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Senato della Repubblica
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BOCCONI Ferdinando

  







   Indice dell'Attività Parlamentare   

   Fascicolo personale   


.:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:11/11/1836
Luogo di nascita:MILANO
Data del decesso:05/02/1908
Luogo di decesso:MILANO
Padre:Roberto
Madre:BOLETTI Carolina
Nobile al momento della nomina:No
Nobile ereditarioNo
Coniuge:GRIFFINI Claudia
Figli: Luigi
Ettore, senatore
Ferdinando
Fratelli:Luigi
Luogo di residenza:MILANO
Professione:Commerciante
Altre professioni:Industriale
Cariche e titoli: Proprietario e rappresentante della Ditta "Fratelli Bocconi" per l'industria e il commercio di manifatture e confezioni in genere (Milano)
Fondatore dell'Università commerciale "Luigi Bocconi" (10 novembre 1902)
Cavaliere del lavoro (14 dicembre 1902)

.:: Nomina a senatore ::.

Nomina:01/21/1906
Categoria:21 Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria
Relatore:Fabrizio Colonna
Convalida:12/03/1906
Giuramento:12/03/1906


.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

Atti parlamentari, Commemorazione
    Pietro Blaserna, Vicepresidente

    Signori senatori! Nel breve intervallo di tempo trascorso fra l'ultima nostra riunione e questa d'oggi, abbiamo a lamentare la perdita di due colleghi, valorosi per ragioni diverse, i senatori Sormani-Moretti e Ferdinando Bocconi. [...]
    Ferdinando Bocconi, nacque a Milano l'11 novembre 1836. Egli iniziò il piccolo suo commercio ambulante nei paesi poveri e per territori devastati dalla guerra. Assieme al suo fratello Luigi arrivava sopra un mercato, scaricava la sua merce, vantava il suo taglio e la sua stoffa e la vendeva. Riuscì così a crearsi, specialmente a Milano, a poco a poco una clientela fissa, che in lui aveva fiducia.
    Fu già molto quando poté aprire una piccola baracca di legno, prima nell'area destinata alla galleria Vittorio Emanuele, poscia a Porta Nuova. L'esempio dato da Parigi, col Louvre, col Bon Marchè ed altri stabilimenti, lo invogliò a fondare i Magazzini Bocconi, e con quel primo passo la sua fortuna era fatta. In breve tempo sorsero i grandiosi suoi impianti, prima a Milano, poi nelle altre città d'Italia. Anche qui a Roma abbiamo con ammirazione visto erigersi un grandioso edificio in piazza Colonna, con una enorme spesa per l'area, per il fabbricato, per l'illuminazione e per il servizio.
    Il Bocconi è stato il primo, coll'ammirevole sua iniziativa, a tentare in Italia questo genere di speculazione. Il suo tentativo, coronato da esito felice, servì di sprone e di guida a molti altri, che ne seguirono l'esempio e ne perfezionarono anche i procedimenti. Ma la forte clientela si mantenne fedele al Bocconi, il quale giunse così a mettere insieme una grande fortuna.
    Ferdinando Bocconi, animato da spirito patriottico, ebbe un gran colpo nei suoi affetti domestici. Nella fatale battaglia di Adua, il suo figlio Luigi scomparve. In onore del figlio immaturamente rapito, il padre fondò l'Università commerciale che porta il suo nome. Ma l'amore al lavoro e il desiderio di nuove iniziative scemarono rapidamente. Negli ultimi anni egli ebbe a soffrire una grave malattia di cuore che lentamente, ma sicuramente lo trasse alla tomba. Il 5 febbraio 1908 egli morì, in mezzo al cordoglio generale, nel suo palazzo a Milano.
    Ferdinando Bocconi avrebbe potuto essere citato dal Lessona come uno dei più splendidi esempi del” Volere è potere”. Egli incominciò il suo commercio nelle condizioni più umili, e morì lasciando una delle più belle fortune d'Italia. Fu nominato senatore del Regno, per la 21ª categoria, con decreto reale del 21 gennaio 1906. La sua malattia, già molto avanzata, non gli permise di prendere parte attiva ai lavori del Senato. Ma il suo nome resterà in mezzo a noi come lungo ricordo della grandiosa opera sua. (Bene). [...]
    PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il senatore Colombo.
    COLOMBO. Come concittadino del compianto nostro collega senatore Bocconi, ringrazio l’onorevole Presidente di averlo commemorato con così nobili parole, alle quali mi associo con animo commosso. Io non dirò del senatore Bocconi come industriale, perché tutta l’Italia ne conosce il nome. Tutti sanno come, dopo aver traversato vicende difficilissime, egli sia riuscito ad organizzare così fortemente la sua intrapresa commerciale, che essa diventò in certa guisa il tipo delle intraprese della stessa natura, pur rimanendo la prima e l’unica in Italia per le sue vaste proporzioni e il suo meraviglioso successo. Ma non è solamente come organizzatore che egli si meritò la stima e l’ammirazione dei suoi concittadini. Come industriale, ebbe sempre il proposito di eccitare la produzione locale, di sostituire i prodotti del paese a quegli esteri; onde si può dire che tutto il movimento commerciale, che il senatore Bocconi creò a Milano, lo creò a favore della produzione nazionale.
    Possedendo una così distinta attitudine a studiare e interpretare tutti i problemi commerciali e industriali, il suo spirito si elevò anche ai concepimenti più alti, ed è così che egli ebbe la grande idea di creare in Milano un insegnamento superiore commerciale. Da gran tempo nutriva in cuore questa idea; e, dopo la sciagura lo colpì crudelmente con la perdita di un suo figlio nell’infausta giornata di Adua, e dopo aver interpellato parecchi amici, fra i quali anche il nostro compianto collega De Angeli, volendo degnamente onorare la memoria del figlio suo, espose pubblicamente il suo progetto di un insegnamento superiore commerciale, da crearsi in Milano, in una lettera aperta diretta a me, come direttore del Politecnico milanese. Quella lettera era ispirata a così alti sensi, a una così chiara visione delle necessità dell’industria, e dell’importanza di un insegnamento industriale veramente superiore, che esso forma, a mio avviso, il più importante monumento alla memoria del senatore Bocconi.
    La sua idea ebbe poi uno sviluppo ancora più ampio di quello che prima pensava, poiché invece di appoggiare la scuola al Politecnico, volle creare un istituto autonomo con sede propria, dotandolo con regale larghezza di mezzi.
    Da quel momento in poi questa scuola funziona con risultati eccellenti, ed è considerata una delle istituzioni più utili per il commercio italiano.
    Io credo che, per questi titoli, e specialmente per l’istituzione dell’Università commerciale, che porta il nome del compianto suo figlio, la memoria del senatore Bocconi meriti di essere sempre ricordata e venerata in questo consesso. (Approvazioni).

    Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 17 marzo 1908.

Note:Il nome completo risulta essere: "Francesco Carlo Ferdinando".
Archivi:Archivi e/o corrispondenza in altri Stati:
Columbia University Libraries, Guglielmo Ferrero papers, Archival Collections


Attività 0259_Bocconi_Ferdinando_IndiciAP.pdf