Atti Parlamentari - Commemorazione
Tommaso Tittoni, Presidente
Onorevoli senatori,
Rivolgiamo il nostro pensiero dolente agli amati colleghi scomparsi durante l'intervallo dei lavori. [...]
Il 13 maggio, fulmineamente, spegnevasi in Napoli la nobile ed ancor vigorosa esistenza del professor Ernesto Salvia che in quella città era nato il 24 dicembre 1860.
Laureatosi giovanissimo in giurisprudenza egli seppe mirabilmente conciliare l'esercizio della professione di avvocato con una severa applicazione agli studi scientifici. E, mentre venticinquenne conseguiva nell'Università di Napoli la libera docenza in diritto commerciale e scriveva pregevolissimi lavori, sopratutto di diritto marittimo, che più tardi lo fecero assurgere a tale cattedra nell'Istituto superiore navale di Napoli, nell'arringo forense si imponeva per l'acutezza del suo ingegno e la forza del suo argomentare, riportando magnifiche vittorie nella difesa di gravissime cause commerciali e civili.
Ed il suo nome non tardò ad essere circondato dalla più larga e generale estimazione, anche per l'opera piena di fervore che egli svolse nelle numerose cariche pubbliche, professionali e cittadine, che a lui furono affidate.
Fu tra i più assidui ed autorevoli componenti del Consiglio di disciplina dei procuratori e dell'ordine degli avvocati, amministratore di notevoli istituti di pubblica beneficenza, assessore e consigliere comunale, presidente dell'Ente autonomo Volturno, addimostrandosi sempre amministratore rigido e sagace, sostenitore delle cause più giuste, animato dal solo desiderio del pubblico bene.
La considerazione e l'affetto dei propri concittadini non tardarono ad additarlo come un degno loro rappresentante in Parlamento e nel 1904 egli fu inviato dal 12° collegio di Napoli alla Camera dei deputati, dove sedette anche nella 23ª legislatura: il 6 ottobre 1919, poi, veniva nominato senatore.
Nel Parlamento portò un contributo di grande saggezza e austerità. Collaboratore sagace in numerose commissioni, partecipò pure alle più importanti discussioni sopratutto in materia di opere pubbliche, di marina mercantile e di commercio e, mentre non trascurò la difesa dei problemi nazionali, dimostrò sempre un filiale e fervido attaccamento alla sua terra i cui interessi vitali trovarono in lui un efficace sostenitore.
La figura del senatore Ernesto Salvia emerge anche per il suo nobile cuore che, come gli fece nutrire un vero culto per la famiglia, così lo rese particolarmente sensibile alle più belle opere di pietà, fra cui mi piace ricordare la fondazione del sanatorio per bambini "Pausilipon" cui egli prodigò le più amorevoli cure anche quale vicepresidente del Consiglio d'amministrazione.
Ernesto Salvia fu un degno figlio del Mezzogiorno e la sua scomparsa ci addolora profondamente.
Con l'animo commosso noi ci inchiniamo reverenti dinanzi alla tomba dell'amato collega mentre il nostro pensiero corre dolente alla famiglia di lui così crudelmente provata. (Benissimo).
FEDERZONI, ministro delle colonie. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FEDERZONI, ministro delle colonie. Il Governo si associa con rispetto e con fervore alle manifestazioni di compianto per gli insigni membri di questa Assemblea, recentemente scomparsi, onorevoli [...] e Salvia [...] (Approvazioni).
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 23 maggio 1923.
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