Giovedì 26 Luglio 2018 - 27ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:30)

L'Assemblea ha approvato definitivamente il ddl n. 675, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 giugno 2018, n. 73, recante misure urgenti e indifferibili per assicurare il regolare e ordinato svolgimento dei procedimenti e dei processi penali nel periodo necessario a consentire interventi di edilizia giudiziaria per il Tribunale di Bari e la procura della Repubblica presso il medesimo tribunale.

L'articolo 1 dispone la sospensione fino al 30 settembre 2018 dei procedimenti pendenti al tribunale di Bari. La sospensione non opera per l'udienza di convalida dell'arresto o del fermo, per il giudizio direttissimo, per la convalida dei sequestri, nei processi con imputati in stato di custodia cautelare e - in base a una modifica introdotta alla Camera- in presenza di profili di urgenza valutati dal giudice procedente nei processi con imputati sottoposti ad altra misura cautelare personale. L'articolo 2 reca la clausola di invarianza finanziaria.

Nella seduta di ieri sono state respinte le pregiudiziali di costituzionalità ed è iniziata la discussione generale, che si è conclusa oggi con l'intervento dei sen. Stancanelli, Vitali (FI), Pellegrini, Angela Piarulli (M5S). In replica il relatore, sen. Pillon (L-SP), ha espresso stupore per le critiche delle opposizioni, osservando che la sospensione dei termini opera soprattutto a garanzia della difesa, che il decreto non tratta di edilizia giudiziaria, che la trasmissione telematica delle notifiche giustifica la clausola di invarianza della spesa.

Gli emendamenti sono stati respinti; è stato invece approvato l'ordine del giorno G100 del relatore che impegna il Governo a riferire al Parlamento, entro 18 mesi dalla conversione del decreto, sul numero dei procedimenti penali sospesi e sopravvenuti entro la data di differimento del 30 settembre, per i quali si sia verificata la sospensione della prescrizione.

Nelle dichiarazioni finali, hanno annunciato voto contrario i sen. Grasso (Misto-LeU), Balboni (FdI), Cucca (PD) e Fiammetta Modena (FI). Le opposizioni hanno evidenziato che la sospensione dei procedimenti è una misura drastica - adottata solitamente in caso di calamità naturali - rispetto alla quale gli operatori giudiziari, in sede di audizione, si sono dichiarati contrari. Sarebbe stato preferibile individuare immediatamente una sede idonea per il tribunale di Bari o conferire poteri straordinari al prefetto; il decreto, invece, rallenta la macchina della giustizia, intervenendo peraltro sulla prescrizione, e lede i principi costituzionali della ragionevole durata del processo, del diritto alla difesa, dell'uguaglianza dei cittadini. La sospensione, infine, comporterà spese aggiuntive, che restano prive di copertura. Hanno invece dichiarato voto favorevole i sen. Marti (L-SP) e Giarrusso (M5S), i quali hanno ricordato le inefficienze amministrative locali e le inadempienze dei precedenti Governi sul versante dell'edilizia giudiziaria, che hanno portato alla dichiarazione di inagibilità del palazzo di giustizia di Bari e alla celebrazione dei processi in una tendopoli. Il sen. Giarrusso (M5S), polemizzando con i Gruppi PD e FI, ha ribadito la contrarietà di M5S alla prescrizione e alle gestioni commissariali che bypassano le regole.

Alle ore 15 sono state svolte interrogazioni a risposta immediata.

La sen. De Petris (Misto-LeU) ha illustrato l'interrogazione n. 127 sulle indicazioni amministrative volte a concedere in meno casi il riconoscimento della protezione internazionale. Il Ministro dell'interno Salvini ha spiegato che la finalità della nota formale inviata al presidente della Commissione nazionale per il diritto d'asilo è quella di ridurre i tempi di esame delle domande. Hai poi precisato che la protezione umanitaria sarà disciplinata più rigorosamente nel pacchetto sicurezza.

La sen. Rauti (FdI), illustrando l'interrogazione n. 123 sul contrasto dei flussi migratori irregolari, ha sollecitato il blocco navale per interdire le partenze in collaborazione con le autorità libiche. Il Ministro Salvini ha ricordato che dal 1° giugno a oggi sono sbarcate in Italia 4.500 persone mentre l'anno scorso, nello stesso periodo, ne erano sbarcate 34.200. La priorità del Governo al momento è dare attuazione alle conclusioni dell'ultimo Consiglio europeo e stringere accordi anche con Egitto, Tunisia e Marocco.

Il sen. Parrini (PD), nell'illustrare l'interrogazione n. 126 su una sentenza di sequestro di fondi, ha chiesto conto della mancata restituzione di 49 milioni da parte della Lega Nord. Il Ministro dell'interno ha ricordato che è in corso un'indagine, ha assicurato che la sentenza definitiva sarà rispettata, ha citato le parole del procuratore Nordio sull'inopportunità di un sequestro preventivo.

Il sen. Pillon (L-SP) ha illustrato l'interrogazione n. 62 sulla trascrizione di atti di nascita di bambini da parte di genitori dello stesso sesso. Il Ministro dell'interno ha ribadito che la pratica dell'utero in affitto è un reato e si è impegnato a difendere il diritto ad avere una madre e un padre; rispetto alla trascrizione di atti di nascita ha riferito sul contenzioso sollevato dal Tribunale di Pisa e sulle attese valutazioni dell'avvocatura dello stato.

Il sen. Dal Mas (FI) ha illustrato l'interrogazione n. 124 sulle occupazioni abusive di edifici. Il Ministro Salvini ha preannunciato misure normative per migliorare la tutela del diritto di proprietà e collaborazione con i sindaci per assicurare la legalità.

La sen. Montevecchi (M5S) ha illustrato l'interrogazione n. 125 sulla riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico. Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca Bussetti si è dichiarato impegnato a semplificare le procedure e a garantire trasparenza.

(La seduta è terminata alle ore 15:57 )



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