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.:: Dati anagrafici ::. |
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Data di nascita: | 11/20/1794 |
Luogo di nascita: | FIRENZE |
Data del decesso: | 05/03/1865 |
Luogo di decesso: | FIRENZE |
Padre: | Luigi |
Madre: | FRESCOBALDI Anastasia, dei Marchesi |
Nobile al momento della nomina: | Si |
Nobile ereditario | Si |
Titoli nobiliari | Marchese |
Coniuge: | GUICCIARDINI Luisa |
Figli: | Luigi, senatore (vedi scheda), padre di Carlo, senatore (vedi scheda)
Niccolò
Lorenzo |
Fratelli: | Teresa |
Parenti: | Frescobaldi in Capponi Maddalena, zia
Capponi Gino, cugino
Guicciardini Francesco, suocero |
Professione: | Docente universitario |
Carriera: | Professore d'Agraria all'Università di Pisa (1843)
Professore emerito dell'Università di Pisa (4 settembre 1846)
Professore dell'Istituto agrario di Meleto
Consigliere di Stato (Toscana) |
Cariche politico - amministrative: | Gonfaloniere del comune di Capraia (1827)
Gonfaloniere del comune di Empoli (1841-1846)
Membro della Consulta (Toscana) (1847)
Membro, poi vicepresidente del Consiglio generale (Toscana) - V sezione (1848), I sezione (1849)
Membro dell'Assemblea dei rappresentanti (Toscana) (1859-1860) |
Cariche amministrative: | Consigliere comunale di Firenze (30 ottobre 1859) |
Cariche e titoli: | Precettore del principe ereditario Ferdinando di Toscana e dell'arciduca Carlo (1846)
Direttore del Museo di fisica e storia naturale di Firenze (4 giugno1860)
Presidente del Consiglio di amministrazione della Cassa centrale di risparmi e depositi (Granducato di Toscana)
Direttore della Zecca di Firenze (1825-1830)
Direttore della Pia Casa di lavoro di Firenze (1828-1830)
Direttore dell'Istituto agrario di Pisa (1843-1845)
Direttore dell'Istituto agrario di Meleto
Membro del Comitato di redazione della "Biblioteca civile dell'Italiano" (4 dicembre 1857)
Cofondatore e socio dell'Accademia dei Georgofili di Firenze (4 agosto 1813)
Vicepresidente dell'Accademia dei Georgofili di Firenze (1826-1828)
Presidente dell'Accademia dei Georgofili di Firenze (23 marzo 1842-1865)
Socio onorario dell'Ateneo di Brescia (3 febbraio 1822)
Membro della Società colombaria in Firenze (14 maggio 1817)
Socio corrispondente dell'Accademia Labronica di Livorno (1° luglio 1818)
Socio onorario dell'Accademia friulana (25 giugno 1839)
Socio corrispondente della Società agraria ed economica di Cagliari (25 settembre 1839)
Membro della Società, poi Accademia, italiana delle scienze, detta dei XL (5 settembre 1841)
Socio dell'Accademia dei Fisiocritici di Siena (1843)
Socio corrispondente dell'Istituto lombardo di scienze e lettere di Milano (8 agosto 1844)
Socio dell'Accademia delle scienze di Torino (5 gennaio 1845)
Socio corrispondente dell'Accademia della Crusca di Firenze (1° dicembre 1847)
Socio dell'Accademia di scienze, lettere ed arti di Modena
Socio corrispondente dell'Accademia dei Quiriti di Roma (13 novembre 1859)
Socio fondatore della Società di economia politica di Torino (1860-1865)
Membro onorario dell'Istituto d'incoraggiamento alle scienze naturali (15 gennaio 1862)
Membro onorario della Società agraria di Lombardia (4 luglio 1863) |
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.:: Nomina a senatore ::. |
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Nomina: | 03/23/1860 |
Categoria: | 05
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21 | I Ministri segretari di Stato
Coloro che con servizi o meriti eminenti avranno illustrata la Patria
Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria |
Relatore: | Gabrio Casati |
Convalida: | 11/04/1860 |
Giuramento: | 02/04/1860 |
Annotazioni: | Giuramento prestato prima della convalida, in seduta reale d'inaugurazione di sessione parlamentare |
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.:: Onorificenze ::. |
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Cavaliere dell'Ordine civile di Savoia 24 giugno 1860
Gran cordone dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 4 febbraio 1848
Cavaliere dell'Ordine civile di Savoia 24 giugno 1860
Cavaliere dell'Ordine di S. Stefano (Granducato di Toscana)
Commendatore dell'Ordine di S. Giuseppe (Granducato di Toscana)
Gran Croce dell'Ordine di S. Giuseppe (Granducato di Toscana) |
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.:: Camera dei deputati ::. |
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Legislatura | Collegio | | Data elezione | Gruppo | Annotazioni |
VII | San Miniato | | 25 marzo 1860 | | Elezione annullata il 6 aprile 1860 perchè già senatore |
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.:: Senato del Regno ::. |
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Cariche: | Vicepresidente (29 marzo-28 dicembre 1860), (24 maggio 1863-5 marzo 1865) |
Commissioni: | Membro della Commissione per la revisione del Regolamento interno del Senato dal 14 aprile 1860 |
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.:: Governo ::. |
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Altri Stati: | Ministro dell'interno (1847) (Toscana)
Presidente del Consiglio (s.d.-agosto 1848) (Toscana)
Ministro dell'istruzione pubblica (Toscana) (1859)
Ministro ad interim degli affari esteri (Toscana) (1859) |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::. |
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Giuseppe Manno, Presidente
Signori Senatori;
sempre che mi toccò il melanconico officio di accompagnare col vostro il mio cordoglio nello spegnersi d’illustri vite in questo onorando collegio, fu mio desiderio vivissimo, che quelle parole fossero le ultime da me pronunziate in uguale argomento. Avviene però contro al voto, che di novella perdita, da noi tutti altamente sentita, debba io lasciar oggi rimembranza nei nostri pubblici atti, deplorando la morte improvvisa di quel marchese Cosimo Ridolfi, che le più felici e note condizioni di splendida vita e di utili studi raccomandavano già a fama Europea, e che le opere sue zelanti per l’italico riscatto collocarono giustamente nel novero dei principali e più accreditati suoi indirizzatori.
Basti il ricordare a tal uopo, che il Ridolfi, già Ministro presso al R. Commissario Boncompagni, prima della pace di Villafranca, ebbe quindi dopo di essa comune cogli altri Ministri il Governo Sovrano della Toscana; dirigendovi gli affari stranieri e la pubblica istruzione, ed impegnando in sì elevata missione tutto il valore del suo nobile ingegno, già da lui dapprima illustrato negli studi suoi prediletti di scienze economiche e di agronomia.
A malgrado della salute degradata da sì costanti fatiche, noi dovevamo nutrire fiducia ragionevole, ch’egli potesse d’or innanzi cooperare più assiduamente anche ai nostri lavori. Il desiderio mal riescito convertesi però oggi in compianto.
Voglia Iddio, quando chiama a sé i migliori, concedere almeno, che il chiaro esempio valga al continuarsi di opere uguali; che il senno italiano passi, eredità privilegiata e durevole, dallo scemantesi al subentrante Senato; e che associando l’Italia in ragionate proporzioni, la gravità e il brio, la costanza e l’impeto, lo studio e lo slancio, la fermezza e l’animosità, che formano qualche volta caratteri distinti, ma conciliabili, delle separate sue regioni, cospirino tutte faustamente a svolgere e ad accelerare il destino suo imperituro! (Bravo).
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 8 marzo 1865.
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Note: | Fondatore del "Giornale agrario toscano" (1827) e dell'Istituto Agrario tecnico pratico in Meleto (1834).
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Attività |
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