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Senato della Repubblica
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DI SAN GIUSEPPE Benedetto

  







   Indice dell'Attività Parlamentare   

   Fascicolo personale   


.:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:01/04/1847
Luogo di nascita:ALCAMO (Trapani)
Data del decesso:15/10/1906
Luogo di decesso:TORINO
Padre:Ferdinando
Nobile al momento della nomina:Si
Nobile ereditarioSi
Titoli nobiliariBarone
Coniuge:DE ROSA Maria, detta Mariella
Parenti:FERRO Luigi, avo materno
Luogo di residenza:ROMA
Indirizzo:Via del Gambero, 37
Titoli di studio:Laurea in giurisprudenza
Presso:Università di Napoli
Professione:Possidente
Cariche amministrative:Consigliere provinciale di Trapani

.:: Nomina a senatore ::.

Nomina:10/10/1892
Categoria:03 I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio
Relatore:Antonino Di Prampero
Convalida:29/11/1892
Giuramento:23/11/1892
Annotazioni:Giuramento prestato prima della convalida, in seduta reale d’inaugurazione di sessione parlamentare
.:: Onorificenze ::.

Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia
Gran cordone dell'Ordine della Corona d'Italia 8 giugno 1905
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 6 dicembre 1883
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 31 dicembre 1885

.:: Camera dei deputati ::.

Legislatura
Collegio
Data elezione
Gruppo
Annotazioni
XIV
Partinico
16-5-1880
Sinistra
XV
Trapani
29-10-1882
Sinistra
XVI
Trapani
23-5-1886
Sinistra
XVII
Trapani
23-11-1890
Sinistra
Cariche:Segretario (30 novembre 1883-27 aprile 1886) (12 giugno 1886-3 agosto 1890) (11 dicembre 1890-27 settembre 1892)


.:: Senato del Regno ::.

Cariche:Segretario (22 febbraio-23 luglio 1894) (4 dicembre 1894-13 gennaio 1895) (11 giugno 1895-2 marzo 1897) (6 aprile 1897-17 maggio 1900) (18 giugno 1900-18 ottobre 1904) (3 dicembre 1904-15 ottobre 1906)

.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

Atti Parlamentari - Commemorazione
    Tancredi Canonico, Presidente

    Signori senatori! [...]
    Un'altra perdita, dolorosa quanto inaspettata, dobbiamo deplorare: quella del carissimo nostro collega senatore Emanuele Benedetto Di San Giuseppe; che, non ancora sessantenne, morì il 15 ottobre a Torino, dove (sentendosi poco bene) si era trasferito per non riuscire di peso all'onorevole senatore Medici, di cui era ospite alla Mandria.
    Nato ad Alcamo il 4 gennaio 1847, fu deputato per ben quattro legislature: prima di Partinico, poi di Trapani. Fedele amico di Francesco Crispi, per le sue doti di perfetto gentiluomo egli era benevisto ai colleghi di ogni partito. Nominato senatore il 10 ottobre 1892, fu tosto eletto segretario nell'Ufficio di Presidenza: ufficio che già per molti anni aveva coperto alla Camera, e che esercitò sempre con scrupolosa diligenza, con la più gentile amabilità di modi. Fu pure eletto a cariche importanti in civiche amministrazioni.
    Schermidore appassionato ed espertissimo, benché da lungo tempo non avesse più partecipato direttamente ad alcuna partita d'onore, prestava di buon grado la desiderata opera sua in questioni cavalleresche; e, col fine suo tatto, con la cordiale delicatezza delle maniere, egli riescì più d'una volta ad evitare duelli, inducendo le parti ad una conciliazione, che in molti casi appariva impossibile.
    Del suo tratto signorile, cortese e conciliante, che lo facevano caro a quanti l'avvicinavano, non occorre ch'io dica: noi tutti ne eravamo testimoni ogni giorno.
    Carissimo Di San Giuseppe! Io, che ti aveva continuamente vicino, che ad ogni istante aveva occasione di conoscere e di apprezzare le preziose tue doti, oh come sento al vivo la tua mancanza!
    Salendo a questo seggio, non vedrò più il tuo volto sorridente e simpatico; non sentirò più le tue osservazioni saggie ed argute, gli amichevoli ed assennati tuoi consigli!
    Pur troppo è legge inesorabile quaggiù che, tosto o tardi, venga per tutti il momento della separazione! Ma il ricordo mesto ed affettuoso del carissimo collega ed amico Di San Giuseppe, vivrà sempre soave nel mio cuore, come nel cuore di tutti noi. (Approvazioni). [...]
    TITTONI, ministro degli affari esteri. Domando la parola.
    PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
    TITTONI, ministro degli affari esteri. Rinnovando all'illustre Presidente l'espressione di dolorosa simpatia per l'immensa sventura che l'ha colpito, io mi associo a nome del Governo alle nobili parole che egli ha pronunciato per commemorare i senatori Chinaglia, Serafini, Longo, Arrigossi, Fusco, Cantoni, Frisari e Di San Giuseppe. [...]
    PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il senatore Vischi.
    VISCHI. Anche oggi possiamo dire che il lutto del Senato è lutto della patria. Gli uomini eminenti, che commemoriamo, ebbero tanta parte nel risorgimento italiano o tante altre benemerenze da poter dire che la loro dipartita fu sentita e sarà sempre deplorata, come da noi, da tutta l’Italia nostra. [...]
    Come non sentire nell’animo la perdita di Benedetto Di San Giuseppe, che a ciascuno di tutti noi sembrava particolarmente amico intimo, direi quasi fratelli; tanta egli sapeva ispirare il sentimento della cordialità vera, tanto egli seppe mantenersi sempre signorile, sempre cavalleresco e sempre fraterno?
    [...]
    Ed è per lui [Frisari], come per tutti gli altri, che proporrei fosse inviata alle famiglie derelitte ed ai paesi che ebbero l’alto onore di dar loro i natali, l’espressione di condoglianza da parte del Senato. (Bene).
    PRESIDENTE. La Presidenza ha già così provveduto prevenendo il desiderio dell’onorevole Vischi.

    Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 27 novembre 1906.

Note:Il nome completo risulta essere: "Emanuele-Benedetto".
Secondo altra fonte risulta nato il 2 gennaio 1847.
Secondo altra fonte risulta nato a Salemi.


Attività 0871_Di_San_Giuseppe_IndiciAP.pdf0871_Di_San_Giuseppe_IndiciAP.pdf