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Senato della Repubblica
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LOJODICE Vincenzo Edoardo

  







   Indice dell'Attività Parlamentare   

   Fascicolo personale   


.:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:11/18/1847
Luogo di nascita:CORATO (Bari)
Data del decesso:29/03/1922
Luogo di decesso:ROMA
Padre:Gioacchino
Madre:D'ALOJA Angela Maria
Nobile al momento della nomina:No
Nobile ereditarioNo
Coniuge:GALLO Rosa
Fratelli:Luigi
Parenti:LOJODICE Francescantonio, avo paterno
LOJODICE GARGANO Gaetana, ava materna
D'ALOJA Vincenzo, avo materno
D'ALOJA BALDUCCI Nicoletta, ava materna
Titoli di studio:Laurea in giurisprudenza
Professione:Avvocato

.:: Nomina a senatore ::.

Nomina:06/03/1908
Categoria:03 I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio
Relatore:Antonino Di Prampero
Convalida:24/06/1908
Giuramento:25/06/1908
Annotazioni:Gruppo Senato: liberale democratico, poi Unione democratica
.:: Onorificenze ::.

Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 27 marzo 1898

.:: Camera dei deputati ::.

Legislatura
Collegio
Data elezione
Gruppo
Annotazioni
XVIII
Monopoli
6-11-1892*
Sinistra
Ballottaggio il 13 novembre 1892
XIX
Monopoli
26-5-1895**
Sinistra
Ballottaggio il 2 giugno 1895
XX
Monopoli
21-3-1897
Sinistra
XXI
Nocera Inferiore
26-8-1900***
Sinistra
Annullamento l'11 maggio 1901. Rieletto il 2 giugno 1901


.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

Atti Parlamentari - Commemorazione
    Tommaso Tittoni, Presidente

    Onorevoli colleghi. Un altro lutto doloroso. Ancora ieri era presente in quest’Aula il nostro amato collega Vincenzo Lojodice che, colpito da apoplessia, spegnevasi ieri sera improvvisamente.
    Nato il 18 novembre a Corato, in Provincia di Bari, si addottorò in giurisprudenza, della quale scienza fu sempre appassionato cultore. Esercitò in Napoli l'avvocatura con notevole successo, sovratutto in materia civile, dove il suo ingegno sottile e la sua coltura seppero farsi tosto apprezzare: fu anche reputato collaboratore di riviste giuridiche.
    Nel 1892 iniziò la sua carriera politica, quale deputato del collegio di Monopoli per la 18ª legislatura; e quel Collegio gli confermò il mandato anche per due legislature succesive. Nella 21ª fu deputato per Nocera Inferiore, che rappresentò fino al 1901. Alla Camera fu uno dei più fidi amici e seguaci dell'onorevole Zanardelli che per lui aveva grande stima ed affetto; fu deputato attivo e prese parte a discussioni molto importanti, in cui seppe sempre imporsi all'attenzione dei colleghi colla sua oratoria incisiva e serrata.
    Più notevoli fra i suoi discorsi furono quelli sul credito fondiario, sulla circolazione bancaria, sui demani comunali dell'Italia meridionale. Fu anche membro reputato d'importanti commissioni e per la sua giovialità, franchezza ed onestà aveva saputo cattivarsi simpatie ed amicizie in ogni settore.
    Il 3 giugno 1908 fu nominato senatore e fu d'allora in poi sempre assiduo ai nostri lavori, lasciando la sua consueta residenza di Napoli ogni qual volta il Senato tenesse seduta.
    Vincenzo Lojodice non aveva che amici ed era a tutti caro e simpatico per il suo arguto ingegno, la sua giovialità e la sua parola caustica e pronta ad esprimere con un motto felice impressioni e giudizi.
    La sua morte improvvisa lascia un amaro senso di rimpianto e di doloroso stupore. Scompare con lui un amico buono, fedele a tutta prova alle amicizie, un carattere franco ed onesto.
    Inchiniamoci reverenti sulla salma del collega ed amico impareggiabile e porgiamo alla famiglia, così crudelmente colpita, l'espressione del nostro più vivo cordoglio. (Approvazioni).
    RICCIO, ministro dei lavori pubblici. Domando di parlare.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
    RICCIO, ministro dei lavori pubblici. Il Governo si associa alle parole nobilissime pronunziate dall’illustre Presidente del Senato in ricordo di Vincenzo Lojodice.
    Lo vedemmo qui ieri, il carissimo amico, al suo posto di lavoro prender parte, come sempre faceva, ai lavori del Senato, così come lo ricordiamo, noi deputati, nelle legislature passate prender parte attiva ai lavori della Camera. Per quattro legislature fu compagno nostro, poi venne in quest’Aula, ma nell’una e nell’altra Camera dette sempre prova di affetto grande ed immutabile alla sua parte politica, esempio di virtù e di costanza politica che va notato e premiato. E così mostrò sempre giovialità grande, espressione del suo animo buono, che faceva sì che egli non avesse nemici in qualunque parte della Camera e del Senato. Era pronto, vivace, arguissimo: per il suo ingegno acuto, e per la sua dirittura, lo si ricorderà lungamente, e sempre con vivo sentimento di affetto. (Vive approvazioni).

    Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 30 marzo 1922.

Note:Il nome completo risulta essere: "Vincenzo Maria Eduardo".

Attività 1284_Lojodice_IndiciAP.pdf