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.:: Dati anagrafici ::. |
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Data di nascita: | 04/05/1848 |
Luogo di nascita: | S. BARTOLOMEO IN GALDO (Benevento) |
Data del decesso: | 13/02/1927 |
Luogo di decesso: | NAPOLI |
Padre: | Vincenzo |
Madre: | LONGO Alessia |
Nobile al momento della nomina: | No |
Nobile ereditario | No |
Coniuge: | GRANNONE Raffaella |
Figli: | Armida, che sposò Vito CAPRIOTI
Olimpia
Vincenzo, che sposò Maria DI COSTANZO
Ida, che sposò Tommaso ZARONE DEGLI INFANTI |
Luogo di residenza: | NAPOLI
ROMA |
Titoli di studio: | Laurea in medicina e chirurgia (1)
Laurea "ad honorem" |
Presso: | Università di Napoli (1)
Università di Machenster (2) |
Professione: | Docente universitario |
Altre professioni: | Medico |
Carriera giovanile / cariche minori: | Libero docente di Elettroterapia (1876), Libero docente di Patologia medica (1877), Libero docente di Clinica medica (1878), Professore di Clinica medica all'Università di Cagliari (1879), Professore di Clinica medica all'Università di Torino (1882), Professore straordinario di Psichiatria e clinica psichiatrica all'Università di Palermo e Direttore della relativa clinica (24 novembre 1888), Professore straordinario di Psichiatria e clinica psichiatrica all'Università di Napoli (26 luglio 1890) |
Carriera: | Professore ordinario di Psichiatria e clinica psichiatrica all'Università di Napoli (29 ottobre 1892)
Professore ordinario di Psichiatria e clinica psichiatrica e clinica delle malattie nervose all'Università di Napoli (24 dicembre 1899)
Preside della Facoltà di medicina
Rettore dell'Università di Napoli (coreggente, 1902-1903) (1911-1913) |
Cariche politico - amministrative: | Presidente del Consiglio provinciale di Benevento |
Cariche amministrative: | Consigliere provinciale di Napoli |
Cariche e titoli: | Direttore dell'Ospedale psichiatrico di Palermo (1888)
Direttore del Manicomio provinciale [di Napoli] (1890)
Membro del Consiglio superiore della pubblica istruzione (1° luglio 1903-30 giugno 1907) (1° luglio 1908-30 giugno 1913)
Membro della Giunta del Consiglio superiore della pubblica istruzione (1° luglio 1906-30 giugno 1907; 1° marzo 1910-30 giugno 1913)
Membro del Consiglio sanitario provinciale di Napoli
Socio dell'Accademia pontaniana di Napoli (dicembre 1897)
Presidente dell'Accademia medico-chirurgica di Napoli
Fondatore della rivista "Annali di neurologia"
Direttore del "Giornale internazionale delle scienze mediche" (1898) |
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.:: Nomina a senatore ::. |
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Nomina: | 10/06/1919 |
Categoria: | 03
05
19
21 | I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio
I Ministri segretari di Stato
I membri ordinari del Consiglio superiore di istruzione pubblica
dopo sette anni di esercizio
Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria |
Relatore: | Niccolò Melodia |
Convalida: | 09/12/1919 |
Giuramento: | 09/12/1919 |
Annotazioni: | Gruppo Senato: liberale democratico, poi Unione democratica.
Membro del Direttorio dell'Unione democratica |
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.:: Onorificenze ::. |
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Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 9 maggio 1894
Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 11 giugno 1891
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 11 giugno 1903
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 29 giugno 1905
Gran cordone dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 18 dicembre 1913 |
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.:: Camera dei deputati ::. |
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Legislatura | Collegio | | Data elezione | Gruppo | Annotazioni |
XVIII | S. Bartolomeo in Galdo | | 6-11-1892* | Sinistra | Ballottaggio il 13 novembre 1892 |
XX | Montesarchio | | 21-3-1897 | Sinistra | |
XXI | Montesarchio | | 3-6-1900 | Sinistra | |
XXII | Montesarchio | | 6-11-1904 | Sinistra | |
XXIII | Montesarchio | | 7-3-1909** | Sinistra | Eletto anche nei collegi di S. Bartolomeo in Galdo e Montesarchio, optò per il collegio di Montesarchio il 1° aprile 1909 |
XXIV | Montesarchio | | 26- 10-1913 | Sinistra | |
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.:: Senato del Regno ::. |
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Commissioni: | Membro della Commissione di finanze (30 maggio 1924-13 febbraio 1927) |
| Commissario di vigilanza al Fondo per l'emigrazione (19 giugno 1921) |
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.:: Governo ::. |
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Governo: | Ministro della pubblica istruzione (28 marzo-22 dicembre 1905)
Ministro senza portafoglio (19 giugno 1916-29 ottobre 1917) |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::. |
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Atti Parlamentari - Commemorazione.
Tommaso Tittoni, Presidente
Onorevoli colleghi. Molti e gravi lutti ci hanno colpito nel lungo intervallo dei nostri lavori. [...]
Il 13 febbraio fulmineamente spegnevasi in Napoli il prof. Leonardo Bianchi, la cui fama di neurologo aveva da molti anni valicato i confini della patria: la sua improvvisa scomparsa mentre egli aveva ancora vivido l'intelletto e dava tutta la sua fervida attività al bene della scienza e della patria, è gravissimo lutto non solo per l'Italia, ma per tutto il mondo scientifico. Con lui si è spento un alto illuminato spirito, un nobile cuore si è fermato per sempre.
Era nato a S. Bartolomeo in Galdo il 5 aprile 1848: laureato giovanissimo in medicina, dopo una salda preparazione di studi classici, iniziava a 23 anni la sua feconda carriera scientifica ed universitaria. Leonardo Bianchi fu indubbiamente uno dei più grandi psichiatri e neurologi del nostro tempo: non è qui il luogo per esaminare la portata delle sue teorie e delle sue ricerche o per scrutare il suo pensiero diffuso in dodici volumi e in oltre cento memorie scientifiche, oltre a numerosissime conferenze e discorsi. Basti l'affermare che non esiste quasi argomento di psichiatria e di neurologia ai quali egli non abbia dato cospicuo contributo, tenendo alto di fronte all'estero l'onore della scienza italiana. Alla cattedra e alla clinica psichiatrica di Napoli, ove professò quasi ininterrottamente, dette col valore del suo pressoché quarantennale insegnamento e delle sue esperienze grande lustro, facendone un vero centro scientifico e creando una scuola fecondissima e di carattere prettamente italiano. Fu nell'insegnamento vero maestro, esempio di fervore, di disinteresse, di entusiasmo che sapeva comunicare ai giovani, efficace assertore d'ogni ideale più nobile ed elevato. rettore due volte dell'Università di Napoli, nel 1903 e nel 1911, dette le sue mirabili energie alla soluzione dei molti e gravi problemi universitari. Uomo d'azione non meno che di pensiero, ideò la riforma dei manicomi e seppe attuarla: e direttore del manicomio provinciale di Napoli, fu suo merito la creazione del nuovo Istituto, ispirato a criteri moderni e razionali per il ricovero degli infelici dementi. Intensa e altamente benemerita fu anche l'opera di Leonardo Bianchi nel campo parlamentare. Deputato per 6 legislature fino al 1919, pei collegi di S. Bartolomeo in Galdo e Montesarchio, fu attivissimo, propugnando colla sua opera utili riforme sia nel campo sanitario e assistenziale che in quello penitenziario e dell'istruzione pubblica: e della riforma sanitaria come di quella dei manicomi fu nel 1903 relatore. Le riforme propugnate da lui nel campo dell'istruzione, ebbe poi la ventura di attuare, almeno in parte, allorché fu nel 1905 chiamato a governare le sorti della pubblica istruzione nel Gabinetto Fortis. E nuovamente ministro fu, ma senza portafoglio, nel 1916 e 1917, preposto a dirigere l'organizzazione sanitaria del paese in guerra e dette opera preziosa non solo in tale importantissimo campo, ma anche in quello della propaganda patriottica e della resistenza morale.
Nominato senatore il 6 ottobre 1919 prese parte attiva anche ai nostri lavori e la sua parola convinta e suadente suonò spesso fra noi nelle più importanti discussioni di politica generale o d'igiene sociale. Era anche membro autorevole della nostra Commissione di finanze.
In Parlamento e fuori, Leonardo Bianchi ebbe anzitutto un pensiero, un'aspirazione, cui dedicò tutta la lunga nobile sua esistenza: il miglioramento fisico e psichico degli italiani, onde fare la patria più grande e più prospera. Questo altissimo fine egli ebbe sempre presente; non per nulla la morte lo ha ghermito d'improvviso, come un soldato sul campo, allorché aveva appena discusso, nell'Accademia medico-chirurgica di Napoli, sull'alcoolismo e sull'abuso degli stupefacenti, due mali sociali contro cui tanto aveva lottato. E in questi ultimi tempi, sempre con quel fine presente allo spirito, aveva gettato le basi dell'eugenismo.
Leonardo Bianchi amò di pari intenso amore la scienza, la scuola, la patria: fu insieme scienziato e sociologo, teorico e realizzatore, uomo di pensiero e d'azione: ebbe l'animo grande e nobile al pari dell'intelletto.
Piangiamo reverenti la sua dipartita ed esprimiamo alla sua desolata famiglia i sensi del nostro più vivo rammarico. (Benissimo).
FEDERZONI, ministro delle colonie. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FEDERZONI, ministro delle colonie. Il Governo aggiunge una sua parola di reverente compianto alla celebrazione dei senatori defunti, nobilmente fatta dall'illustre Presidente di questa Assemblea.
[...] del senatore Leonardo Bianchi, la cui sapienza di cultore delle discipline psichiatriche e neurologiche fu eguagliata soltanto dalla dirittura politica e dall'intemerato patriottismo. [...]
Tutti questi uomini insigni lasciano un ricco retaggio di affetti e di esempi. La nazione lo raccoglie e lo saprà degnamente custodire. (Vive approvazioni - Applausi).
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 28 marzo 1927.
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Note: | Il nome completo risulta essere: "Leonardo Maria Vincenzo".
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Attività |
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