SI
Senato della Repubblica
Senato della Repubblica
Siete qui: Senatori d'Italia » Senatori del Regno (1848-1943) » Scheda Senatore  


CRUCIANI ALIBRANDI Enrico

  







   Indice dell'Attività Parlamentare   

   Fascicolo personale   


.:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:07/09/1839
Luogo di nascita:ROMA
Data del decesso:08/11/1921
Luogo di decesso:ROMA
Padre:Giovanni
Madre:CIAMPOLI Vincenza
Nobile al momento della nomina:
Nobile ereditarioIncerto
Figli: Fabio
Luogo di residenza:ROMA
Indirizzo:Via Monterone, 12
Titoli di studio:Laurea in ingegneria
Presso:[Scuola di applicazione per ingegneri] di Roma
Professione:Ingegnere
Cariche politico - amministrative:Membro della Giunta provvisoria di governo (Roma) (22 settembre 1870)
Sindaco di Roma (10 luglio 1905– 10 luglio 1907)
Cariche amministrative:Consigliere comunale di Roma (s.d.-[1906]) (1914-)
Assessore comunale di Roma per la pubblica istruzione (1876-s.d.)
Assessore comunale facente funzioni di sindaco (dicembre 1904 – 10 luglio 1905)
Cariche e titoli: Deputato della Congregazione di carità di Roma
Presidente degli orfanotrofi di Santa Maria in Aquiro [di Roma]
Presidente del Consiglio d'amministrazione dell'Opera pia «Amici» [di Roma]

.:: Nomina a senatore ::.

Nomina:01/21/1906
Categoria:21 Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria
Relatore:Fabrizio Colonna
Convalida:02/02/1906
Giuramento:08/03/1906
Annotazioni:Gruppo Senato: Non ascritto a gruppi
.:: Onorificenze ::.

Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 30 luglio 1905
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia


.:: Senato del Regno ::.

Commissioni:Membro della Commissione per l'esame dei disegni di legge a favore della Calabria (24 aprile 1906), membro supplente della Commissione d'istruzione dell'Alta Corte di giustizia (31 marzo 1909-29 settembre 1919)

.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

Atti Parlamentari - Commemorazione
    Tommaso Tittoni, Presidente

    Onorevoli senatori!
    Anche questa volta, pur troppo, nel riprendere i nostri lavori, mi incombe il doloroso dovere di annunciarvi la perdita di amati colleghi. [...]
    Dopo lunghissima e penosa malattia, l'8 corrente, in Roma che gli aveva dato i natali il 9 luglio 1839, spegnevasi il senatore Enrico Cruciani Alibrandi.
    Avviatosi agli studi di ingegneria che la mente acuta gli faceva prediligere, compì giovanissimo i corsi universitari nella città nativa, dalla quale però ben presto fu costretto ad allontanarsi per i suoi sinceri sentimenti liberali.
    Si dedicò allora ai lavori della linea ferroviaria Roma-Ancona e, conservando viva la sua fede nel compimento dell'unità italiana, nel 1870, quando il suo ardente voto fu esaudito, ritornò qui dove poteva finalmente senza limitazioni portare il contributo della sua feconda opera. E non tardò infatti a divenire l'anima della vita cittadina. Chiamato a far parte della Giunta provvisoria di Governo e poco dopo eletto consigliere comunale si rivelò subito mente aperta alle più ardite iniziative e spirito moderno. Della Amministrazione comunale di Roma fece parte per lunghissimi anni, dedicandosi con passione alla risoluzione dei più importanti problemi della Capitale.
    Nel 1876 fu nominato assessore per la pubblica istruzione e l'opera da lui svolta in pro della scuola, per la profonda conoscenza dei congegni amministrativi, fu così illuminata ed efficace da meritargli per sedici volte la conferma nella carica e più tardi, nel 1906, la medaglia d'oro dei benemeriti della pubblica istruzione.
    Nel 1905, a maggiore attestazione della fiducia che in lui tutti riponevano, fu chiamato alla carica di supremo magistrato della città e tale ufficio coprì con onore fino alle elezioni del 1907. All'Amministrazione da lui presieduta si devono l'attuazione dei progetti di municipalizzazione dei più importanti servizi pubblici e la provvida istituzione dell'Ufficio tecnologico.
    Le esortazioni di amici e di uomini di Governo non valsero a spingerlo nella vita politica, poiché egli preferì dedicare tutto se stesso alla vita cittadina. Dotato di un cuore nobilissimo, contribuì efficacemente al prosperare delle istituzioni di beneficenza: fu consigliere della Congregazione di carità e per molti anni tenne la presidenza degli orfanotrofi di Santa Maria in Aquiro; attualmente era presidente del Consiglio di amministrazione dell'Opera pia "Amici".
    Il 21 gennaio 1906 fu nominato senatore e, fino a quando le condizioni della salute glielo permisero, fu assiduo ai nostri lavori. Nel 1914 fu eletto nuovamente consigliere comunale, ma la sua malferma salute, che gli procurava gravi sofferenze, non gli consentì più di partecipare attivamente alla vita pubblica.
    Il senatore Cruciani Alibrandi lascia di sé un senso di vivo rimpianto in quanti ebbero la ventura di conoscerlo e di apprezzarne le spiccate qualità di mente e di cuore, la rettitudine e la nobiltà del carattere.
    Il Senato invia alla memoria dell'amato collega un mesto saluto ed alla famiglia vivissime condoglianze. (Bene). [...]
    CORBINO, ministro della pubblica istruzione. Domando di parlare.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
    CORBINO, ministro della pubblica istruzione. A nome del Governo mi associo reverente e commosso alle nobili parole dette dall’illustre nostro Presidente per il collega Cruciani Alibrandi. Non tocca a me rievocare la fervida opera svolta dall’estinto per il Comune di Roma: mi basti solo richiamare due lati della sua attività.
    Per trenta anni assessore della pubblica istruzione dedicò le sue cure all’incremento delle scuole di Roma, e fu alla sua iniziativa dovuta l’apertura della scuola professionale femminile che rappresenta un primo passo verso tutto un atteggiamento indispensabile dei pubblici poteri per l’elevamento della cultura della donna. Come sindaco, fu promotore di quell’opera rivolta alla municipalizzazione dei pubblici servizi che, per la salda preparazione di Cruciani Alibrandi, ha potuto trionfare di tutti gli ostacoli, e costituire un grande vantaggio per Roma. Queste benemerenze mi spingono ad associarmi alle parole dell’illustre Presidente, mentre rivolgo anch’io un fervido commosso saluto alla famiglia e alla città di Roma. (Bene).

    Senato del Regno, Atti Parlamentari. Discussioni, 24 novembre 1921.


Attività 0674_Cruciani_Alibrandi_IndiciAP.pdf