Giovedì 25 Luglio 2002 - 223ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 15:47)

A conclusione del dibattito sui temi del pluralismo e dell'imparzialità dell'informazione contenuti nel messaggio inviato alle Camere dal Presidente della Repubblica Ciampi, il Presidente Pera ha auspicato che la delicata materia trovi, sulla scorta dell'autorevole intervento del Capo dello Stato, una soluzione approvata in Parlamento dalla più ampia maggioranza possibile. In precedenza il messaggio aveva raccolto il generale consenso delle forze politiche, ovviamente divise sulle valutazioni e sulle prospettive sollecitate dall'iniziativa presidenziale. Dalle opposizioni è venuto un forte apprezzamento per il valore del messaggio (Marino - PDCI), interpretato come una critica al ddl sul conflitto di interesse e allo scarso rispetto dei diritti delle minoranze (Malabarba - RC), nonché come una difesa forte delle ragioni del pluralismo che dovrebbe indurre la maggioranza a ricercare più ampi consensi sulle regole (Del Turco - SDI) e che individua la qualità dell'informazione come diritto del cittadino, su cui sarebbe opportuno tenere un'apposita sessione parlamentare in autunno (Angius - DS); è stata inoltre ribadita l'esigenza di rafforzare la vigilanza soprattutto sulle trasmissioni televisive (Boco - Verdi) e sottolineata l'insostenibilità del conflitto d'interesse che riguarda il premier Berlusconi (Bordon - Marg), di cui è indispensabile valutare la posizione dominante salvaguardando il servizio pubblico, anche attraverso un ripensamento della legge di nomina dei vertici RAI (Betta - Aut). Di tenore opposto gli interventi dei rappresentanti della maggioranza; rilevata la sintonia espressa con la controfirma dal Presidente Berlusconi rispetto ai contenuti del messaggio (Alberti Casellati - FI), peraltro da affrontare senza pregiudizi (Pastore - FI), si sono sottolineate le doti di equilibrio e sobrietà mostrate anche in questa occasione dal Capo dello Stato (Compagna - UDC); è anche venuto l'invito a interpretare l'esigenza di pluralismo nell'informazione e nella formazione al di fuori degli schemi ideologici finora imposti dal centrosinistra (Tofani - AN), cui viene imputato il lungo esercizio di un monopolio sulle fonti di informazione che ha fortemente penalizzato le forze politiche più innovatrici (Pedrazzini - Lega).

(La seduta è terminata alle ore 18:13 )



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