Venerdì 19 Maggio 2006 - 6ª Seduta pubblica (Antimeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 09:06)
Con 165 voti favorevoli e 155 contrari, il Senato ha concesso la fiducia al II Governo Prodi. Al termine di un lungo dibattito, avviato ieri e oggi concluso con gli interventi dei sen. De Petris (Verdi-Com. it.), Boccia e Sodano (Rif. Com.), Massimo Brutti, Cabras e Mancino (Ulivo), Mantovano e Tofani (AN), Ghigo, Alberti Casellati e Cantoni (FI), Thaler Ausserhofer (Autonomie), Saro (Misto), Pirovano (Lega Nord) e D'Onofrio (UDC), il Presidente Prodi ha risposto alle critiche e alle sollecitazioni emerse, rivendicando la compattezza e la coesione della maggioranza che sarà in grado di sorreggere in Parlamento i progetti che l'Esecutivo intende realizzare nel corso della legislatura.
Prodi ha ribadito l'intendimento di procedere nei tempi tecnici necessari al ritiro del contingente italiano in Iraq, sottolineando peraltro come ciò non si discosti dal ritiro entro il 2006 già annunciato dal precedente Governo. Si conferma anche lo sforzo nella lotta contro il terrorismo, tema su cui il centrosinistra non accetta lezioni, nonché il rafforzato impegno europeista, nella consapevolezza che solo recuperando un ruolo in Europa l'Italia potrà contare nello scenario mondiale. Prodi ha annunciato una decisa azione politica in ambito mediterraneo e per l'Africa e si è impegnato ad istituire un Vice Ministro per gli italiani all'estero. Sul fronte interno, dopo avere sottolineato la necessità di erigere una barriera tra affari e politica, Prodi ha promesso una crescita economica in un contesto di bilanci ordinati e di controllo della spesa, ipotizzando una sorta di Maastricht interna per il controllo della spesa locale, ed ha evidenziato l'opportunità, all'indomani dell'auspicabile bocciatura referendaria della riforma costituzionale approvata dal cantrodestra nella scorsa legislatura, di procedere a una revisione della Costituzione condivisa anche dall'opposizione, nonché all'introduzione di una nuova legge elettorale e di norme che garantiscano con certezza una adeguata partecipazione delle donne alla vita delle istituzioni.
A favore del nuovo Esecutivo si sono espressi, in sede di dichiarazione di voto sulla mozione di fiducia, i sen. Pallaro (Misto), Cusumano (Udeur), Formisano (Italia dei Valori), Peterlini (Autonomie), Palermi (Verdi-Com.it.), Russo Spena (RC) e Finocchiaro (Ulivo). Contrari invece i sen. Saro (Misto), Rotondo (DC), Castelli (Lega Nord), Buttiglione (UDC), Matteoli (AN) e Schifani (FI).
Oltre agli apprezzamenti e alle critiche già manifestati nel corso del dibattito sulle dichiarazioni programmatiche, il centrodestra ha colto l'occasione per lamentare come con la nascita del nuovo Governo si concluda l'opera di totale occupazione del potere secondo una logica di lottizzazione delle istituzioni, mentre il centrosinistra ha ribadito la piena legittimità democratica del nuovo Esecutivo auspicando un confronto leale e costruttivo con le opposizioni.
(La seduta è terminata alle ore 14:35 )