Martedì 17 Gennaio 2006 - 938ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 16:32)

Il ministro della giustizia Castelli ha illustrato all'Assemblea la relazione sull'amministrazione giudiziaria prevista dalla recente riforma dell'ordinamento giudiziario (lg. n. 150 del 2005), sottolineando come tale novita sancisca il successo dello sforzo di riequilibrio dei rapporti tra potere legislativo e magistratura e di affermazione del principio democratico della centralita del Parlamento, perseguito nel corso dell'intera legislatura dall'attuale maggioranza e contrastato da forti resistenze di carattere corporativo ed oligarchico. Nel suo intervento il Ministro ha difeso con orgoglio i risultati della piu vasta e profonda opera riformatrice nel settore della giustizia mai attuata nella storia repubblicana, citando a tale proposito le riforme dell'ordinamento giudiziario, del diritto societario, di parte significativa del codice di procedura penale, delle procedure concorsuali di accesso alla magistratura e le norme in tema di funzionamento del CSM e di accesso all'avvocatura; ha sottolineato l'impiego di risorse in linea con quelle devolute al settore negli altri Paesi europei, nonche l'impegno per un miglioramento dell'efficienza della giustizia attraverso l'aumento del numero dei magistrati e l'adeguamento della dotazione tecnica in loro possesso ed una diminuzione del personale amministrativo; ha rivendicato l'azione svolta in sede internazionale per contrastare iniziative contrarie agli interessi ed ai principi fondamentali dell'ordinamento italiano; ha definito non negativi i risultati conseguiti sul terreno della riduzione della durata dei processi. Per quanto riguarda l'anno in corso, il ministro Castelli ha affermato che, indipendentemente dall'esito delle prossime elezioni, il nuovo Governo non potra non agire in linea di continuita con l'azione riformatrice finora attuata, monitorandone i risultati ed intervenendo per gli opportuni correttivi; procedendo alla riforma complessiva dei codici penale e di procedura penale; riformando il tribunale dei minori e la disciplina delle professioni intellettuali; creando un organo indipendente che funga da sezione disciplinare per i magistrati e tribunali indipendenti quando magistrati siano parti in causa; assecondando la richiesta di sicurezza che proviene dai cittadini con una efficace politica di adeguamento delle strutture carcerarie; adottando modifiche alla disciplina che regola le intercettazioni telefoniche al fine di evitare sprechi ed abusi.

Nel conseguente dibattito, l'opposizione ha formulato dure critiche all'azione svolta dal Ministro e dalla maggioranza nel corso della legislatura. Nei loro interventi i sen. Battisti, Cavallaro, Dalla Chiesa e Manzione (Margh) Fassone, Ayala, Maritati e Massimo Brutti (DS), Zancan (Verdi) e Filippelli (Pop-Udeur) hanno criticato i contenuti della relazione, rilevando la mancanza di indicazioni concrete per affrontare concretamente il problema, ancora insoluto, della lunghezza eccessiva dei procedimenti; la drammatica situazione carceraria; la richiesta di tutela della legalita e di certezza della pena che provengono dal Paese; la carenza di risorse, costantemente ridotte al comparto giustizia dalle leggi finanziarie approvate dal centrodestra, che ha preferito impegnarsi nell'approvazione di devastanti leggi ad personam e di misure punitive nei confronti della magistratura.

Per la maggioranza, i sen. Tirelli (Lega), Cirami e Borea (UDC), Bobbio e Semeraro (AN), Centaro e Ziccone (FI) hanno ringraziato il Ministro per la coraggiosa azione riformatrice posta in essere contro l'opposizione pregiudiziale ed ostruzionistica del centrosinistra (incapace di attuare analoga politica di riforme nel precedente quinquennio) e le resistenze dei settori della magistratura interessati alla difesa di meccanismi di potere corporativi ed autoreferenziali. Gli intervenuti hanno auspicato che gli elettori consentano alla Casa delle liberta di completare tale azione riformatrice nella prossima legislatura, ricordando come si siano rivelate finora infondate tutte le catastrofiche previsioni sugli effetti delle numerose misure adottate per venire incontro alle esigenze di modernizzazione organizzativa della giustizia, di adeguamento del nuovo rito penale, di ampliamento del sistema delle garanzie, di snellimento delle procedure e di soddisfazione della richiesta di sicurezza avanzata con forza dai cittadini.

La discussione si e conclusa con il voto favorevole su una risoluzione della maggioranza di approvazione della relazione del ministro Castelli.

(La seduta è terminata alle ore 20:17 )



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