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Senato della Repubblica
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PERRONE Emilio

  







   Indice dell'Attività Parlamentare   

   Fascicolo personale   


.:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:10/09/1843
Luogo di nascita:FOGGIA
Data del decesso:24/08/1916
Luogo di decesso:FOGGIA
Padre:Mauro
Madre:MARASCO Rachele
Nobile al momento della nomina:No
Nobile ereditarioNo
Coniuge:CURATO Costanza
Figli: Alberto, avvocato, podestà di Foggia
Professione:Commerciante
Altre professioni:Possidente
Cariche politico - amministrative:Sindaco di Foggia (1° gennaio 1900-10 gennaio 1905) (12 agosto 1906-18 luglio 1912)
Presidente del Consiglio provinciale di Foggia (1906-1907) (1912-1915)
Cariche amministrative:Consigliere provinciale di Foggia (1902)
Cariche e titoli: Membro del Consiglio di amministrazione dei Monti uniti di Foggia (1881-1895)
Rappresentante della Società "La Fondiaria" (Compagnia italiana di assicurazioni contro l'incendio)
Presidente della Giunta di vigilanza dell'Istituto tecnico "Pietro Giannone" di Foggia
Fondatore e presidente della Giunta di vigilanza dell'Istituto industriale "Saverio Altamura" di Foggia
Presidente della Camera di commercio di Foggia (gennaio 1909-24 agosto 1916)

.:: Nomina a senatore ::.

Nomina:11/24/1913
Categoria:16 I membri dei Consigli di divisione
dopo tre elezioni alla loro Presidenza
Relatore:Niccolò Melodia
Convalida:09/12/1913
Giuramento:09/12/1913
.:: Onorificenze ::.

Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 8 febbraio 1906
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 29 giugno 1916


.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

Atti Parlamentari - Commemorazione
    Giuseppe Manfredi, Presidente

    Onorevoli colleghi! Debbo adempiere al mesto ufficio di ricordare i nostri, che abbiamo perduto nelle vacanze. Essi sono: San Martino Guido, Perrone, Tacconi, Pessina, Perrucchetti, Driquet, Minervini, Doria d'Eboli. [...]
    Il senatore Emilio Perrone morì in Foggia il 24 agosto. Eravi nato il 9 ottobre 1843. Ancor giovane amò occuparsi delle pubbliche amministrazioni e ne mostrò capacità. Ben presto diede ad ammirare singolar senno e specchiata rettitudine. Sindaco in tre volte circa anni quattordici della città nativa, Presidente undici anni del Consiglio provinciale, otto anni della Camera di commercio, acquistò quelle benemerenze segnalate, per le quali nel 24 novembre 1913 fu nominato senatore. Sotto il suo sindacato fu il triste periodo degli scioperi agrari pugliesi; e Foggia andò debitrice della riconciliazione delle classi, del ristabilimento dell'ordine e della pace sociale in gravissimi momenti alla virtù del suo primo magistrato, alla sua autorità personale sulle masse popolari. La sua amministrazione, guidata da alti criteri e da nobile serenità politica, era portata a modello. Compostezza di mente e di carattere, sperimentata e sagace operosità diede l'uomo saggio in tutta la vita al bene del suo paese. Da quando la guerra si accese, teneva la presidenza del Comitato provinciale per l'assistenza civile, servendo fedelmente anche la grande patria italiana.
    Della morte del nostro collega Perrone tutta Foggia fu costernata. Non volle solenni funerali; ma l'accompagnò all'ultima dimora la pubblica riconoscenza. (Bene). [...]
    RUFFINI, ministro della pubblica istruzione. Domando di parlare.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
    RUFFINI, ministro della pubblica istruzione. Il Governo unisce per bocca mia il suo rimpianto sincero e profondo alla commemorazione nobile, affettuosa e veramente degna che il Senato del Regno ha tributata oggi ad alcuni dei suoi membri, testé scomparsi: i senatori Tacconi, Perrone, Minervini, Pessina.
    Il Governo esprime ancora una volta solennemente la sua gratitudine verso cotesti illustri commemorati, i quali hanno dato tutti il meglio della loro attività al servizio dello stato, sia pure in vari modi, in vari ambiti, o nella cerchia delle amministrazioni comunali e provinciali, o in questo alto consesso; ma tutti, con uguale zelo e con uguale amore della pubblica cosa. [...]
    DE CESARE. Domando di parlare.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
    DE CESARE. [...]
    Propongo pure che il Senato mandi l'espressione delle sue condoglianze alla città di Foggia ed alla famiglia per la perdita del compianto collega Perrone, che fu per tanti anni capo di tutte le grandi innovazioni e di tutte le riforme che si compirono in quella città per la quale il nostro collega ebbe infinito amore. (Approvazioni).

    Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 5 dicembre 1916.

Note:Il nome completo risulta essere "Emilio Francesco Paolo Stanislao Luigi".

Attività 1718_Perrone_IndiciAP.pdf