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.:: Dati anagrafici ::. |
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Data di nascita: | 09/22/1810 |
Luogo di nascita: | Catania |
Data del decesso: | 05/02/1885 |
Luogo di decesso: | Catania |
Padre: | Antonino, marchese di San Giuliano |
Madre: | TEDESCHI Maria Concetta, dei marchesi |
Nobile al momento della nomina: | Si |
Nobile ereditario | Si |
Titoli nobiliari | Marchese di San Giuliano e di Capizzi
Barone di Pollicarini
Signore di Capizzi e di Motta Camastra |
Coniuge: | STATELLA Caterina, contessa, dei principi del Cassaro |
Figli: | Antonino (n. 1845-m. 1851)
Antonio (n. 1847-m. 1851)
Antonino (n. 1852-m. 1914), deputato e senatore (vedi scheda) |
Fratelli: | Rosanna, che sposò Giovanni ROSSO principe di Cerami
Elena, che sposò Giuseppe CALI' principe di Calvino
Giovanna, che sposò Francesco MONCADA PATERNO' |
Parenti: | PATERNÒ' Orazio, avo paterno
PATERNÒ PETROSO Rosanna, ava paterna
PATERNÒ Francesca Salesia, zia, sorella del padre
PATERNÒ Giuseppe Francesca, zia, sorella del padre
STATELLA Antonio, principe del Cassaro, ministro di Ferdinando II, suocero
STATELLA MONCADA E BECCADELLI Stefania, dei principi di Paternò, suocera |
Luogo di residenza: | Catania |
Indirizzo: | Largo degli Studi |
Professione: | Possidente |
Cariche e titoli: | Colonnello della Guardia nazionale (Sicilia) (1848)
Maggiore generale della Guardia nazionale (Sicilia) (1860) |
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.:: Nomina a senatore ::. |
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Nomina: | 01/20/1861 |
Categoria: | 21 | Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria |
Relatore: | Alberto Ricci |
Convalida: | 21/02/1861 |
Giuramento: | 18/02/1861 |
Annotazioni: | Giuramento prestato prima della convalida, in seduta reale d'inaugurazione di sessione parlamentare |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::. |
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Giacomo Durando, Presidente
Onorevoli Colleghi,
Ho il dolore di annunziarvi che il giorno 5 dello scorso febbraio cessava di vivere in Catania il marchese Benedetto di S. Giuliano, membro di questa Alta Assemblea.
Nato in Catania stessa nel 1810 da una delle più cospicue famiglie siciliane si dedicò fin da giovanetto a rialzare le sorti di quella città prestando l’opera sua generosa ed efficace particolarmente nella Amministrazione municipale.
D’animo nobile e sinceramente liberale e mal soffrendo la tirannia del Governo dei Borboni, prese parte attiva ai moti rivoluzionari che sin dal 1835 s’iniziarono nell’Isola per liberare la patria dal duro servaggio. Per tale fatto condannato a morte sotto quel Governo, emigrò e sopportò l’esilio per lunghi anni, dopo i quali otteneva a stento di rimpatriare per ridedicarsi al benessere della sua città nativa. Sebbene con minore fiducia, ammaestrato dai precedenti inutili conati, pur salutò con gioia la rivoluzione del 1848 a cui succedette pur troppo una novella ristaurazione. Ma nel 1860 quando tutta Italia si vide in moto, fu tra i primi ad inalberare il vessillo nazionale, fidente allora che i destini della patria si sarebbero compiuti.
Innalzato alla dignità di Senatore dal Governo Italiano nel principio dell’anno 1861, compì con amore i doveri della carica fintantoché glielo permisero le forze, e se negli ultimi tempi dovette alquanto rallentare, ne furono causa le fisiche sofferenze che ci fanno oggi deplorare la sua perdita.
Di cuore generoso e benefico il marchese Benedetto di S. Giuliano lascia nobile esempio e vivissimo desiderio di sé presso tutti coloro che ebbero la sorte di apprezzarne i meriti e le virtù, ed in particolar modo presso i suoi concittadini di Catania.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 12 marzo 1885.
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Attività 0870_Di_San_Giuliano_Paternò_Castello_Benedetto_Orazio_IndiciAP.pdf |
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