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.:: Dati anagrafici ::. |
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Data di nascita: | 01/02/1836 |
Luogo di nascita: | MILANO |
Data del decesso: | 18/08/1904 |
Luogo di decesso: | BAVENO (Novara) - oggi (Verbano-Cusio-Ossola) |
Padre: | Luigi |
Madre: | ARGENTI Carolina |
Nobile al momento della nomina: | No |
Nobile ereditario | No |
Coniuge: | ALBINI Giuditta |
Figli: | Muzio
Barbara |
Altra residenza: | Milano |
Indirizzo: | Via Unione 14 |
Titoli di studio: | Laurea in giurisprudenza |
Presso: | Università di Pavia |
Professione: | Giornalista |
Altre professioni: | Possidente |
Cariche politico - amministrative: | Sindaco di Corbetta (1864-1868) (1879-1886)
Sindaco di Milano (18 dicembre 1899-16 dicembre 1903) |
Cariche amministrative: | Consigliere comunale di Milano (1869-1886)
Consigliere provinciale di Milano per Abbiategrasso (1861-1889) |
Cariche e titoli: | Vicepresidente della Commissione centrale di beneficenza della Cassa di risparmio delle province lombarde (1881-1900)
Socio della Società geografica italiana (1867) |
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.:: Nomina a senatore ::. |
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Nomina: | 11/21/1901 |
Categoria: | 03 | I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio |
Relatore: | Antonino Di Prampero |
Convalida: | 10/12/1901 |
Giuramento: | 16/12/1901 |
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.:: Onorificenze ::. |
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Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 30 dicembre 1892
Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia |
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.:: Camera dei deputati ::. |
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Legislatura | Collegio | | Data elezione | Gruppo | Annotazioni |
IX | Abbiategrasso | | 22-10-1865* | Estrema sinistra | Ballottaggio il 29 ottobre 1865. Annullamento dell'elezione il 25 novembre 1865. Rielezione con ballottaggio il 31 dicembre 1865 ed ulteriore annullamento il 27 gennaio 1866. Rieletto con ballottaggio il 1° aprile 1866 |
X | Abbiategrasso | | 10-3-1867** | Estrema sinistra | Ballottaggio il 17 marzo 1867 |
XI | Abbiategrasso | | 20-11-1870*** | Estrema sinistra | Ballottaggio il 27 novembre 1870 |
XII | Abbiategrasso | | 8-11-1874 | Estrema sinistra | |
XIII | Abbiategrasso | | 5-11-1876 | Estrema sinistra | |
XIV | Abbiategrasso | | 16-5-1880 | Estrema sinistra | |
XV | Milano I | | 29-10-1882**** | Estrema sinistra | Eletto anche nel collegio di Busto Arsizio, optò per il collegio di Milano I l'8 dicembre 1882 |
XVI | Milano I | | 23-5-1886 | Estrema sinistra | |
XVII | Milano I | | 23-11-1890 | Estrema sinistra | |
XVIII | Milano VI | | 6-11-1892 | Estrema sinistra | |
XIX | Milano VI | | 26-5-1895 | Estrema sinistra | |
XX | Milano VI | | 21-3-1897***** | Estrema sinistra | Ballottaggio il 28 marzo 1897. Dimissioni il 14 febbraio 1900 |
Cariche: | Vicepresidente (24 novembre 1892-23 luglio 1894, 7 aprile 1897-15 luglio 1898) |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::. |
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Atti parlamentari - Commemorazioni
Tancredi Canonico, Presidente
PRESIDENTE. Signori senatori!
Duolmi dover cominciare il mio ufficio dalle dolenti note. Ma pur troppo è ben raro che durante un periodo, anche non lungo, d'interruzione dei nostri lavori, non si abbiano a deplorare perdite dei nostri colleghi.
[...]
Un altro valentuomo il Senato ha perduto in Giuseppe Mussi.
Egli ebbe i suoi natali a Milano il 2 gennaio 1836 da agiata famiglia.
Addottorato giovanissimo a Pavia in giurisprudenza, l'animo suo si portava con maggior simpatia alle lettere ed agli studi economici; ma l'indole universale del suo ingegno e il gran desiderio di tutto conoscere gli faceva acquistare e leggere un numero sterminato di libri in ogni ramo del sapere, mescendo agli studi la direzione dei lavori agricoli, materia nella quale era espertissimo.
Anima ardente di patriota, dopo essere stato sindaco di Corbetta e poi consigliere comunale a Milano, la sua esperienza nelle cose d'amministrazione e di finanze, non che il calore e l'insinuante parola con cui sapeva trasmettere in chi l'ascoltava i propri sentimenti e le proprie aspirazioni, lo portarono ben presto a candidato del collegio di Abbiategrasso. E come in ogni cosa il volo della sua mente precorreva i tempi, così pure ottenne l'elezione a deputato prima ancora dell'età legale, finché nel 1866, appena trentenne, entrò alla Camera.
La sua parola arguta, potente, sempre ascoltata con interesse, era una continua sveglia.
Ma essa non era soltanto rettorica: era pesata e sapiente. Il problema monetario, le Casse di risparmio postali, la questione dell'emigrazione, i trattati di commercio fra l'Italia e la Francia, l'abolizione del macinato, la perequazione fondiaria, ed altrettali argomenti, furono oggetto de' suoi studi e d'importanti suoi discorsi parlamentari.
Fu nominato senatore il 21 novembre 1901, e si spense il 18 agosto 1904 nella sua villa di Baveno.
Amico di Carlo Cattaneo e di Giuseppe Ferrari, egli era di fede democratica radicale. Sotto questa bandiera militò mai sempre nel Parlamento e nel comune di Milano, di cui fu membro attivissimo e capo per un certo tempo. Ma l'animo retto e la grande esperienza pratica lo preservavano dalle intemperanze. Chi lo conosceva, lo amava, anche quando non ne dividesse le opinioni.
Ed è questo un gran titolo di lode per lui. Poiché, a qualsiasi partito altri appartenga, sempre si può giungere a buoni ed utili risultati, quando vi è l'amore schietto del vero e del bene sgorgante da un fondo di onestà e di rettitudine.
Quali che siano le opinioni individuali di ciascuno, non v'è chi possa ricusare un tributo di omaggio all'ingegno operoso ed al forte carattere di Giuseppe Mussi, di cui deploriamo la perdita.
[...]
GIOLITTI, presidente del Consiglio, ministro dell’interno. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIOLITTI, presidente del Consiglio, ministro dell’interno. A nome del Governo mi associo al dolore del Senato per le perdite gravissime che ha subito durante questo periodo di chiusura dei suoi lavori.
Quando si pensa al tesoro di patriottismo, di sapienza e di valore che il paese ed il Senato hanno perduto con la scomparsa di questi uomini non si può a meno di essere compresi da un senso di profonda mestizia.
Io auguro che la nuova generazione possa darci uomini che per patriottismo, per valore e sapienza possano equivalere a quelli dei quali oggi piangiamo la perdita. (Bene).
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 3 dicembre 1904.
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Attività |
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