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.:: Dati anagrafici ::. |
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Data di nascita: | 11/08/1817 |
Luogo di nascita: | NAPOLI |
Data del decesso: | 18/11/1885 |
Luogo di decesso: | TORRE DEL GRECO (Napoli) |
Padre: | Giuseppe |
Madre: | BACCUET Enrichetta |
Nobile al momento della nomina: | Si |
Nobile ereditario | Si |
Coniuge: | MARESCA Margherita |
Figli: | Alfonso senatore (vedi scheda), che sposò Elena SCRIVENER, padre di Umberto e Matilde
Giuseppe, che sposò Luisa ZEZZA, era padre di Francesco ed Enrico |
Parenti: | MARESCA Filippo, marchese DE CEVA, suocero |
Titoli di studio: | Scuola militare |
Scuole militari: | Collegio di marina di Napoli (3 settembre 1827) |
Professione: | Militare di carriera (Marina) |
Carriera giovanile / cariche minori: | Guardiamarina (Regno delle Due Sicilie) (9 agosto 1834), Brigadiere guardiamarina (Regno delle Due Sicilie) (13 febbraio 1838), Alfiere di vascello (Regno delle Due Sicilie) (24 ottobre 1840), Tenente di vascello (Regno delle Due Sicilie) (11 maggio 1848), Capitano di fregata (Regno delle Due Sicilie) (8 aprile 1857), Capitano di vascello (Regno delle Due Sicilie) (18 ottobre 1860) |
Carriera: | Contrammiraglio (21 novembre 1865)
Viceammiraglio (17 marzo 1873-[post novembre 1878. Data del collocamento a riposo]) |
Cariche e titoli: | Membro del Consiglio di guerra e marina (Regno delle Due Sicilie) (13 aprile-24 maggio 1859) (16 giugno-20 luglio 1859)
Comandante del Collegio di marina di Napoli (5 ottobre 1860-16 maggio 1861)
Comandante della Scuola di marina di Genova (15 febbraio-30 ottobre 1864)
Membro del Consiglio degli ammiragli (20 novembre 1865-3 maggio 1866)
Direttore generale del personale e del servizio militare marittimo (3 maggio 1866-10 ottobre 1866) (24 febbraio 1867-6 gennaio 1868)
Presidente della Commissione amministrativa marittima per le Province venete (10 ottobre 1866-24 febbraio 1867)
Membro del Consiglio superiore di marina (6 gennaio 1868-31 gennaio 1870)
Aiutante di campo onorario di SM il Re (19 gennaio 1868) |
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.:: Nomina a senatore ::. |
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Nomina: | 11/15/1874 |
Categoria: | 14 | Gli ufficiali generali di terra e di mare. Tuttavia i maggiori generali e i Contrammiragli dovranno avere da cinque anni quel grado in attività |
Relatore: | Tommaso Spinola |
Convalida: | 27/11/1874 |
Giuramento: | 27/11/1874 |
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.:: Onorificenze ::. |
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Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 21 giugno 1861
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 15 giugno 1862
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 23 dicembre 1865
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 17 febbraio 1867
Gran cordone dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 18 luglio 1878
Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 24 maggio 1868
Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 15 gennaio 1872
Cavaliere dell'Ordine di S. Gregorio (Stato pontificio) 4 dicembre 1849
Ufficiale dell'Ordine della Legion d'onore 29 aprile 1866
Gran cordone dell'Ordine di Isabella la Cattolica 2 gennaio 1871 |
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.:: Servizi bellici ::. |
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Arma: | Marina |
Decorazioni: | Medaglia d'argento al valor militare | |
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.:: Senato del Regno ::. |
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Commissioni: | Membro della Giunta d'inchiesta per la Marina mercantile (8 aprile 1881-25 settembre 1882) |
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.:: Governo ::. |
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Governo: | Ministro della marina (24 marzo-19 ottobre 1878) |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::. |
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Atti Parlamentari - Commemorazione
Giacomo Durando, Presidente
Onorevoli colleghi! Nel periodo d’interruzione dei nostri lavori il Senato ha subito gravi e pur troppo numerose perdite, di cui adempio oggi l’ingrato ufficio di darvi partecipazione. [...]
A Torre del Greco dove erasi recato per cercare ristoro all'affranta sua salute trovava invece la morte il 18 di questo mese il barone Enrico Di Brocchetti nella non ancor grave età di 68 anni.
Dedicatosi nella sua prima giovinezza alla carriera della marina militare raggiunse coi suoi distinti meriti e lodevoli servizi, sotto l'antico regime, il grado di capitano di vascello, grado col quale entrò dopo l'annessione nell'Armata italiana dove progredì fino a quello di viceammiraglio di cui godeva la pensione in onorato riposo.
Durante la sua carriera ebbe parecchie importanti missioni, fu presidente del Consiglio superiore di marina e resse pur anco alcuni mesi il Dicastero della marina stessa.
Era senatore dal 15 di novembre 1874 e adempì sempre ai doveri della carica con assiduità degna di essere imitata prendendo parte più particolare ai lavori in materie di marineria.
I suoi nobili sentimenti e il suo carattere mite ed affabile gli cattivarono la stima e l'affetto di coloro che ebbero la sorte di conoscerlo, e che oggi ne rimpiangono la perdita.
E qui termina la lunga serie delle nostre sciagure. Mandando un mesto saluto alla memoria dei compianti colleghi, faccio caldi voti perché mi sia allontanato il calice amaro di esservi apportatore di nuovi dolori.
BRIN, ministro della Marina. Domando la parola.
PRESIDENTE. Il signor ministro della Marina ha facoltà di parlare.
BRIN, ministro della Marina. Onorevoli senatori! Dopo le autorevoli parole di rimpianto per la perdita del senatore ammiraglio Di Brocchetti, pronunciate dal vostro illustre Presidente, se io volessi ricordare ancora i segnalati servigi resi da lui al Re e alla patria, non farei che ripetere, con minore autorità ed efficacia, gli stessi concetti e ricordare gli stessi fatti.
Crederei però di mancare al mio dovere, se da questo banco io non mi associassi in nome del Governo, ai nobili sentimenti espressi dal vostro Presidente.
Io sono certo di interpretare il consenso generale affermando che la perdita dell’ammiragli Di Brocchetti sarà rimpianta da tutti quelli che, come me, ebbero la sorte di lungamente conoscerlo.
Uomo profondamente inspirato al sentimento del dovere, l’ammiraglio Di Brocchetti dedicò tutte le forze dell’intelletto e dell’animo suo al servizio della Marina, del Re e del paese.
Pervenne ai più alti gradi della gerarchia militare resse come ministro le sorti della marina, ed in una lunga carriere di 45 anni non smentì mai la fama che si era giustamente acquistata di leale soldato, di integerrimo amministratore.
Sereno nei suoi giudizi, giusto nei suoi atti, perché inspirato sempre ad una immutabile rettitudine e lealtà di carattere, fu accompagnato costantemente dalla stima dei superiori, dallo affetto degli inferiori. L’ammiraglio Di Brocchetti sarà lungamente ricordato dalla marina come un nobile esempio, dal Re e dal paese come uno dei suoi più devoti servitori.
(Benissimo! bravo!).
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 25 novembre 1885.
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Note: | Secondo altra fonte il nome della madre è: "Elisabetta".
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