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.:: Dati anagrafici ::. |
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Data di nascita: | 05/30/1819 |
Luogo di nascita: | BARGA (Lucca) |
Data del decesso: | 14/07/1902 |
Luogo di decesso: | MONTECATINI VAL DI NIEVOLE (Lucca) - oggi fraz. di Montecatini Terme (Pistoia) |
Padre: | Giuseppe |
Madre: | BERGAMINI Marianna |
Coniuge: | CECCHINI Amalia |
Figli: | Leonardo (Nello), padre di Antonio
Antonietta (Nina) |
Fratelli: | Ersilia coniugata SANSONI |
Parenti: | MORDINI Antonio, avo paterno
BERGAMINI Giovanni Battista, avo materno |
Luogo di residenza: | ROMA |
Indirizzo: | Via del Corso, 397 |
Titoli di studio: | Laurea in giurisprudenza |
Presso: | Università di Pisa |
Professione: | Avvocato |
Cariche politico - amministrative: | Deputato all'Assemblea Costituente (Toscana) (1849)
Membro dell'Assemblea dei Rappresentanti (Toscana) (1859-1860)
Vicepresidente del Consiglio provinciale di Lucca |
Cariche amministrative: | Consigliere [comunale] di Barga (1859-21 luglio 1895)
Assessore e consigliere provinciale di Lucca per il mandamento di Barga (1859-1872)(1876-1895) |
Cariche e titoli: | Direttore del giornale "La Costituente italiana" di Firenze (1848-1849)
Capitano della Guardia civica di Firenze (20 dicembre 1847)
Tenente della Legione padovana (1° aprile 1848)
Capitano istruttore della Legione padovana (25 aprile 1848)
Capitano della Legione dei Cacciatori del Reno (4 maggio 1848)
Capitano dello Stato maggiore del generale Pepe a Venezia (9 agosto-7 settembre 1848)
Membro del Comitato nazionale a Londra (voluto da Mazzini) (settembre 1851)
Socio della Fratellanza artigiana bargea (1862)
Presidente del Tribunale militare in Sicilia (20 giugno 1860)
Auditore generale militare in Sicilia (3 settembre-17 settembre 1860) (2 dicembre 1860-26 febbraio 1861)
Presidente della Fratellanza artigiana bargea (post 1862)
Regio commissario per la provincia di Vicenza (18 luglio-9 dicembre 1866)
Prefetto di Napoli (11 agosto 1872-8 aprile 1876)
Membro della Commissione per le ferrovie italiane (14 ottobre 1871)
Presidente del Comitato dei sette per l'inchiesta sulle banche (21 marzo 1893)
Socio della Società geografica italiana (1869) |
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.:: Nomina a senatore ::. |
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Nomina: | 10/25/1896 |
Categoria: | 03 | I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio |
Relatore: | Salvatore Majorana Calatabiano |
Convalida: | 01/12/1896 |
Giuramento: | 31/01/1898 |
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.:: Onorificenze ::. |
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Cavaliere dell'Ordine dei SS.Maurizio e Lazzaro 16 gennaio 1893
Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia 16 gennaio 1893
Gran cordone dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro
Gran cordone dell'Ordine della Corona d'Italia
Gran croce dell'Ordine russo dell'Aquila bianca 14 maggio 1873 |
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.:: Servizi bellici ::. |
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Periodo: | 1859 seconda guerra d'indipendenza | |
Volontario: | SI |
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.:: Camera dei deputati ::. |
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Legislatura | Collegio | | Data elezione | Gruppo | Annotazioni |
VII | Borgo a Mozzano | | 25-3-1860* | Estrema sinistra | Ballottaggio il 29 marzo 1860 |
VIII | Palermo III | | 7-4-1861** | Estrema sinistra | Ballotaggio il 14 aprile 1861. Elezione in corso di legislatura |
IX | Palermo III | | 22-10-1865*** | Estrema sinistra | Ballottaggio il 29 ottobre 1865 |
X | Lucca | | 10-3-1867**** | Centro | Ballottaggio il 17 marzo 1867. Cessazione per nomina a ministro dei lavori pubblici. Rieletto il 30 maggio 1869 |
XI | Lucca | | 20-11-1870***** | Centro | Ballottaggio il 27 novembre 1870. Cessazione per nomina a prefetto |
XII | Correggio | | 28-5-1876****** | Centro | Ballottaggio il 4 giugno 1876. Elezione in corso di legislatura |
XIII | Lucca | | 5-11-1876******* | Centro | Ballottaggio il 12 novembre 1876 |
XIV | Lucca | | 16-5-1880******** | Centro | Ballottaggio il 23 maggio 1880 |
XV | Lucca | | 29-10-1882 | Centro | |
XVI | Lucca | | 23-5-1886 | Centro | |
XVII | Lucca | | 23-11-1890 | Centro | |
XVIII | Lucca | | 6-11-1892 | Centro | |
Cariche: | Vicepresidente (19 dicembre 1866-13 febbraio 1867) (25 novembre 1868- 13 maggio 1869) (7 dicembre 1870-11 agosto 1872 Dimissionario) (11 giugno 1886-4 settembre 1887) (5 dicembre 1894-13 gennaio 1895) |
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.:: Senato del Regno ::. |
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Commissioni: | Membro della Commissione per la verifica dei titoli dei nuovi senatori (20 giugno 1900-14 luglio 1902) |
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.:: Governo ::. |
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Altri Stati: | Ministro degli affari esteri e ad interim della guerra (Governo provvisorio toscano) (13 febbraio-aprile 1849)
Presidente del Consiglio di guerra di Palermo (Governo dittatoriale di Garibaldi in Sicilia) (1860)
Prodittatore in sostituzione di Agostino Depretis (Governo dittatoriale di Garibaldi in Sicilia) (17 settembre-2 dicembre 1860) |
Governo: | Ministro dei lavori pubblici (13 maggio-11dicembre 1869) |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::. |
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Atti Parlamentari - Commemorazione
Giuseppe Saracco, Presidente
Signori e riveriti colleghi!
Mi è grave dover riprendere la direzione dei nostri lavori col mesto annunzio di dolorose perdite toccate a questo nostro Senato, nelle persone di un grande numero di colleghi scesi nel sepolcro fra il 9 luglio ed il 15 del corrente mese.
Sono tredici i senatori, che in meno di cinque mesi sono usciti di vita, ed io con l'animo commosso, come di domestica sventura, ne pronuncio i nomi onorati dall'alto di questo seggio, onde significare il cordoglio ed il rimpianto del Senato, che, insieme all'amarezza della perdita, sentirà di un tratto le dolorose conseguenze della improvvisa dipartita di tanti valent'uomini che erano vanto e decoro di questo alto consesso.
Nel solo mese di luglio giunsero al numero di sei i senatori colpiti da morte: il principe Trivulzio in Milano, indi il commendatore Spera, già consigliere di Cassazione in Roma, Antonio Mordini, l’ex dittatore di Sicilia, a Montecatini, il professore Edoardo Porro, in Milano, il generale Cesare Zanolini, qui in Roma, e Gaetano Negri a Varazze.
Nell'agosto e nel settembre morivano altresì in Roma il generale Annibale Ferrero, ed il commendatore Gloria Francesco, magistrato e riposo.
Tre altri colleghi si spegnevano a Rogliano, a Casal Baiocco, ed in Ferrara, e sono l’antico e provato patriota, Donato Morelli, il dottore Gioanni Secondi, ed il duca Galeazzo Massari.
Infine, nella prima quindicina di novembre lasciavano questa terra, l’uno a Bologna, l’altro in Milano, il commendatore Lucio Fiorentini, già prefetto di provincia ed il duca Guido Visconti di Modrone.
Ed ora, o signori, che ho compiuto il pietoso ufficio di richiamare per brevi istanti davanti agli occhi vostri le nobili figure dei nostri lacrimati defunti che più non vedremo seduti accanto a noi, io mi sento costretto a fare appello alla vostra indulgenza, perché mi concediate venia, se non mi attento, così per la novità della cosa, come per la poca opportunità dell'ora presente, di raccogliere in forma di supremo, separato elogio, i titoli di onore acquistati in vita da ciascuno dei valorosi che piangiamo estinti lasciando in noi tutti l'eguale rammarico del compagno, perduto. Certo non è mancato, e non mancherà chi voglia e sappia scegliere il momento, ed il luogo acconcio a ricordare degnamente le gloriose gesta del patriota cospiratore e del soldato valoroso, le qualità insigni dello scienziato e del pubblicista colto e coraggioso, le benemerenze del magistrato e dell'amministratore integro, e sapiente, e gli eminenti servigi resi all'unanimità sofferente con intelletto d'amore, e coll'uso nobilissimo delle avite ricchezze; onde gli uni e gli altri salirono meritamente in fama su questa terra.
Io devo impormi la maggiore brevità possibile. Ma quelle anime elette che aleggiano forse intorno a noi, spinte dal desio di rivedere i luoghi delle loro più care affezioni, e dove hanno lasciato il maggiore desiderio di sé, aspettano la parola che deve partire da questi banchi, e non si dorranno, io spero, di me né di voi, perocché interprete sicuro e fedele dei sentimenti del Senato, rivendico l'onore di portare a tutti, ed a ciascuno dei compagni ed amici perduti il supremo tributo del nostro affetto e della nostra ammirazione. (Benissimo). Essi non sono morti interamente per noi, poiché non muoiono interamente gli uomini i quali vissero ed operarono per il bene della patria.
Così la terra sia ad essi leggiera e Dio conceda loro la pace eterna dei giusti. (Vive approvazioni).
ZANARDELLI, presidente del Consiglio. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
ZANARDELLI, presidente del Consiglio. Io mi associo pienamente alle parole pronunziate dall'illustre vostro Presidente, e aggiungo che il Governo sente tutta la gravità e l'amarezza delle perdite che fece il Senato.
Nel porgere quindi alla mia volta a nome del Governo un tributo di cordoglio e di rimpianto a questi illustri perduti, lo faccio tanto più volentieri, inquantochè mentre questi sentimenti, così bene espressi dall'illustre Presidente, sono per il Senato solidarietà e tradizione, noi possiamo pur dire con certezza che essi trovano una eco possente in tutte le classi del popolo italiano. (Bene, approvazioni vivissime).
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 26 novembre 1902.
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Note: | Il nome completo risulta essere: "Antonio Felice Giovanni Battista Pietro".
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Archivi: | Presso la Sovrintendenza della Toscana si trova il Fondo Mordini
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Attività |
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