E' ripreso in Senato l'esame del ddl costituzionale n. 1187 sulla devoluzione con cui si intende modificare l'articolo 117 della Carta fondamentale nel senso di assegnare alle Regioni la potestà di attivare al competenza legislativa esclusiva in materia di sanità, scuola e polizia locale. La seduta è stata dedicata all'esame delle questioni pregiudiziali e sospensive, risultate infine tutte respinte, cosicché, a partire dalla seduta di martedì prossimo, convocata per le ore 10,30, si procederà alla discussione generale sul provvedimento. Pregiudiziali di costituzionalità sono state diversamente motivate dai sen. Mancino (Marg), Villone e Bassanini (DS) e Zancan (Verdi), i quali hanno intravisto profili di lesione degli articoli 2, 3, 5 e 117 della Costituzione con riferimento ai principi relativi all'unitarietà e indissolubilità della Repubblica, all'uguaglianza dei cittadini, all'inviolabilità dei diritti sociali e civili e alla stessa coerenza con le statuizioni costituzionali in tema di suddivisione di competenze tra Stato e Regioni. I sen. Petrini (Marg) e Vitali (DS) hanno invece sollevato questioni sospensive volte a rinviare l'esame del provvedimento successivamente al vaglio parlamentare del cosiddetto ddl La Loggia e comunque in attesa della definizione di un più organico progetto di completamento del percorso riformatore avviato nella scorsa legislatura. Contro le questioni sollevate si è espresso il sen. D'Onofrio (UDC), mentre favorevole è stato l'orientamento manifestato dal sen. Turroni (Verdi); anche il sen. a vita Andreotti ha rilevato profili di eccessiva accelerazione di un processo che ancora non vede sufficientemente concordi tutti i livelli istituzionali coinvolti.