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.:: Dati anagrafici ::. |
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Data di nascita: | 11/16/1816 |
Luogo di nascita: | NIZZA MARITTIMA - oggi NIZZA (Francia) |
Data del decesso: | 11/02/1901 |
Luogo di decesso: | ROMA |
Padre: | Francesco |
Madre: | Guido Elisa |
Coniuge: | THEVENET DE BONNEVILLE Clementina |
Figli: | Maria, che sposò il conte Vittorio ZOPPI, senatore (vedi scheda)
Albertina, che sposò Alessandro SAINT-PIERRE
Giovanna, che sposò Gaetano GATTO
Alice |
Fratelli: | Giambattista
Silvia
Onorina |
Parenti: | GUIDI Giambattista, avo paterno |
Luogo di residenza: | ROMA |
Indirizzo: | Via del Sudario, 14 |
Professione: | Militare di carriera (Esercito) |
Carriera giovanile / cariche minori: | Sottotenente (Regno di Sardegna) (2 giugno 1837), Tenente (Regno di Sardegna) (14 febbraio 1843), Capitano (Regno di Sardegna) (27 giugno 1848), Maggiore (Regno di Sardegna) (17 giugno 1859), Tenente colonnello (Regno di Sardegna) (24 ottobre 1860) |
Carriera: | Colonnello (6 novembre 1861)
Maggiore generale (30 dicembre 1868)
Tenente generale (26 gennaio 1879-13 ottobre 1894. Data del collocamento a riposo) |
Cariche e titoli: | Membro del Comitato per l'arma dei Carabinieri (30 dicembre 1868) (4 dicembre 1873)
Presidente del Comitato per l'arma dei Carabinieri (reggente, 5 ottobre 1878) (titolare, 26 gennaio 1879)
Giudice supplente del Tribunale supremo di guerra e marina (20 gennaio 1876-9 febbraio 1879)
Comandante generale dell'arma dei Carabinieri (10 dicembre 1882) |
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.:: Nomina a senatore ::. |
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Nomina: | 06/07/1886 |
Categoria: | 14 | Gli ufficiali generali di terra e di mare. Tuttavia i maggiori generali e i Contrammiragli dovranno avere da cinque anni quel grado in attività |
Relatore: | Francesco Ghiglieri |
Convalida: | 14/06/1886 |
Giuramento: | 10/06/1886 |
Annotazioni: | Giuramento prestato prima della convalida, in seduta reale d’inaugurazione di sessione parlamentare
Nella seduta di convalida la relazione la presenta De Filippo |
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.:: Onorificenze ::. |
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Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 1° dicembre 1860
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 6 giugno 1863
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 16 gennaio 1874
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 17 gennaio 1886
Gran cordone dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 26 marzo 1891
Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 1° maggio 1868
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 1° giugno 1871
Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 5 gennaio 1879
Gran cordone dell'Ordine della Corona d'Italia 26 marzo 1891
Ufficiale maggiore dell'Ordine di S. Marino 21 febbraio 1867
Commendatore dell'Ordine del Nicham Iftikar (Tunisia) 12 ottobre 1868 |
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.:: Servizi bellici ::. |
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Periodo: | 1848 prima guerra d'indipendenza
1859 seconda guerra d'indipendenza | |
Arma: | Esercito: Carabinieri |
Decorazioni: | Medaglia commemorativa per la campagna d'Italia 1859 (Francia), medaglia a ricordo delle guerre combattute per l'Indipendenza e l'Unità d'Italia, medaglia col motto "Unità d'Italia 1848-1870", medaglia mauriziana al merito militare di dieci lustri | |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::. |
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Atti Parlamentari - Commemorazione
Giuseppe Saracco, Presidente
Ora, o signori, io debbo compiere un mesto uffizio, prima che si apra la discussione sui disegni di legge che sono all'ordine del giorno.
In soli diciotto giorni tre dei nostri colleghi sono scomparsi da questa terra: il barone Giulio de Rolland, antico prefetto; il tenente generale Roissard de Bellet; il commendatore Michele Casaretto.
Al pari del senatore de Rolland, il barone Roissard de Bellet, nato a Nizza Marittima il dì 16 novembre 1816, preferì nel 1859 di rimanere cittadino italiano, e di maggiore nel Corpo dei RR. carabinieri che egli era in quel tempo, indi a 23 anni, cioè nel 1882, era già salito al grado di tenente generale comandante lo stesso corpo che tenne lungamente, e sempre con zelo ammirevole, fino a quando nel marzo 1891 venne per la regione dell'età collocato in posizione di servizio ausiliario.
In premio dei buoni e lodevoli servizi resi al paese, in tale sua qualità, il Governo del re, con decreto de' 17 giugno 1886, lo chiamò agli onori del Senato, e da quel giorno fino agli ultimi del viver suo, il degno uomo non tralasciò mai di prender parte ai lavori del Senato con assiduità veramente esemplare.
Prode soldato, il barone Roissard aveva preso parte alle guerre della indipendenza nel 1848 e nel 1850 e si sentiva fiero di portare le insegne che lo additavano all'ammirazione delle nuove generazioni. Maggiormente felice, poiché sopravvisse diciotto anni ancora dopo che fu autorizzato a fregiarsi della medaglia mauriziana pel merito militare di dieci lustri di non interrotto servizio.
Sia pace all'anima di lui, e pace per mia bocca augurano all'anima eletta del barone Roissard gli amici ed i compagni del Senato. (Bene). [...]
GIOLITTI, ministro dell'interno. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIOLITTI, ministro dell'interno. Il Governo si associa ai sentimenti espressi dal presidente del Senato e al cordoglio di questo alto ramo del Parlamento per la perdita di tre benemeriti suoi membri.
Come ministro dell'interno, io ho poi il dovere di ricordare [...] che il barone Roissard de Bellet fu per lunghi anni comandante dell'arma dei Reali carabinieri, e custode rigido delle sue severe tradizioni.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 20 marzo 1901.
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Note: | Il cognome della madre risulta anche nella variante: "Guidi"
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Attività |
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