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.:: Dati anagrafici ::. |
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Data di nascita: | 07/18/1858 |
Luogo di nascita: | NAPOLI |
Data del decesso: | 16/09/1937 |
Luogo di decesso: | ROMA |
Padre: | Giovanni Andrea |
Madre: | ALVAREZ DE TOLEDO Isabella |
Nobile al momento della nomina: | Si |
Nobile ereditario | Si |
Titoli nobiliari | Nobile dei Principi di Paliano e Sonnino
Nobile romano
Patrizio napoletano
Patrizio veneto
Patrizio onorario di Ferrara
Duca di Rignano e Calcata
Don |
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Coniuge: | MASSIMO Maria Ignazia |
Figli: | Adele
Piero, padre di Francesco, Ugo, Maria Elena, nipoti
Mario
Fabrizio |
Fratelli: | Marcantonio
Fabrizio, senatore (vedi scheda)
Vittoria
Livia
Bianca |
Luogo di residenza: | ROMA |
Indirizzo: | Piazza SS. Apostoli, 53
Piazza Aracoeli, 1 |
Professione: | Possidente |
Cariche politico - amministrative: | Sindaco di Roma (21 dicembre 1899-21 ottobre 1904) (6 luglio 1914-18 giugno 1919) |
Cariche amministrative: | Assessore comunale di Roma |
Cariche e titoli: | Presidente dell'Associazione nazionale dell'Arma di cavalleria
Presidente dell'Istituto dei beni stabili
Presidente della Società del gas
Presidente della Fratellanza militare italiana (1896)
Membro dell'Accademia di S. Luca |
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.:: Nomina a senatore ::. |
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Nomina: | 06/14/1900 |
Categoria: | 21 | Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria |
Relatore: | Antonino Di Prampero |
Convalida: | 29/06/1900 |
Giuramento: | 29/06/1900 |
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.:: Onorificenze ::. |
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Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 11 giugno 1893
Gran cordone dell'Ordine della Corona d'Italia 20 gennaio 1901
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 3 maggio 1903
Gran cordone dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 28 dicembre 1913
Gran Balì del Sovrano militare Ordine di Malta |
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.:: Servizi bellici ::. |
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Periodo: | 1915 prima guerra mondiale | |
Volontario: | SI |
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.:: Camera dei deputati ::. |
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Legislatura | Collegio | | Data elezione | Gruppo | Annotazioni |
XIX | Anagni | | 2-8-1896 | Destra | Elezione in corso di legislatura |
XX | Anagni | | 21-3-1897* | Destra | Dimissioni il 31 gennaio 1900 |
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.:: Senato del Regno ::. |
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Commissioni: | Membro della Commissione per l'esame del disegno di legge "Case popolari" (3 aprile 1903)
Membro della Commissione per l'esame del disegno di legge "Conferimento al Governo del Re di poteri straordinari in caso di guerra" (21 maggio 1915)
Membro della Commissione per l'esame dei Patti Lateranensi (16 maggio 1929)
Membro della Commissione per il giudizio dell'Alta Corte di Giustizia (27 dicembre 1929-19 gennaio 1934) (1° maggio 1934-16 settembre 1937) |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::. |
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Atti Parlamentari - Commemorazione
Luigi Federzoni, Presidente
Troppi altri nomi di cari e insigni colleghi si sono aggiunti, durante l'interruzione delle nostre adunanze, alla schiera degli scomparsi. [...]
Non par vero, tanto ci eravamo assuefatti alla cara consuetudine della sua presenza fra noi, che debba mancare qui il nostro decano: decano di nomina, perché appartenente al Senato dal giugno 1900, ma, fino all'ultimo tempo, pronto e vigoroso nell'aspetto come nel sentimento, nel pensiero e nella parola. Dalla millenaria nobiltà del suo sangue Prospero Colonna trasse soltanto la norma severa di una vita tutta rivolta al compimento dei più elevati doveri. Fu l'indimenticabile sindaco di Roma, durante due periodi di cinque anni ciascuno, ambedue particolarmente importanti: dal 1899 al 1904 e dal 1914 al 1919. Romano di antichissima e purissima razza, votato con tutte le energie dello spirito al culto di Roma, sentì profondamente i problemi della vita e dello sviluppo della Capitale. Parecchi di essi affrontò con coraggio tanto più meritorio in un'epoca nella quale il Campidoglio trovava di solito nel Governo dello Stato, anzi che un sostegno, un ostacolo a qualsiasi azione organica di rinnovamento della Città eterna; non pochi di quei problemi felicemente risolse. La sua opera di capo dell'Amministrazione di Roma si interruppe soltanto per lo scoppio della grande guerra. Nel maggio del 1915 egli recò alla Reggia i voti dell'Urbe per l'intervento; pochi giorni dopo, toccava a lui l'onore di redigere la relazione al Senato sul disegno di legge che conferiva i pieni poteri al Governo del Re; il 24 maggio. Rivestita l'uniforme di tenente colonnello di cavalleria, raggiungeva al fronte i suoi tre degni figliuoli soldati. Restò in zona d'operazioni finché le vitali necessità della Capitale non lo costrinsero a tornare al suo posto di responsabilità, che tenne splendidamente, sino al giorno in cui non poté superare il proprio dissenso da un Governo che aveva instaurato il dominio della peggiore demagogia. Ritiratosi a vita privata, conservò nel cuore la certezza della rinascita spirituale e politica della nazione e fu tra i primi della vecchia generazione a salutare in Mussolini il duce della nuova Italia, anche se aspettò i momenti più aspri della controffensiva antifascista per dare al fascismo la propria adesione formale. Qui la sua voce eloquente e autorevole risuonò nei momenti più solenni della vita nazionale: nella seduta del 19 maggio 1929 si rese interprete dell'esultanza concorde dell'Assemblea per la soluzione del dissidio fra Stato e Chiesa; il 30 maggio 1934 illustrò l'opera compiuta dal Regime per la monumentale bellezza dell'Urbe con la costruzione di Via dell'Impero e di Via dei Trionfi; il 14 dicembre 1935 parlò per l'ultima volta in Senato esaltando con commossa vibrante parola lo sforzo mirabile e gigantesco compiuto dall'Italia in armi per la sua affermazione imperiale nel mondo, ed esprimendo la riconoscenza della nazione per l'opera titanica compiuta dal duce. Prospero Colonna rappresentò il tipo perfetto di quello che dovrebbe essere il gran signore, nella piena e vivace consapevolezza delle condizioni e delle esigenze morali, sociali, nazionali del nostro tempo. [...]
SOLMI, ministro di grazia e giustizia. Mi associo a nome del Governo alle nobilissime parole pronunciate dall'illustre Presidente di questa Assemblea per la scomparsa dei senatori da lui altamente e degnamente commemorati.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 10 dicembre 1937.
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Attività |
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