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Senato della Repubblica
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MAZZOLANI Carlo

  







   Indice dell'Attività Parlamentare   

   Fascicolo personale   


.:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:05/06/1829
Luogo di nascita:FOSSOMBRONE (Pesaro e Urbino)
Data del decesso:11/05/1913
Luogo di decesso:ROMA
Padre:Francesco
Madre:CAGNARONI Margherita
Nobile al momento della nomina:Si
Nobile ereditarioSi
Titoli nobiliariBarone, titolo concesso con decreto di Napoleone I del 1811 e rinnovato motu proprio da SM il Re il 21 febbraio 1904
Patrizio di Imola e di Faenza
Coniuge:LUCCI CHIARISSI Maria Luisa
Figli: Francesco Giorgio, avvocato
Giulio Mauro, che sposò Luigia (Luisa) CARTA MAMELI, figlia del senatore Michele CARTA MAMELI (vedi scheda del senatore)
Fratelli:Napoleone Emidio; Filippo Maria Pacifico, che sposò Regina CECCHI, ed era padre di Elena, Tommaso, Enrico, Margherita, Vittorio Emanuele, Maria Rosa
Parenti:Matilde Mazzolani, nipote
Luogo di residenza:ROMA
Indirizzo:Via Firenze, 47
Altra residenza:SENIGALLIA
Titoli di studio:Laurea in giurisprudenza
Presso:Università di Bologna
Professione:Magistrato
Carriera giovanile / cariche minori:Giudice del Tribunale di Ferrara (27 agosto 1859), Giudice del Tribunale di Bologna (28 dicembre 1860), Capo sezione presso il Ministero di grazia e giustizia e dei culti (25 gennaio 1863), Segretario di Sezione del Consiglio di Stato (10 luglio 1865), Referendario del Consiglio di Stato (19 giugno 1873)
Carriera:Consigliere di Stato (6 luglio 1884)
Giudice del Tribunale supremo di guerra e marina (supplente, 22 dicembre 1887) (effettivo, 14 febbraio 1892)
Presidente di sezione del Consiglio di Stato (2 agosto 1902-28 marzo 1907)
Cariche politico - amministrative:Governatore supplente del governo distrettuale di Senigallia (1857)
Governatore provvisorio di Gubbio (1859)
Cariche e titoli: Membro della Commissione per la promulgazione dei nuovi codici (18 aprile 1865)
Membro della Commissione di vigilanza al debito pubblico (1886-1894)
Socio dell'Accademia "Raffaello" di Urbino (12 aprile 1873)

.:: Nomina a senatore ::.

Nomina:11/17/1898
Categoria:15 I Consiglieri di Stato
dopo cinque anni di funzioni
Relatore:Di Prampero Antonino
Convalida:24/11/1898
Giuramento:24/11/1898
.:: Onorificenze ::.

Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 28 aprile 1864
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 1° giugno 1879
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 15 gennaio 1891
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 24 maggio 1906
Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia 5 ottobre 1869
Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 5 giugno 1877
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 11 maggio 1884
Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 1899
Gran cordone dell'Ordine della Corona d'Italia 1907


.:: Senato del Regno ::.

Commissioni:Membro supplente della Commissione d'istruzione dell'Alta Corte di giustizia (29 marzo 1909-31 marzo 1909. Dimissionario)
Commissario di vigilanza all'Amministrazione del Fondo per il culto (17 dicembre 1907-31 marzo 1909. Dimissionario)

.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

Atti Parlamentari - Commemorazione
    Giuseppe Manfredi, Presidente

    Onorevoli colleghi! Il senatore Mazzolani, della cui presenza non godevamo da qualche giorno come di consueto, per un disturbo di salute, che pareva lieve e passeggiero, fu nel mattino di ieri trovato spento da paralisi. Il cordoglio di tutti noi per sì repentina perdita del buon collega, è acerbissimo in me privato dell'amico.
    Nato il barone Carlo in Fossombrone il 6 maggio 1829 d'antica patrizia famiglia imolese, trasferitasi nel 1835 in Sinigaglia, compì, dopo gli studi ginnasiali a convitto in Urbino, i liceali in quella città, i legali nell'Università di Bologna, ove si laureò nel 1852.
    In Sinigaglia prese ad esercitare l'avvocatura; ma ne lo distolsero i moti del 1859, tratto da amor di patria e di libertà a cooperarvi, onde, costituitasi in quella città la giunta provvisoria di governo, partiti gli austriaci, egli vi ebbe parte. Rioccupata Sinigaglia dalle milizie pontificie, accusato il Mazzolani d'alto tradimento, si rifugiò a San Marino, e di là si pose in salvo a Bologna, che reggevasi a libertà. Da quel Governo gli fu dato ufficio di giudice del Tribunale di prima istanza prima in Ferrara, poi in Bologna stessa.
    Nel maggio 1861 fu addetto al Ministero di grazia e giustizia in Torino, ove nel gennaio 1863 fu nominato capo di sezione. Cambiò nel luglio 1865 quel posto con quello di segretario di sezione del Consiglio di Stato; e di quel consesso divenne referendario nel giugno 1873, consigliere nel luglio 1884; e vi finì elevato a presidente di sezione. Lungo servizio prestò anche al Supremo Tribunale di guerra e marina qual giudice, prima supplente, poi effettivo; e fu la sua opera messa a profitto in molte commissioni; fra le quali è notabile quella di legislazione, creata nel 1865.
    Vedesi quanto fu pregiato il nostro compianto collega, e come la sua attività a pro della pubblica cosa fu pari al suo costante fervore per le nuove sorti della patria italiana.
    Egli sapeva l'importante alla giustizia ed all'amministrazione, con modesto sentire di sé; possedeva retto criterio, era zelante del dovere, non ostentatore né ambizioso; pura coscienza accompagnava in lui l'integrità e lealtà del carattere; teneva modi gioviali, fare arguto in forma semplice e benevolente. Non era disadorno delle lettere; socio dell'Accademia Raffaello d'Urbino.
    Nominato senatore il 17 novembre 1898, era de' più assidui; non mancava alle sedute, né giorno passava, che non fosse ad ore solite nelle nostre sale. L'affettuosa memoria ce lo farà parere innanzi ancora lungamente; e, se smarrita alla vista, la cara immagine ci starà al cuore. (Approvazioni).
    SACCHETTI. Domando di parlare.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
    SACCHETTI. Il nostro illustre Presidente ha reso un degno e meritato tributo di rimpianto e di onore alla memoria del barone Carlo Mazzolani, ricordando degnamente i servizi da lui resi alla patria.
    Io, quindi, non potrei aggiungere parola per dare maggiore luce di quella data da lui all'opera del barone Mazzolani e alle sue qualità. Ma poiché il barone Mazzolani apparteneva ad un'illustre famiglia della Provincia di Bologna, e ha continuato non solo il lustro di questa famiglia, ma ha anche le benemerenze dei membri di essa nei momenti dei principali rivolgimenti politici del nostro paese, mi sia concesso di associarmi in particolar modo alla commemorazione fatta dall'illustre Presidente.
    La memoria del senatore Mazzolani sarà sempre viva nell'animo nostro; ed io mi rendo interprete del sentimento della mia provincia, sicuro che il nome di lui sarà onorato, fin che saranno apprezzate le virtù esemplari di un cittadino e le qualità elette di un pubblico funzionario. (Bene).
    LEVI. Domando di parlare.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
    LEVI ULDERICO. Legato al compianto senatore Mazzolani da intima amicizia da oltre 50 anni, non posso astenermi dall'associarmi alle nobili parole che hanno pronunciate il nostro illustre Presidente e l'amico Sacchetti e propongo che alla famiglia siano inviate le condoglianze del Senato. (Bene).
    GIOLITTI, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Chiedo di parlare.
    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
    GIOLITTI, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Mi associo alla nobile commemorazione pronunziata dall'illustre Presidente del Senato e dagli onorevoli senatori che hanno preso la parola. Mi associo tanto più di cuore in quanto fui collega dell'onorevole Mazzolani nientemeno che 51 anni fa, quando non ero che volontario al Ministero di grazia e giustizia. Fui anche suo collega per parecchi anni al Consiglio di Stato, ed ebbi quindi occasione di ammirare l'alto suo carattere, la sua bontà di animo, e lo zelo grandissimo che portava nell'adempimento delle sue funzioni. (Approvazioni).
    PRESIDENTE. Mi farò premura d'inviare alla famiglia del compianto senatore Mazzolani le condoglianze dell'Assemblea.

    Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 12 maggio 1913.

Note:Il nome completo risulta essere: "Carlo Giuseppe Filippo Stefano".
Archivi:Documentazione varia relativa ai senatori Carta Mameli e Mazzolani è stata data in deposito dal dottor Antonio Guagliumi al Senato su indicazione della defunta Matilde Mazzolani, nipote del senatore. Si segnala in particolare il Diario del senatore per il periodo 1848-1913

Attività 1438_Mazzolani_IndiciAP.pdf