|
.:: Dati anagrafici ::. |
|
Data di nascita: | 01/02/1845 |
Luogo di nascita: | ROMA |
Data del decesso: | 21/05/1929 |
Luogo di decesso: | ROMA |
Padre: | Pietro |
Madre: | GALARDI DE JAGELLIS Lucia |
Nobile al momento della nomina: | No |
Nobile ereditario | No |
Coniuge: | RHODES Mary Ellen |
Coniuge: | CARACCIOLO Teresa Maria |
Figli: | Marcella, figlia di RHODES Mary Ellen, che sposò Adolfo ORSINI, colonnello di cavalleria presso il Ministero delle Colonie |
Fratelli: | Filippo
Camillo
Cesare
Rodolfo
Carlotta |
Luogo di residenza: | ROMA |
Indirizzo: | Via Antonio Guattani, 17 |
Titoli di studio: | Laurea in filosofia (1)
Laurea in filosofia e matematica (2) |
Presso: | Collegio romano (1)
Università di Roma (2) |
Professione: | Docente universitario |
Altre professioni: | Archeologo |
Carriera giovanile / cariche minori: | Ingegnere degli scavi di antichità (31 maggio 1877) , Architetto degli scavi di antichità (15 giugno 1882), Professore incaricato di Topografia romana all'Università di Roma (30 settembre 1881), Professore straordinario di Topografia romana all'Università di Roma (3 novembre 1882) |
Carriera: | Professore ordinario di Topografia romana all'Università di Roma (29 novembre 1894-1927. Data del collocamento a riposo) |
Cariche politico - amministrative: | Consigliere comunale di Roma (1914-1920)
Vicesindaco di Roma |
Cariche e titoli: | Socio fondatore della Società romana di storia patria (5 dicembre 1876)
Membro della Commissione archeologica comunale di Roma (24 maggio 1872-21 maggio 1929)
Segretario della Commissione archeologica comunale di Roma (24 maggio 1872-24 dicembre 1889)
Vicedirettore del Museo Kirckeriano del Collegio romano (3 giugno 1875)
Socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei di Roma (11 luglio 1876)
Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei di Roma (2 settembre 1885)
Socio dell'Accademia di S. Luca (1890)
Socio della Società geografica italiana (1908) |
|
.:: Nomina a senatore ::. |
|
Nomina: | 06/03/1911 |
Categoria: | 18 | I membri della Regia accademia delle scienze
dopo sette anni di nomina |
Relatore: | Antonino Di Prampero |
Convalida: | 10/06/1911 |
Giuramento: | 12/06/1911 |
|
.:: Onorificenze ::. |
|
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 23 novembre 1911
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia
Decorato dell'Aquila rossa di Prussia (1879)
Decorato della Stella polare di Svezia (1911)
Decorato dell'Ordine della Legion d'onore di Francia (1912)
Decorato dell'Ordine vittoriano (Gran bretagna) (1923)
Decorato dell'Ordine di S. Stanislao di Russia,
Decorato dell'Ordine di Carlo I (Romania)
Decorato dell'Ordine civile di Savoia
Decorato dell'Ordine di Costantino di Grecia |
|
|
|
|
|
|
|
|
.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::. |
|
Atti Parlamentari, Commemorazione
Luigi Federzoni, Presidente
PRESIDENTE. (Si alza e con lui si alzano i senatori e i ministri).
Onorevoli Colleghi,
Nuovi e gravi lutti hanno colpito in questi giorni il Senato.
Particolarmente dolorosa è stata la scomparsa del nostro collega Rodolfo Lanciani, senatore dal 3 giugno 1911, esemplarmente assiduo ai lavori dell'Assemblea e delle Commissioni. Il suo nome è fra quelli che non periranno nella storia degli studi archeologici romani, che sono tanta e così gloriosa parte della cultura nazionale.
Per due doti che raramente si associano e che egli invece possedette insieme e armonizzò mirabilmente, Rodolfo Lanciani conquistò l'alto posto che tutti nella scienza delle antichità gli riconoscono. Era un tecnico, uscito dalla scuola di ingegneria e valente disegnatore di architettura; ed era altresì un sapientissimo ricercatore di archivi. Per la prima qualità, l'analisi del monumento che egli compiva era piena di precisa acutezza, e il rudere svelava a lui tutti i suoi segreti; per la seconda, una copia innumerevole di documenti sulle successive vicende topografiche e monumentali della Città Eterna era stata da lui pazientemente e dottamente raccolta, esaminata e vagliata.
Da così perfetta preparazione uscirono le due opere grandiose sulle quali riposa sicura la fama di Rodolfo Lanciani: la Forma Urbis e la Storia degli Scavi di Roma. La Forma Urbis in quarantasei fogli alla scala di uno a mille, traduce in segno grafico nitido e, per differenza di colori, evidente, quanto della edilizia di Roma antica e medioevale i documenti hanno narrato, quanto le tracce esistenti dimostrano, quanto le tracce che apparvero e scomparvero nel rapido accrescimento di nuovi quartieri della Città svelarono a lui, che infaticabile seguì tutti i lavori della trasformazione della Roma papale nella Roma Capitale d'Italia. Nuove ricerche, nuove indagini possono aver aggiunto o possono suggerir correzioni a qualche particolare, ma l'aspetto generale della Città nel corso dei secoli è in quei fogli segnato esattamente e per sempre.
La Storia degli scavi di Roma raccoglie, illustra e commenta tutta la ricca messe di notizie che manoscritti, codici, memorie di ogni genere avevano rivelato alle lunghe ricerche del Lanciani nelle biblioteche, negli archivi, nelle collezioni di disegni e di stampe in quasi tutta l'Europa. I quattro volumi pubblicati giungono sino alle memorie del secolo XVI, ma per buona sorte gli appunti, le schede, che questo prezioso erudito annotava anche su foglietti volanti, sono sempre così compiutamente e chiaramente trascritte con quella sua perspicua calligrafia di benedettino del Quattrocento, che se potrà far difetto ai futuri volumi la erudizione ampia e profonda con cui i documenti erano analizzati nei primi quattro, sarà possibile per lo meno ordinatamente presentarli.
Romano appassionato del culto della tradizione classica, maestro di sicura dottrina, espositore lucido ed elegante, esercitò per quarant'anni con sommo decoro l'insegnamento della topografia romana alla Sapienza, seguito sempre da un numero grandissimo di uditori italiani e stranieri. Quando sembrò che nella scienza delle antichità la Germania aspirasse a tenere da sola il campo, Rodolfo Lanciani fu con Giovanni Battista De Rossi e con Luigi Pigorini fra i dominatori incontrastati e insuperabili di questi studii, difendendo vittoriosamente le posizioni assegnate dalla storia allo spirito latino e italiano.[...]
MUSSOLINI, Capo del Governo, Primo ministro. ll Governo si associa alle parole del Presidente dell'Assemblea.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 23 maggio 1929.
|
|
|
Note: | Il nome completo risulta essere: "Amedeo Rodolfo Giuseppe Filippo".
Curiosità: realizzò la "Forma Urbis Romae" pianta di Roma antica in cui sono riportati i resti archeologici sino al VI sec. DC. L'altra sua opera fondamentale è la "Storia degli scavi di Roma".
|
Archivi: | Presso la Biblioteca di archeologia e storia dell'arte è conservato il fondo Lanciani. Molti manoscritti sono conservati inoltre presso la Biblioteca Apostolica Vaticana.
|
Attività |
|
|