|
.:: Dati anagrafici ::. |
|
Data di nascita: | 07/31/1825 |
Luogo di nascita: | ESTE (Padova) |
Data del decesso: | 04/06/1908 |
Luogo di decesso: | PADOVA |
Padre: | Antonio Luigi |
Madre: | SOMMARIVA Annamaria |
Nobile al momento della nomina: | No |
Nobile ereditario | No |
Parenti: | Franco, nonno materno |
Titoli di studio: | Laurea in giurisprudenza |
Presso: | Università di Padova |
Professione: | Avvocato |
Altre professioni: | Giornalista |
Cariche politico - amministrative: | Presidente del Consiglio provinciale di Padova (gennaio 1886-maggio 1895) |
Cariche amministrative: | Consigliere comunale di Padova
Consigliere provinciale di Padova
Membro della Deputazione provinciale di Padova |
Cariche e titoli: | Presidente del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Padova
Corrispondente de "La Gazzetta di Venezia"
Corrispondente de "Dal Collettore dell'Adige di Verona"
Corrispondente de "Il Gondoliere e l'Adria"
Corrispondente del "Giornale di lettere, arti, scienze, teatri e mode" di Venezia
Corrispondente de "Il Giornale di Padova"
Socio corrispondente dell'Accademia di scienze, lettere ed arti di Padova
Socio onorario della "Società Gabinetto di lettura" di Este |
|
.:: Nomina a senatore ::. |
|
Nomina: | 11/20/1891 |
Categoria: | 16 | I membri dei Consigli di divisione
dopo tre elezioni alla loro Presidenza |
Relatore: | Salvatore Majorana Calatabiano |
Convalida: | 16/12/1891 |
Giuramento: | 25/01/1892 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::. |
|
Atti Parlamentari - Commemorazione
Giuseppe Manfredi, Presidente
Onorevoli colleghi! Avete avuto la lieta novella dei nuovi eletti a venire fra noi; ora ho la trista a rivolgervi di chi da noi e da questa vita si è partito.
Padova vestì il lutto alle ore 20 del 4 del mese corrente; le gramaglie furono del comune e della provincia per la morte, che colse quasi istantaneamente, ma preparato da saggio e da credente, forte e sereno, il nostro collega Domenico Coletti, che l'età giunta agli 87 anni e le membra inferme, prima che la morte, alla vita pubblica avevano spento.
Il sindaco di quella città ed il presidente di quella deputazione provinciale, nel dare al pubblico l'annunzio ferale, resero omaggio alla memoria di lui, che era stato lungamente consigliere comunale, deputato provinciale, presidente del provinciale consiglio. "Nella sua operosa ed intemerata esistenza - proferì il capo del comune - ebbe sempre di mira la grandezza della patria e la prosperità delle civili istituzioni; egli lascia di sé e dell'opera sua largo ricordo in tutti i cittadini". Dell'alto senno con cui resse la deputazione provinciale, attestò il Presidente. Ma si arrestò l'elogio; non discorsi ai funerali; non fiori né insegne cavalleresche sulla modesta bara; non gli onori militari: tale l'ultima volontà del defunto, che, anche prima di deporre le spoglie mortali, erasi staccato da ogni mondana cosa. L'elogio fu tacito e fu universale nella corona fatta al feretro dai rappresentanti della città, della provincia, dei pubblici istituti, del Foro; nel concorso di tutti i cittadini alle esequie. Memorano i diari l'illibatezza del nome; le doti della mente, del cuore; il costume, il carattere, che resero amato, rispettato, autorevole il Coletti; nato in Este, padovano di studi, di laurea, di vita letteraria ed accademica, di azione politica e civica, di esercizio forense, di pubbliche benemerenze. Si commenda l'integro, retto, sagace tutore della cosa pubblica e degl'istituti cittadini; il giurista profondo, lo scrittore purgato, l'oratore eloquente; l'illustre presidente del Consiglio dell'ordine degli avvocati; il patrocinante, che la nobiltà raffigurò dell'ordine per eccellenza; l'uomo benefico. Si ricordano i palpiti di amor patrio, i sensi di civile sapienza, espressi in carmi giovanili; la toga del magistrato sotto la dominazione straniera, appena indossata, strappata da sé, al primo albeggiare della emancipazione patria, per prestar l'opera al Comitato segreto d'insurrezione veneto-lombardo; l'animo costante nella fede liberale per tutta la vita; la santità e preveggenza delle dottrine propagate nell'Associazione costituzionale, di cui fu presidente, ed in ogni occasione; una religione non deformata da clericalismo.
Del senatore Domenico Coletti, che le condizioni fisiche impedirono per lo più di essere presente in Senato, registriamo la bella memoria così raccolta, nel mandare al suo spirito l'ultimo addio. (Benissimo).
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 19 giugno 1908.
|
|
|
Note: | Il nome completo risulta essere: "Domenico Franco Mariano".
Secondo altra fonte risulta nato il 31 ottobre 1825.
|
Attività |
|
|