Atti Parlamentari - Commemorazione
Domenico Farini, Presidente
Signori senatori! Dovere d'ufficio, animo di collega, pietà, vogliono che io rammenti le numerose e gravi perdite fatte dal Senato, i meriti degli estinti. [...]
Nel giorno 9 del mese, un altro valoroso scienziato, un altro venerando collega, il senatore professore Gustavo Bucchia, si spegneva in Resiutta.
Sortiti i natali in Brescia il 5 di febbraio dell'anno 1810, Gustavo Bucchia si laureò nelle matematiche discipline nell'Università di Padova, lasciando nome fra i più distinti scolari di quel tempo. Ingegnere delle pubbliche costruzioni venete, mostrò, nei lavori fluviali e marittimi importantissimi a cui pose mano, sapienza e valentia tanto singolari da meritargli di salire la Cattedra di costruzioni idrauliche nel padovano Ateneo. Professore ammirato per l'ordine, la dottrina, la chiarezza colle quali rendeva piane le più astruse teorie, dalla scolaresca era, oltre ogni dire, amato; di che fu segno l'essere stato scelto a comandante il battaglione universitario padovano nel 1848.
Alla gloriosa difesa di Venezia partecipò da gagliardo.
All'Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, fino dal 1855, dedicò opera assidua, lodatissima. E le venete provincie, non appena liberate dallo straniero, ne onorarono l'amor patrio disinteressato, la dignità della vita nei più difficili momenti, la sapienza insigne.
Due collegi lo mandarono invano loro rappresentante al Parlamento durante la decima legislatura: due altri lo deputarono all'undicesima, nella quale e nelle successive duodecima e quindicesima, sedette. E il Senato, che aveva Gustavo Bucchia fra i suoi dal 25 novembre 1883, ne rimpiange oggi l'amara perdita come quella di un uomo la cui vita intemerata, la fermezza, la dottrina nobilitarono la patria. (Approvazioni). [...]
PRESIDENTE. L'onorevole presidente del Consiglio ha facoltà di parlare.
CRISPI, presidente del Consiglio. Il Governo si associa di gran cuore alle parole di cordoglio pronunziate deal nostro illustre Presidente e dall'onorevole Errante.
Fra i nomi che furono ricordati con parole così calde e d affettuose, ne troviamo di quelli i quali sono intimamente legati alla storia delle cospirazioni e delle guerre della nostra indipendenza. [...]
Il Bucchia, che pur ci venne tolto dalla morte, fu uno degli strenui difensori dell'eroica Venezia e anche esso merita gli elogi che ben gli furono consacrati dal nostro Presidente. Il nome del senatore Bucchia va ricordato quale scienziato e quale soldato. [...]
Ripeto quindi che mi associo di gran cuore alle parole pronunciate dal Presidente e dall'onorevole Errante, e sono sicuro che il Senato parteciperà ai sentimenti che noi abbiamo qui esposti.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 26 novembre 1889.
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