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Senato della Repubblica
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SCILLAMÀ Benedetto

  







   Indice dell'Attività Parlamentare   

   Fascicolo personale   


.:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:10/25/1845
Luogo di nascita:CALTAGIRONE (Catania)
Data del decesso:31/05/1918
Luogo di decesso:PALERMO
Padre:Giacomo
Madre:ALIOTTA Grazia
Nobile al momento della nomina:No
Nobile ereditarioNo
Coniuge:Celibe
Titoli di studio:Laurea in giurisprudenza
Presso:Università di Napoli
Professione:Magistrato
Carriera giovanile / cariche minori:Sostituto procuratore presso il Tribunale di Girgenti (31 luglio 1877), Sostituto procuratore presso il Tribunale di Palermo (7 febbraio 1878), Sostituto procuratore presso il Tribunale di Trapani (18 novembre 1880), Procuratore presso il Tribunale di Oristano (16 luglio 1884), Procuratore presso il Tribunale di Lanusei (incaricato, 12 marzo 1885)(titolare, 6 giugno 1885), Procuratore presso il Tribunale di Sciacca (26 aprile 1885), Procuratore presso il Tribunale di Sassari (4 marzo 1886), Procuratore presso il Tribunale di Ferrara (28 novembre 1886), Procuratore presso il Tribunale di Livorno (22 gennaio 1888), Procuratore presso il Tribunale di Piacenza (1° dicembre 1889)
Carriera:Sostituto procuratore generale della Corte d'appello di Genova (21 settembre 1893)
Consigliere della Corte d'appello di Genova (2 luglio 1896)
Consigliere della Corte di cassazione di Palermo (2 ottobre 1897)
Consigliere della Corte di cassazione di Roma (10 ottobre 1898)
Primo presidente della Corte d'appello dell'Aquila (16 aprile 1904)
Primo presidente della Corte d'appello di Genova (30 maggio 1907)
Primo presidente della Corte di cassazione di Palermo (2 ottobre 1913-31 maggio 1918)

.:: Nomina a senatore ::.

Nomina:03/17/1912
Categoria:09 I primi Presidenti dei Magistrati di appello
Relatore:Pagano Guarnaschelli Giovanni Battista
Convalida:22/03/1912
Giuramento:23/03/1912
.:: Onorificenze ::.

Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia 30 gennaio 1881
Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 6 giugno 1901
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 22 dicembre 1904
Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 20 marzo 1910
Gran cordone dell'Ordine della Corona d'Italia 29 maggio 1913
Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 21 gennaio 1897
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 15 giugno 1905
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 4 giugno 1908
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 30 maggio 1912


.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

Atti parlamentari Commemorazione
    Giuseppe Manfredi, Presidente

    Mancato ci è pure il senatore Scillamà, morto il 31 maggio a Palermo, ove sedeva al sommo della magistratura giudiziaria.
    Nato in Caltagirone, provincia di Catania, il 25 ottobre 1845, laureato in giurisprudenza all'Università di Napoli nel 1870, uditore giudiziario nel 1872, seguì poi la carriera nella giudicante e nel pubblico ministero con onore, meritando le promozioni, in grande dignità e pubblica estimazione. Fu primo presidente delle Corti di appello di Genova e di Aquila ed entrato in Cassazione, vi salì in Palermo al grado di primo presidente nel 1913, seggio fino al termine della vita occupato.
    Fu presidente della Commissione delle prede; e scrisse monografie di diritto civile e trattati, tra cui meritevole di maggior menzione quello sull'azione possessoria, dando ad apprezzare ai cultori del diritto la sua dottrina. Fu portato al Senato da nomina del 17 marzo 1912, e ben scelto fu alla legislazione tal giurista e magistrato esperto, di cui piangiamo la perdita. (Bene).
    […]
    SACCHI, ministro di grazia e giustizia e dei culti. Domando di parlare.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
    SACCHI, ministro di grazia e giustizia e dei culti. Con l'animo amareggiato dalla recente perdita del senatore Benedetto Scillamà, invio alla venerata memoria dì lui il mio affettuoso e reverente saluto.
    La scomparsa dello Scillamà è un vero lutto per il Senato e per la magistratura che egli altamente ha onorato. Egli ebbe un sentimento elevatissimo della giustizia e l'amministrò con zelo e con amore pari all'importanza ed alla dignità di questa suprema fra le funzioni dello Stato: anzi può dirsi senza esagerazione che tanto nei primordi quanto nei supremi fastigi della carriera, che egli con grande rapidità percorse, si formò della giustizia quello che veramente deve essere: un sacerdozio.
    Dotto, saggio, operoso, la severa austerità di Temi temperava con la più cordiale affabilità di modi, e le doti cospicue che egli aveva, i pregi intrinseci e sostanziali che l’adornavano egli accoppiava ad una modestia e bontà d'animo, tale da accattivarsi oltre la stima e la deferenza, anche l'affetto e la simpatia dei familiari e delle persone che con lui erano a contatto.
    Della sua profonda cultura e del suo sano criterio giuridico, oltre che nelle numerose e magistrali sentenze - specialmente nel tempo che egli fu a Roma - lasciò tracce in dotte monografie ed in dissertazioni giuridiche Assunto alla carica di primo presidente presso vari importanti distretti giudiziari, quali la Corte di appello di Genova prima e la Corte di cassazione di Palermo poi, resse questi elevatissimi uffici con tale maturità di senno, acutezza di mente, squisitezza di tatto, e ad un tempo con tale zelo ed operosità, da affermarsi altrettanto eccellente nelle funzioni delicate di capo di collegio quanto si era rivelato maestro nel redigere le sentenze. Sia reso omaggio al cittadino esemplare, al magistrato preclaro ed integerrimo pervenuto agli onori del laticlavio per merito del proprio ingegno e delle proprie virtù. (Approvazioni).

    Senato del Regno. Atti parlamentari. Discussioni, 13 giugno 1918.


Attività 2052_Scillamà_IndiciAP.pdf