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.:: Dati anagrafici ::. |
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Data di nascita: | 08/13/1810 |
Luogo di nascita: | CORNIOLA, frazione di Empoli (Firenze) |
Data del decesso: | 28/07/1878 |
Luogo di decesso: | EMPOLI (Firenze)
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Padre: | Cosimo Ignazio |
Madre: | GENOVESI Silvia |
Nobile al momento della nomina: | Si |
Nobile ereditario | No |
Titoli nobiliari | Nobile, titolo riconosciuto il 20 settembre 1863 |
Coniuge: | Celibe |
Fratelli: | Elena
Virginia che sposò NARDI DI FIBBIANA
Tommasa, che sposò Giuseppe FIGLINESI
Giuseppe, sacerdote
Vincenzo, avvocato, ministro nel governo provvisorio della Toscana di Bettino Ricasoli (1859) e deputato
Francesco, che sposò Alessandra CASTELLANI ed era padre di Cosimo, di Anna coniugata NISTRI, poi in seconde nozze PRATO LAMI e Silvia coniugata DURANTI |
Parenti: | SALVAGNOLI Giuseppe, avo paterno
SALVAGNOLI ANDREUCCI Virginia, ava paterna
SALVAGNOLI Tommaso Felice, zio, fratello del padre e padre di Isabella coniugata PERONDI e Annunziata coniugata GALLI
SALVAGNOLI Pier Vincenzo, zio, fratello del padre
GENOVESI Averardo, zio, fratello della madre |
Titoli di studio: | Laurea in medicina |
Presso: | Università di Pisa |
Professione: | Medico |
Carriera giovanile / cariche minori: | Medico condotto di Santa Croce sull'Arno, poi Vinci (1830-1835), Medico condotto di Empoli (1835-marzo 1839), Medico dell'Ospedale di S. Maria Nuova (marzo 1839), Medico ispettore di Grosseto (16 aprile 1840-marzo 1849 o 16 dicembre 1850), Medico ispettore delle Terme di Montecatini (1850-1851) |
Cariche amministrative: | Consigliere comunale di Empoli (1856-1877)
Membro del Consiglio compartimentale di Empoli (1860)
Consigliere provinciale di Firenze per il mandamento di Firenze (1865-1875)
Membro della Deputazione provinciale di Firenze (1865-1878) |
Cariche e titoli: | Membro della Commissione sul bonificamento delle Maremme (18 maggio 1859)
Membro della Commissione per gli studi sulle Maremme toscane e Sardegna (gennaio 1861)
Membro del Consiglio provinciale di sanità di Firenze (luglio 1865)
Membro del Consiglio [nazionale] di agricoltura (1872)
Membro della Commissione sulle condizioni in cui si trova l'Amministrazione delle bonifiche (1870-1876)
Membro della Società medico fisica di Firenze (1838)
Socio corrispondente dell'Accademia dei Georgofili di Firenze (marzo 1840)
Socio corrispondente della Società medica di Livorno (febbraio 1843)
Socio ordinario dell'Accademia dei Georgofili di Firenze (21 gennaio 1844)
Socio corrispondente della Società La Colombaria di Firenze (gennaio 1843)
Socio dell'Accademia medico-chirurgica di Torino (agosto 1846)
Socio fondatore dell'Associazione agraria di Grosseto (febbraio 1847)
Segretario dell'Associazione agraria di Grosseto ([febbraio 1847]-marzo 1849)
Socio dell'Accademia medico-chirurgica di Ferrara (1847)
Socio corrispondente della Società agraria di Bologna (novembre 1850)
Promotore della Società toscana di orticoltura di Firenze (1854)
Membro della Società empolese di scienze economiche teorico-pratiche (4 marzo 1866)
Socio fondatore della Società italiana di antropologia e di etnologia (marzo 1871)
Promotore dell'Istituto agrario "Castelletti" di Signa
Promotore e docente dell'Istituto di arti e manifatture di Firenze
Membro della Società di mutuo soccorso di Empoli
Membro della Società musicale di Santa Cecilia |
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.:: Nomina a senatore ::. |
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Nomina: | 11/15/1874 |
Categoria: | 03 | I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio |
Relatore: | Tommaso Spinola |
Convalida: | 27/11/1874 |
Giuramento: | 23/11/1874 |
Annotazioni: | Giuramento prestato prima della convalida, in seduta reale d’inaugurazione di sessione parlamentare |
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.:: Onorificenze ::. |
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Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro agosto 1860
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 23 gennaio 1878
Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia settembre 1868
Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia aprile 1870
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia maggio 1877 |
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.:: Camera dei deputati ::. |
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Legislatura | Collegio | | Data elezione | Gruppo | Annotazioni |
VII | Empoli | | 1-7-1860* | Liberale moderato | Ballottaggio il 5 luglio 1860. Elezione in corso di legislatura |
VIII | Empoli | | 27-1-1861** | Liberale moderato | Ballottaggio il 3 febbraio 1861 |
IX | Empoli | | 22-10-1865*** | Liberale moderato | Ballottaggio il 29 ottobre 1865 |
X | Empoli | | 10-3-1867**** | Liberale moderato | Ballottaggio il 17 marzo 1867 |
XI | Empoli | | 20-11-1870 | Liberale moderato | |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::. |
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Atti Parlamentari - Commemorazione
Sebastiano Tecchio. Presidente
Signori senatori,
Devo richiamare alla vostra pietà i nomi di otto colleghi che la morte ha da noi divisi nel tempo che volse dalle ferie estive e autunnali sino a questi ultimi dì.
Essi furono, nell’ordine necrologico: [...] nobile Antonio Salvagnoli Marchetti.
Tardi vengo a compiere il sacro debito: non perché io me ne stessi finora indolente; ma perché specialmente per taluni dè primi defunti, tardi mi arrivarono certe notizie che avevo chieste e che faceva d’uopo aspettare. [...]
Il nobile Antonio Salvagnoli Marchetti nacque nella villa della sua famiglia, detta Corniola, presso Empoli, il 13 agosto 1810.
Orfano a tredici anni, s'ebbe un secondo padre in quel chiarissimo uomo che fu il suo maggior fratello Vincenzo.
Studiò medicina nell'Ateneo di Pisa; e la esercitò con onore nella sua giovanezza. Scrisse in codesta età un libro di peso sul vaiuolo vaccino.
Fu ispettore sanitario della Provincia di Grosseto, ove con amore infinito si occupò del bonificamento de' luoghi maremmani. Compose allora la sua pregiata Opera di statistica delle Maremme Toscane. Pubblicò altresì varî opuscoli, memorie e articoli rilevantissimi nei Giornali, sul regime forestale, sulla caccia e la pesca, e su parecchie questioni del Codice Sanitario.
Socio dell'Accademia dei Georgofili, ne' tempi in cui questa maggiormente fioriva, si diede a scrivere circa l'agricoltura, la quale divenne lo studio suo più gradito.
Nel febbraio del 1860, i comizi di Empoli lo inviarono alla Camera elettiva; e sempre di seguito il mandato gli rinnovarono: sicché sedette fra i deputati per cinque legislature.
A quella Camera diede prove continue di singolarissima fecondità.
Interpose un progetto per l'alienazione dei beni demaniali; poi un altro sulla servitù di pascolo; e un altro sulla caccia; e un altro sull'ordinamento forestale. Interpellò sulle ferrovie Toscane, e sui corsi d'acqua nelle provincie Maremmane. Dissertò della privativa dei sali e tabacchi; delle saline di Volterra; della epizoozia in Maremma; dei provvedimenti sanitarî; della sanità marittima; dei provvedimenti finanziarî; delle risaie; delle miniere di sale a Orbetello; del prosciugamento del lago di Agnano; dell'affrancamento delle servitù nel circondario di Piombino; dell'ordinamento dell'esercito; della classificazione degli argini dell'Arno; ed oltre a tutto ciò, delle incompatibilità parlamentari.
Per decreto 15 novembre 1874 fu inscritto tra i senatori.
È sua vera gloria il progetto di legge, che ha presentato nel 18 marzo 1876, sul bonificamento dell'Agro Romano. Lo svolse nella Tornata del 20 febbraio 77. Sopravvenuta la nuova sessione del 78, doveva svolgerlo da capo. Pregava instantemente che si stabilisse il giorno: e benché malato, dalla sua Corniola manifestava il desiderio e la speranza di poter venire all'uopo tra noi. Ma, aggravandosi i suoi malori, e pur volendo che la legge da lui provvidamente iniziata non se ne stesse in sospeso, surrogò a sé medesimo il senatore Torelli; il quale l'ha propugnata e vinta nella nostra Tornata del 21 maggio del 78.
Poco appresso, pel Salvagnoli giungeva il giorno estremo, che fu il 28 di luglio. Tuttavia il suo disegno rispetto all'Agro Romano pendeva innanzi all'altra Camera. Ma il 2 dicembre, con lievi modificazioni, ottenne quasi tutti i suffragi dei deputati; e, cresimato da noi, fu bandito a legge nell'undici del mese stesso.
Di lui conserviamo: il Rapporto al Presidente del Governo della Toscana sul bonificamento di quelle maremme, edito nel 1859; un altro Rapporto al governatore generale della Toscana sulle operazioni economiche eseguite l'anno 1859 nelle dette maremme, edito nel 1860; le lettere sul bonificamento dell'Agro Romano, edite nel 1874.
I suoi conterranei ricordano devotamente la bontà del suo cuore; la prudenza dei consigli e la prontezza degli aiuti a quanti a lui ricorrevano; la sua fede veramente cristiana; la sua modestia; la semplicità dei costumi; la attività prodigiosa, massime in servizio di Empoli e della Provincia, a cui dette un ultimo segno d'affetto, legando per testamento la sua libreria alla Biblioteca di Empoli, e i pregevoli manoscritti alla Biblioteca nazionale di Firenze.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 4 febbraio 1879.
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