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.:: Dati anagrafici ::. |
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Data di nascita: | 08/11/1843 |
Luogo di nascita: | CAMPOBASSO |
Data del decesso: | 21/03/1933 |
Luogo di decesso: | TORINO |
Padre: | Pasquale |
Madre: | SCAROINA Francesca, detta Franceschina |
Nobile al momento della nomina: | No |
Nobile ereditario | No |
Coniuge: | BONACOSSA Maria |
Figli: | Pia coniugata Andreoni
Laura coniugata Petiva |
Fratelli: | Francesco, senatore
Angiola |
Luogo di residenza: | TORINO |
Titoli di studio: | Laurea "ad honorem" in matematica |
Presso: | Università di Napoli |
Professione: | Docente universitario |
Carriera giovanile / cariche minori: | Ripetitore di scienze alla Scuola di Marina di Napoli (19 febbraio 1863), Professore titolare di Matematica al Liceo "Principe Umberto I" di Napoli (25 agosto 1870), Professore straordinario di Algebra complementare e di Geometra analitica all'Università di Torino (27 novembre 1872), Professore incaricato di Geometria superiore all'Università di Torino (1876-1888), Professore incaricato di Analisi superiore all'Università di Torino (1876-1907) |
Carriera: | Professore ordinario di Algebra complementare e di Geometria analitica alla Università di Torino (20 ottobre 1874-11 agosto 1918)
Rettore dell'Università di Torino (1880-1885)
Preside della Facoltà di matematica dell'Università di Torino (1893-1904)
Rettore del Politecnico di Torino (1906-1922) |
Cariche e titoli: | Collaboratore del "Giornale delle Matematiche" (1863)
Membro del Consiglio superiore della pubblica istruzione (1° luglio 1892-31 maggio 1893) (1° luglio 1905-28 febbraio 1910)
Membro della Giunta del Consiglio superiore della pubblica istruzione (1° luglio 1908-28 febbraio 1910)
Socio dell'Accademia pontaniana di Napoli (9 febbraio 1872)
Socio emerito dell'Accademia pontaniana di Napoli (5 luglio 1891)
Socio effettivo dell'Accademia delle scienze di Torino (16 gennaio 1879)
Presidente della Accademia delle scienze di Torino (14 dicembre 1902-24 aprile 1910)
Membro corrispondente dell'Istituto lombardo di scienze e lettere di Milano (10 febbraio 1881)
Membro corrispondente della Società reale di Napoli (12 febbraio 1881)
Membro ordinario della Società reale di Napoli (12 giugno 1909)
Socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei di Roma (31 dicembre 1883)
Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei di Roma (7 novembre 1893)
Membro della Società italiana delle scienze, detta dei XL (dicembre 1884)
Socio corrispondente dell'Accademia delle scienze di Napoli (28 dicembre 1884)
Socio dell'Accademia nazionale di scienze, lettere ed arti di Modena (1895)
Socio corrispondente dell'Ateneo di Brescia (27 dicembre 1914)
Socio del Club alpino italiano CAI |
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.:: Nomina a senatore ::. |
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Nomina: | 03/04/1905 |
Categoria: | 18 | I membri della Regia accademia delle scienze
dopo sette anni di nomina |
Relatore: | Ernesto Balbo Bertone di Sambuy |
Convalida: | 05/04/1905 |
Giuramento: | 07/04/1905 |
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.:: Onorificenze ::. |
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Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia 28 maggio 1876
Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 15 gennaio 1882
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 16 gennaio 1883
Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 11 luglio 1918
Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 2 giugno 1882
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 5 giugno 1892
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 3 giugno 1909
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 2 luglio 1922 |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::. |
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Atti Parlamentari - Commemorazione
Luigi Federzoni, Presidente
Un'altra grave perdita ha colpito, insieme, la scienza e il Senato, con la scomparsa del nostro venerato e illustre collega senatore Enrico D'Ovidio.
Nato nel 1843 a Campobasso, membro di questa Assemblea fino al 1905, nel campo delle discipline matematiche meritò fama e autorità non inferiori a quelle che l'insigne suo fratello, il compianto senatore Francesco D'Ovidio aveva saputo guadagnarsi nella critica letteraria e nella filologia.
Enrico D'Ovidio aveva conquistato nel 1874 la Cattedra di algebra complementare e di geometria analitica nella Regia Università di Torino: cattedra alla quale egli conferì, con la sapienza del suo magistero e la novità geniale delle sue enunciazioni, il più ambito prestigio.
Uscito dalla Scuola napoletana del Sannia, il D'Ovidio fu fra gli iniziatori della geometria degli iperspazi. Coltivò la teoria delle forme alla quale si ispira anche la sua geometria analitica, tuttora diffusa nelle nostre Università.
La sua attività parlamentare non fu notevole; ma egli pronunziò alcuni importanti discorsi sui problemi dell'educazione nazionale. Aveva aderito fervidamente al Regime.
Rivolgiamo alla memoria di Enrico D'Ovidio un pensiero di reverenza e di rimpianto.
DE FRANCISCI, ministro di grazia e giustizia. Il Governo si associa ai sentimenti espressi da S.E. il Presidente del Senato, in memoria dell'illustre studioso e dell'autorevole membro di quest'Assemblea.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 22 marzo 1933.
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Note: | Secondo altra fonte risulta nato il 14 agosto 1843.
Il nome completo risulta essere: "Enrico Luigi Antonio".
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Attività |
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