NO
Senato della Repubblica
Senato della Repubblica
Siete qui: Senatori d'Italia » Senatori dell'Italia liberale » Scheda Senatore  


FINOCCHIETTI Francesco

  
  


    .:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:02/07/1815
Luogo di nascita:PISA
Data del decesso:30/12/1899
Luogo di decesso:PISA
Padre:Giuseppe
Madre:PALMIERI Antonia Bianca
Nobile al momento della nomina:Si
Nobile ereditarioSi
Titoli nobiliariConte, titolo concesso da Carlo III di Borbone nel 1740 e confermato da Leopoldo II nel 1845
Coniuge:TOSCANELLI Elisa
Figli: Demetrio, Eugenio
Fratelli:Pietro
Vittorina
Parenti:TOSCANELLI Giovan Battista, suocero
TOSCANELLI Emilia, cognata, moglie di Ubaldino PERUZZI
Luogo di residenza:Pisa
Indirizzo:Piazza dei Cavalieri, 4
Titoli di studio:Laurea in giurisprudenza
Presso:Università di Pisa
Professione:Possidente
Carriera giovanile / cariche minori:
Carriera:Prefetto di Siena (20 luglio 1859)
Prefetto di Pavia (17 novembre 1861-21 agosto 1862. Data del collocamento a riposo)
Cariche politico - amministrative:Gonfaloniere di Pisa (Granducato di Toscana) (maggio-agosto 1859)

    .:: Nomina a senatore ::.

Nomina:12/06/1868
Categoria:21 Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria
Relatore:Augusto De Gori Pannillini
Convalida:22/04/1869
Giuramento:22/04/1869

    .:: Onorificenze ::.

Cavaliere dell'Ordine di S. Stefano 29 marzo 1855


    .:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

Atti Parlamentari - Commemorazione
    Giuseppe Saracco, Presidente

    Signori senatori! Altri cinque colleghi, oltre il sesto ricordato ieri con particolare reverenza, dal 30 dicembre in poi, sono scesi nel sepolcro! Il commendatore De Filpo, il conte Finocchietti, il generale Cucchiari, il professore Ferrara ed Isacco Artom.
    Il conte Francesco Finocchietti era nato in Pisa nel 1815, e morì pure colà il dì 30 del passato dicembre, nell'età di 85 anni.
    Egli era uno dei pochi superstiti delle congiure e delle lotte per il riscatto politico dell'Italia, ed è specialmente nella terra dove nacque, che il nome di questo valent'uomo suonò per lungo volger d'anni riverito ed amato. Di lui è rimasta particolarmente memoria tra i suoi compaesani, perocché prima del 1859, sotto il Governo granducale, tenne nobilmente, e con vera indipendenza di carattere, l'ufficio di gonfaloniere, ed in tale qualità diede amplissime prove di patriottismo e di capacità amministrativa, che in quei momenti difficili aiutarono grandemente a consolidare il novello ordine di cose. Laonde fu chiamato dal Governo italiano a reggere la Provincia di Siena, indi quella di Pavia e dovunque lasciò buon nome di sé e delle opere sue.
    Per ciò il 6 dicembre 1868 fu chiamato agli onori del Senato.
    Lasciata la carriera amministrativa, il conte Finocchietti prese dimora a Firenze, e qui il colto patrizio attese a parecchi uffici che tenne fino agli ultimi giorni del viver suo. Rimangono di lui alcuni scritti, che rivelano i nobili ed umanitari intendimenti del collega perduto. Fra questi sono da annoverare due pregevoli discorsi, l'un de' quali tratta delle naturali armonie fra religione e ragione in ordine all'economia ed al Governo; l'altro contiene uno studio sullo stato degli operai, e discorre dei tentativi per migliorarne le sorti. Questi discorsi attestano quanto il nostro Finocchietti sapesse usare degnamente, e fruttuosamente, il tempo che gli rimaneva libero in mezzo alle pubbliche faccende.
    Or egli non è più, ma la patria, i parenti e gli amici, i conterranei sovratutto, ed il Senato con essi, ricorderanno ancora con singolare affetto il cittadino volenteroso, modesto e cortese, l'antico patriota, del quale si può dire che non conobbe nemici: tanta era la mitezza dell'animo del collega che piangiamo perduto. (Bene).

    Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 27 gennaio 1900.

Archivi:Le carte della moglie sono conservate all'Archivio di Stato di Pisa

Attività 0996_Finocchietti_IndiciAP.pdf0996_Finocchietti_IndiciAP.pdf