Martedì 23 Ottobre 2018 - 50ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 16:35)

La Conferenza dei Capigruppo ha approvato il nuovo calendario dei lavori fino al 22 novembre. Questa settimana sono previsti i ddl sulla scambio politico-mafioso e sulla legittima difesa. La prossima settimana non ci sarà seduta per consentire alle Commissioni affari costituzionali e bilancio di esaminare il decreto sicurezza pubblica, che giungerà in Aula nella settimana dal 5 all'8 novembre. Dal 13 al 15 novembre è previsto il decreto-legge su Genova, ove licenziato dalla Camera, mentre dal 20 al 22 novembre saranno discussi il decreto fiscale e la legge europea. Il calendario sarà integrato con il rendiconto e il bilancio interno del Senato.

L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl n. 510, Modifica dell'articolo 416-ter del codice penale in materia di voto di scambio politico-mafioso.

Il provvedimento, composto di un solo articolo, prevede che chiunque accetta, direttamente o a mezzo di intermediari, la promessa di procurare voti da parte di soggetti la cui appartenenza alle associazioni mafiose sia a lui nota in cambio dell'erogazione o della promessa di erogazione di denaro o di qualunque altra utilità o in cambio della disponibilità a soddisfare gli interessi o le esigenze dell'associazione mafiosa è punito con la pena stabilita nel primo comma dell'articolo 416-bis.

Il relatore, sen. Giarrusso (M5S), ha evidenziato la gravità del reato di scambio politico-mafioso, che attenta alla libertà di voto, alla rappresentatività delle istituzioni, alla vita democratica. La fattispecie introdotta nel 1992 era una norma zoppa, ed è stata peggiorata dalla modifica intervenuta nella scorsa legislatura. Il testo proposto recepisce pienamente le indicazioni di Giovanni Falcone, stabilendo un legame tra il voto di scambio e l'articolo 416-bis ed estendendo la fattispecie punitiva a tutti gli accordi tra politica e mafia, grazie all'aggiunta delle parole "di qualunque altra utilità". La punibilità è estesa a chi commetta il reato tramite intermediari e la pena è aumentata della metà se, chi ha accettato la promessa di voti, è eletto.

Alla discussione hanno preso parte i sen. Dal Mas, Mangialavori, Damiani, Stancanelli, Fiammetta Modena, Luigi Vitali, Caliendo (FI); Maria Laura Mantovani (M5S); Grasso (Misto-LeU); Mirabelli, Anna Rossomando (PD); Pepe (L-SP). I senatori delle opposizioni, appartenenti ai Gruppi PD e FI, hanno osservato che la lotta alla mafia deve unire, non dividere, e non va usata come strumento di propaganda. La nuova formulazione dell'articolo 416-ter appare sbilanciata sul versante soggettivo e pone difficoltà probatorie: l'appartenenza ad associazione mafiosa è elemento aleatorio, a differenza della forza intimidatrice esercitata sul territorio. L'equiparazione tra articoli 416-bis e 416-ter viola il principio di proporzionalità della pena, mentre l'aumento della pena della metà, in caso di elezione, prevede un'aggravante eccessiva e pone difficoltà probatorie.

(La seduta è terminata alle ore 20:14 )



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