Giovedì 9 Aprile 2020 - 206ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:35)

Con 142 voti favorevoli, 99 contrari e 4 astensioni, l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo approvando un emendamento interamente sostitutivo del ddl n. 1766, conversione in legge del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, recante misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19 (Cura Italia). Il testo passa alla Camera dei deputati.

Nella seduta di ieri si è svolta la discussione generale dopo che il relatore, sen. Pesco (M5S), ha illustrato il provvedimento. Composto di 127 articoli, il decreto-legge introduce misure volte a fronteggiare l'emergenza, che riguardano il potenziamento della dotazione di personale, strumenti e mezzi del Sistema sanitario nazionale, della Protezione civile e delle Forze di polizia; il sostegno finanziario ai lavoratori, alle famiglie e alle imprese; la sospensione di adempimenti fiscali e contributivi; il funzionamento della pubblica amministrazione e degli enti territoriali (v. comunicato della seduta n. 205). Le risorse impiegate sono in gran parte reperite mediante l'emissione di titoli di Stato - per un importo fino a 25.000 milioni di euro per l'anno 2020 - autorizzata con lo scostamento approvato lo scorso 5 marzo dalle Camere.

Il Ministro per i rapporti con il Parlamento D'Incà ha chiesto una sospensione in relazione alla procedura di bollinatura del testo su cui il Governo porrà la fiducia. Considerate le difficoltà dei trasporti, il sen. Romeo (L-SP) ha proposto di anticipare la discussione sulla fiducia, a condizione che il testo recepisca sostanzialmente le modifiche approvate in Commissione. Tutti i Gruppi hanno concordato sulla proposta. Il Ministro D'Incà ha precisato che il testo della fiducia ricalca quello approvato dalla Commissione, salvo modifiche dovute al fatto che sono state abrogate le norme entrate a far parte del decreto-legge scuola e del decreto-legge liquidità. Ha quindi menzionato le norme sulla sperimentazione dei farmaci, sul fondo per le piccole e medie imprese, le misure per il credito e le esportazioni, la sospensione dei termini fiscali e contributivi, le norme relative alle Agenzie dogane e monopoli. Con riferimento agli emendamenti approvati, ha richiamato: l'ampliamento della platea dei beneficiari di cassa di integrazione, l'esenzione dall'imposta di bollo per le domande in cassa integrazione in deroga, le disposizioni in materia di immigrazione, l'agevolazione per l'acquisto della prima casa, il tirocinio professionale.

Nella discussione sono intervenuti i sen. Pichetto Fratin (FI), Donatella Conzatti (IV), La Russa (FdI), Loredana De Petris (Misto-LeU), Zanda (PD), Bagnai (L-SP), Lucia Ronzulli (FI), Cinzia Leone (M5S). I Gruppi di opposizione (L-SP, FI, FdI) hanno segnalato di aver raccolto l'appello del Capo dello Stato all'unità e di aver avanzato proposte, tra le quali la reintroduzione temporanea dei voucher in agricoltura e nel turismo, la distribuzione gratuita di mascherine, un sostegno di 1000 euro per i lavoratori autonomi, l'eliminazione del prossimo acconto delle partite Iva, l'istituzione di un fondo per il turismo, la detassazione dello stipendio degli operatori sanitari, l'impiego sul fronte dell'emergenza dei percettori di reddito di cittadinanza, la cedolare secca per gli affitti commerciali, un piano burocrazia zero, un fondo per il pagamento di affitti e bollette, un fondo per il settore turistico, canali immediati di liquidità per le imprese in luogo della garanzia statale sui debiti. Il Governo invece, dopo annunci che hanno alimentato false speranze nei cittadini, ha bocciato le proposte, mostrando di voler procedere da solo. La Lega Nord e FdI, in luogo di costosi prestiti europei, propongono di reperire risorse attraverso l'emissione di buoni del tesoro a lunga scadenza, esenti da ogni imposta, da riservare a investitori italiani. Il sen. Bagnai ha spiegato che Regno Unito, Germania, Francia stanno affrontando l'emergenza con l'emissione di moneta, mentre il Governo italiano si attarda nel rispetto di un paradigma europeo distopico che impedisce il finanziamento diretto tramite la Banca centrale: la realtà dei fatti smentisce il racconto unionista secondo cui le crisi avrebbero consentito il passaggio a una vera Europa politica. I Gruppi di maggioranza hanno invece sostenuto che il Governo, a fronte di un'emergenza inedita, ha agito con responsabilità, assumendo decisioni utili e corrette, mettendo in campo tutti gli strumenti e le risorse disponibili e conducendo una battaglia giusta in Europa per superare egoismi nazionali. Consapevoli del fatto che il decreto rappresenta solo un primo intervento, M5S e Misto-LeU ritengono che per affrontare la crisi occorra ripensare il modello di sviluppo e cambiare rotta rispetto a politiche che hanno depauperato le risorse pubbliche. IV ha messo l'accento sulla ripartenza, auspicando un grande piano di restauro di scuole e strade. Aut ha messo l'accento sulla semplificazione e sugli impegni assunti dal Governo con gli ordini del giorno. Il PD ha evidenziato che la crisi mette in luce nodi irrisolti: il rapporto Stato-Regioni, la pesantezza della pubblica amministrazione, la spaccatura dell'Europa. Pur avendo agito tramite la BCE, sospeso le regole su deficit, debito e aiuti di Stato, modificato le regole di cofinanziamento, previsto uno stanziamento per i lavoratori, la UE dovrebbe superare gli egoismi nazionali e dare prova di lungimiranza politica in uno scenario geopolitico (politica dei dazi Usa, presenza russa e turca nel Mediterraneo) che la condanna a un progressivo indebolimento.

Il Ministro D'Incà ha quindi presentato un emendamento interamente sostitutivo sull'approvazione del quale ha posto la questione di fiducia. Nelle dichiarazioni di voto, hanno annunciato la fiducia i sen. Steger (Aut), Errani (Misto-LeU), Faraone (IV-PSI), Manca (PD), Paola Taverna (M5S). Hanno negato la fiducia i sen. Calandrini (FdI), Salvini (L-SP) e Anna Maria Bernini (FI). Il sen. Salvini (L-SP) ha rilevato che non si può attendere l'autorizzazione europea per varare misure indispensabili alla sopravvivenza del paese; il Governo italiano, peraltro, sta trattando a Bruxelles senza un esplicito mandato parlamentare: se accetterà il ricorso al Mes, il Gruppo presenterà una mozione di sfiducia.

Dopo una richiesta di sospensione da parte del Ministro d'Incà e un intervento del sen. Calderoli (L-SP) su tempi e modi di bollinatura del maxiemendamento, il Presidente del Senato ha convocato la Conferenza dei Capigruppo. La Commissione bilancio si è quindi espressa favorevolmente sui profili di copertura finanziaria, con una nota pubblicata in allegato al resoconto.

In apertura di seduta il Presidente del Senato, il sen. Gasparri (FI) e il sen. La Russa (FdI) hanno ricordato il sen. Antonino Caruso e l'Assemblea ha osservato un minuto di silenzio.

(La seduta è terminata alle ore 16:05 )



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