Atti Parlamentari - Commemorazione
Domenico Farini, Presidente
Con l'animo dolente debbo comunicarvi, signori senatori, la morte del collega nostro, avv. Enrico Castellano.
Deputato per quattro legislature, la VIII, la XII, la XIII e la XIV; senatore dal 16 novembre 1882, Enrico Castellano, nei due rami del Parlamento lascia amici non pochi, non pochi estimatori dell'animo buono e dell'ingegno elettissimo.
Avvocato di grido, nel diritto civile e commerciale molto perito, lascia nel fôro napoletano un nome onorato e caro.
Nella Camera dei deputati, dove soprattutto si svolse la sua politica attività, rimane memoria durevole della operosità e della facondia colla quale spesso fece manifesta la cultura e dottrina onde andava adorno.
Era nato a Napoli l'11 marzo 1825; a Napoli morì il 12 aprile 1890.
E Napoli che gli diede, finché visse, ogni maggiore attestazione di stima e di fiducia, deputandolo a suo rappresentante e nei consigli locali e nella Camera, morto lo onorò di rammarico e di lagrime.
A quel rammarico, a quel cordoglio si associa oggi il Senato.
CRISPI, presidente del Consiglio, ministro dell’interno. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
CRISPI, presidente del Consiglio, ministro dell’interno. Il Governo si associa ai tributi di lode resi al senatore Castellano.
È cosa verissima che alla Camera e al Senato egli diede prova del suo eletto ingegno e dei suoi studi; ed il rammarico per la sua morte non può essere che sentito e profondo.
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Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 21 aprile 1890.
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