Gabrio Casati, Presidente
Signori Senatori,
E’ ben trista cosa per me la prima volta che m’è concesso l’onore d’indirizzarvi la parola da questo seggio, il presentarvi una dolorosa necrologia. Dacché il Parlamento cessò dalle sue adunanze, il Senato fece gravi perdite. Sventuratamente noi non contiamo più fra i nostri colleghi [...] il Marchese Lorenzo Pareto [...]. Tesservi l’elogio di ciascuno sarebbe lunga e per me ardua impresa, mi limiterò a brevissimi ricordi.
Quando ricordo il marchese Lorenzo Pareto, la mente si rivolge subito all’ideale d’un ardente patriota cui il pensiero dell’italiana indipendenza divorava. Uomo in cui s’accoppiava lo studio ad un vivo amore di patria. Geologo pregiato nel consesso dei dotti, non trascurò giammai, in mezzo ai suoi studi, quanto potesse giudicare utile alla patria, ed animoso vi porgeva opera. Ministro, Deputato, Presidente della Camera elettiva, poi Senatore, non ismentì mai se medesimo. Vivace ne’ suoi pensamenti, pronto nella parola, rese alla patria il tributo del suo sapere e della sua energica attività. Sia la memoria sua conservata pietosamente e con affetto nel novero degli operosi cittadini.
Senato del regno, Atti parlamentari. Discussioni, 20 novembre 1865.
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