Prosegue in Senato l'esame del disegno di legge n. 628, in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio, avviato nella seduta di ieri. Al termine della discussione generale, è iniziata la lunga fase dell'esame dei numerosi emendamenti presentati dal Gruppo Verdi all'articolo unico del testo proposto dalla Commissione.

Il provvedimento integra la legge n. 157 del 1992, disponendo che le Regioni possano attivare i poteri di deroga - che in ogni caso non possono avere ad oggetto specie faunistiche in via di estinzione - previsti dall'articolo 9 della direttiva 79/409/CEE, demandando all'Istituto nazionale per la fauna selvatica (INFS) il compito di esprimere un parere in ordine alla sussistenza delle condizioni per le deroghe così da assicurare uniformità su tutto il territorio nazionale. Al Presidente del Consiglio è affidata la potestà di annullare i provvedimenti di deroga posti in essere illegittimamente dalle Regioni. Il disegno di legge, che risponde anche alla sollecitazione della Corte costituzionale per la definizione di una normativa di carattere generale volta a stabilire i principi ai quali attenersi per le deroghe, ha conosciuto un iter lungo e faticoso in Commissione, ed anche in Aula prosegue la battaglia ostruzionistica dei Verdi che hanno più volte avanzato richiesta di verifica del numero legale. La discussione proseguirà nella seduta pomeridiana, convocata per le ore 16,30, il cui ordine del giorno potrà essere integrato con l'esame di ddl di ratifica di accordi internazionali.