies (the percentage in the 25-34 age group has risen from 27% in 2000 to 48% in 2021), Italy, with its 28% of graduates, is still behind the OECD average and that of the other EU countries. And considerable social inequalities remain in terms of both access to and completion of tertiary education.

Many regions provide scholarships to ensure that students from disadvantaged socio-economic backgrounds have access to universities. But how much, and to what extent do they work? The evaluation of Scholarship 5B, active in Trentino from 2009 to 2012, provides very useful policy indications.

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