Mercoledì 28 Ottobre 2020 - 269ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:31)

L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 1721, Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea - Legge di delegazione europea 2019, congiunto all'esame della Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2020 (Doc. LXXXVI n. 3) e della Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2019 (Doc. LXXXVII n. 3).

La legge di delegazione europea, nel testo proposto dalla Commissione, dà attuazione a 38 direttive e adegua l'ordinamento a 18 regolamenti, in diverse materie quali lo sviluppo delle fonti rinnovabili, l'energia elettrica, le pratiche commerciali sleali nella filiera agricola e alimentare, il codice europeo delle comunicazioni elettroniche in vista dello sviluppo delle nuove reti 5G, la tutela del diritto d'autore nel mercato digitale, l'agenzia per la cybersicurezza. Nella seduta di ieri è iniziata la votazione degli emendamenti e sono stati approvati i primi dieci articoli. Oggi sono stati approvati, senza emendamenti, gli articoli 11, 13, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 23, 24, 26, 27, 28 e 29. All'articolo 12, relativo a una direttiva sul mercato interno dell'energia, sono stati approvati gli emendamenti 12.100 e 12.101 dei sen. Girotto (M5S) e De Petris (Misto-LeU); all'articolo 14, relativo al regolamento sulla sanità animale, è stato approvato l'emendamento 14.22 della sen. De Petris (Misto-Leu) e altri; all'articolo 25 è stato approvato l'emendamento del relatore 25.400; all'articolo 22, relativo all'attuazione della direttiva per la riduzione della plastica, sono stati approvati gli emendamenti del sen. Lorefice (M5S) e altri 22.102 (testo 4) e 22.105 (testo 3), identico al 22.106 (testo 2) della sen. Giammanco (FI) (v. allegato al resoconto stenografico). Le dichiarazioni di voto finale sono state rinviate ad altra seduta.

Il Ministro dell'interno Luciana Lamorgese ha reso un'informativa sui recenti disordini accaduti in alcune città italiane, qualificandoli come singoli episodi territoriali e negando l'esistenza di una strategia nazionale. La situazione socioeconomica del paese risente dell'epidemia con riflessi inevitabili sull'ordine e la sicurezza pubblica, specie in una fase di crescita dei contagi. Il Governo è consapevole degli effetti delle misure restrittive e ha adottato misure per le categorie maggiormente in sofferenza, anche al fine di evitare infiltrazioni di organizzazioni criminali nell'economia: ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto ristori che ha stanziato 11 miliardi. In questo contesto, a manifestazioni pacifiche di protesta si sono affiancati episodi di violenza da parte di soggetti che nulla hanno a che fare con le categorie promotrici: frange violente riconducibili all'estrema destra e ai centri sociali, tifoserie ultrà, frange giovanili e una componente violenta di disagiati sociali. I canali social favoriscono manifestazioni estemporanee di soggetti non strutturati, animati da finalità antigovernative. A Napoli le forti limitazioni imposte hanno avuto impatto anche sulla piccola criminalità; a Torino si sono verificati lanci di bottiglie, pietre e bombe carta contro le Forze dell'ordine, saccheggi e atti vandalici: 10 persone sono state arrestate, due denunciate. A Milano, su 28 persone denunciate, 13 sono minorenni. A Roma sono in corso indagini per individuare i responsabili degli atti vandalici. Il Governo segue la situazione del Paese con massima attenzione, con l'obiettivo di assicurare la tenuta sociale del paese e contrastare le azioni violente.

Nella successiva discussione il sen. Carbone (IV) ha chiesto il ricorso al Mes per la spesa sanitaria; il sen. Paragone (Misto) ha messo in evidenza la violenza del modello economico dominante; il sen. Mirabelli (PD) ha rivolto un appello alla responsabilità e alla collaborazione istituzionale; il sen. Dal Mas (FI) ha paventato il rischio che il Governo guardi all'eversione anziché al disagio, lamentando scarso coordinamento territoriale, istituzionale e politico. Il sen. Centinaio (L-SP) ha ricordato le quattro manifestazioni pacifiche che si sono svolte oggi a Roma, ha espresso delusione per il taglio giornalistico dell'informativa, ha chiesto al Ministro di prevenire scontri e infiltrazioni e al Governo di ascoltare le ragioni dei manifestanti. La sen. Mantovani (M5S) ha evidenziato che il Governo dialoga con i cittadini e ascolta i lavoratori: l'ultimo provvedimento restrittivo è stato adottato soltanto dopo la certezza di un ristoro per le categorie colpite. Il sen. Casini (Aut) ha rilevato che le barriere contro la violenza tutelano la legittima protesta civile; ha quindi invitato il Governo a dialogare con l'opposizione e l'opposizione a sostenere il Governo nell'azione di contrasto dei violenti. La sen. Garavini (IV) ha chiesto, in applicazione della legge Mancino, lo scioglimento di Forza Nuova e ha manifestato dubbi sull'efficacia delle misure restrittive. Il sen. De Bertoldi (FdI) ha sottolineato che l'ultimo DPCM ha spaccato il Paese, ha accusato l'Esecutivo di inefficienza, incongruenza e di mancati investimenti nel trasporto pubblico e ha espresso solidarietà alla Forze dell'ordine e ai manifestanti pacifici. Anche il sen. Ruotolo (Misto-LeU) ha espresso solidarietà alle Forze dell'ordine, ha chiesto ai manifestanti di isolare i violenti e al Parlamento di rinunciare alla propaganda. Il sen. Alfieri (PD) ha invitato l'opposizione a scegliere con nettezza la linea della collaborazione e si è soffermato sul necessario coordinamento anche all'interno della maggioranza. Il sen. Vitali (FI) ha apprezzato la scelta di non vietare manifestazioni di protesta, ma ha sottolineato che la collaborazione con l'opposizione non può consistere nella notifica di provvedimenti già assunti; ha quindi invitato il Presidente del Consiglio a non decretare un nuovo blocco. Il sen. Candiani (L-SP), dopo aver ricordato che la Lega ha condannato immediatamente le violenze, ha invocato la repressione della criminalità organizzata e ha invitato il Governo, le cui scelte hanno prodotto confusione, a far rispettare le regole. Il sen. Morra (M5S) ha ricordato dichiarazioni e comportamenti contraddittori di alcuni esponenti dell'opposizione, ha invitato il Ministro a potenziare i controlli della polizia postale e ha proposto un contributo di solidarietà da parte delle categorie che non sono state colpite dalla pandemia.

(La seduta è terminata alle ore 19:14 )



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