.:: Dati anagrafici ::. |
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Data di nascita: | 04/19/1875 |
Luogo di nascita: | SAN CATALDO (Caltanissetta) |
Data del decesso: | 06/05/1940 |
Luogo di decesso: | ROMA |
Padre: | Luigi |
Madre: | BAGLIO Maria Assunta |
Coniuge: | ROSSI Ida |
Luogo di residenza: | TORINO |
Indirizzo: | Via Valeggio, 18 |
Titoli di studio: | Laurea in giurisprudenza |
Professione: | Giornalista |
Cariche politico - amministrative: | Podestà di Caltanissetta (gennaio 1927-giugno 1929)
Preside della Provincia di Caltanissetta |
Cariche e titoli: | Vicepresidente della Camera di commercio di Caltanissetta (1931-1933) |
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.:: Nomina a senatore ::. |
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Proponente: | Prefetto di Caltanissetta | | 12/10/1933 |
Nomina: | 03/01/1934 |
Categoria: | 03 | I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio |
Relatore: | Carlo Schanzer |
Convalida: | 03/05/1934 |
Giuramento: | 04/05/1934 |
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.:: Onorificenze ::. |
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Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 17 dicembre 1922
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 7 giugno 1923
Decorato dell'Ordine coloniale della Stella d'Italia |
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.:: Servizi bellici ::. |
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Periodo: | 1916-1918 I guerra mondiale | |
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.:: Camera dei deputati ::. |
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Legislatura | Collegio | | Data elezione | Gruppo | Annotazioni |
XXV | Caltanissetta | | 16-11-1919 | Gruppo popolare | |
XXVI | Girgenti | | 15-05-1921 | Gruppo popolare | |
XXVII | Collegio unico nazionale (Sicilia) | | 06-04-1924 | | |
XXVIII | Collegio unico nazionale | | 24-03-1929 | | |
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.:: Senato del Regno ::. |
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Commissioni: | Membro della Commissione dei lavori pubblici e delle comunicazioni (17 aprile 1939-6 maggio 1940) |
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.:: Governo ::. |
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Governo: | Sottosegretario di Stato al Ministero per gli affari esteri (31 ottobre 1922-26 aprile 1923) |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::. |
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Giacomo Suardo, presidente
"PRESIDENTE. Il cuore di Ernesto Vassallo ha cessato di battere da poche ore, dopo avere animato e sorretto sino in fondo lo slancio appassionato di questo degno figlio della generosa Sicilia.
La solenne testimonianza che egli volle qui rendere al Duce della profonda imperitura riconoscenza delle popolazioni dell'Isola per la grande rivoluzione civile della colonizzazione del latifondo assurge dall'improvvisa immatura scomparsa alla nobiltà del testamento spirituale che degnamente conchiude la sua operosa giornata.
Il dramma della nostra emigrazione e l'ansia d'un più vasto respiro mediterraneo furono sentiti e vissuti da Ernesto Vassallo con la competenza dello studioso e con l'ardore del giornalista.
Chiamato a far parte del Governo come sottosegretario agli Esteri all'indomani della Marcia su Roma, la sua devozione al Regime fu da quel giorno intera e senza incrinature, nella totale dedizione personale che era il segno più limpido dell'onestà del sentimento politico. Nella Camera rinnovata dal Fascismo ed in questa Assemblea egli seppe essere sino all'ultimo istante il milite devoto dell'Italia mussoliniana.
A me accorso presso di lui alla notizia del malore che lo aveva colpito disse queste parole: "Muoio sulla breccia. Ho sempre lavorato onestamente e muoio povero. Ringrazia il Duce di avermi nominato Senatore e digli che sia benedetto per il bene che ha fatto e farà alla mia Sicilia".
Nessun lamento potè strappargli il dolore: solo una volta disse "Com'è grave il trapasso!".
Dopo poche ore di sofferenze stoicamente sopportate Ernesto Vassallo spirava fra le braccia della consorte accorsa alla ferale notizia.
Egli sarà da noi onorato con l'austero rito fascista che ne ricorda l'operosa devozione e ci impegna a seguirne l'esempio.
Dopo, salutato il combattente della buona causa, il Senato, conscio dell'ora e del suo dovere, riprenderà i suoi lavori.
Camerata Ernesto Vassallo!
Il Senato unanime risponde: Presente!
MUSSOLINI, Duce del Fascismo, Capo del Governo. Mi associo con tutta l'anima alle commosse parole che sono state pronunziate in questo istante dal Presidente della vostra assemblea. Il camerata Ernesto Vassallo fu uno dei miei primo collaboratori di Governo e fu dopo, in ogni tempo, un fedele soldato del Regime".
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 7 maggio 1940.
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Attività |