|
.:: Dati anagrafici ::. |
|
Data di nascita: | 08/29/1843 |
Luogo di nascita: | CAMMARATA (Agrigento) |
Data del decesso: | 05/03/1928 |
Luogo di decesso: | PALERMO |
Padre: | Vincenzo |
Madre: | ALESSI Maria Antonietta (Antonia) |
Nobile al momento della nomina: | Si |
Nobile ereditario | Si |
Titoli nobiliari | Barone
Signore di Gilferraro |
Coniuge: | DE ANGELIS Marianna |
Figli: | Alberto Pietro, marito di SCALIA Giuseppina, padre di Girolamo, Marianna, Francesco, Vincenzo, Eduardo, Antonietta, Federico, Giacomo;
Federico;
Maria Antonietta
Vincenzo
Federico Stanislao
Ubaldo Gualdino |
Fratelli: | Eduardo, padre di Iginio, senatore (vedi scheda) |
Luogo di residenza: | PALERMO |
Professione: | Possidente |
Cariche politico - amministrative: | Sindaco di Cammarata (1879-1882) |
Cariche amministrative: | Assessore comunale di Cammarata (1866) (1887)
Consigliere provinciale di Agrigento
Membro della Deputazione provinciale di Agrigento |
Cariche e titoli: | Membro della Commissione provinciale di assistenza e beneficenza pubblica di Agrigento |
|
.:: Nomina a senatore ::. |
|
Nomina: | 06/03/1911 |
Categoria: | 03 | I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio |
Relatore: | Antonio Cefaly |
Convalida: | 12/06/1911 |
Giuramento: | 25/06/1911 |
Annotazioni: | Gruppo Senato: Non ascritto a gruppi |
|
.:: Onorificenze ::. |
|
Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 9 luglio 1896
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia |
|
|
.:: Camera dei deputati ::. |
|
Legislatura | Collegio | | Data elezione | Gruppo | Annotazioni |
XV | Sciacca
(Girgenti II) | | 29-10-1882 | Destra | |
XVI | Sciacca
(Girgenti II) | | 23-5-1886 | Destra | |
XVII | Sciacca
(Girgenti II) | | 23-11-1890 | Destra | |
XVIII | Aragona | | 6-11-1892 | Destra | |
XX | Aragona | | 21-3-1897 | Destra | |
XXI | Aragona | | 3-6-1900 | Destra | |
XXII | Aragona | | 6-11-1904 | Destra | |
|
|
|
|
|
|
.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::. |
|
Atti Parlamentari - Commemorazione
Tommaso Tittoni, Presidente
Onorevoli colleghi. Il 5 marzo, in tarda età, cessava di vivere in Palermo un venerando collega, il barone Girolamo Coffari, che era nato in Cammarata il 29 agosto 1843.
Gentiluomo di vecchio stampo, del suo largo censo si valse per promuovere nella sua regione notevoli e feconde iniziative, e per i non comuni pregi dell'ingegno elevato e dell'animo nobilissimo si creò larga popolarità e considerazione, onde della vita pubblica siciliana divenne ben presto uno degli uomini più altamente rappresentativi. Tenne con onore molti uffici amministrativi a Girgenti e a Palermo e per oltre 45 anni sedette autorevolmente in Parlamento. Fu deputato, fra i moderati, per sette legislature dalla XV alla XVIII e dalla XX alla XXII e in Senato venne il 3 giugno 1911, partecipe sempre dei lavori parlamentari con nobile senso di dignità. Spirito profondamente religioso, difese invero con fervore ogni più elevata idea di moralità e di giustizia e dall'amor patrio, che era in lui vivissimo, trasse sollecitudine per le questioni di pubblico bene e di progresso, cui può ben dirsi abbia volto tutta la sua vita.
Nella sua delicata sensibilità fu profondamente attaccato agli affetti famigliari e, quando il suo cuore di padre fu provato dai più acerbi dolori, avendo visto scomparire tre diletti figliuoli di cui due tragicamente, il suo spirito superiore a stento poté sorreggerlo.
Con Girolamo Coffari scompare una figura eletta e sulla tomba dell'amato collega noi pieghiamo il capo con doloroso rimpianto, inviando vivissime condoglianze alla famiglia.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 3 maggio 1928.
|
|
|
Attività |
|
|