Luigi Federzoni, Presidente
"PRESIDENTE. Breve e violenta malattia troncava ieri la vigorosa, ancor giovanile vita del nostro illustre camerata prof. Ferdinando Micheli, clinico principe, ammirato maestro dell'Ateneo torinese. Nato a Carrara, aveva compiuto in Torino gli studi universitari, allievo prediletto, poi assistente, e infine aiuto di Camillo Bozzolo. Nel 1912, a quarant'anni, aveva vinto il concorso per l'insegnamento della clinica medica a Sassari, donde era passato successivamente a dirigere l'istituto di patologia medica presso la facoltà di Siena. Dopo la morte dello stesso senatore Bozzolo, chiamato a prenderne il posto, aveva aggiunto nuovo onore e prestigio alla cattedra di Torino. Medico di alto valore, scienziato di profonda dottrina, aveva eseguito importanti ricerche e pubblicato notevolissimi studi su l'anemia perniciosa, sugli itteri emolitici, su l'immunità nella tubercolosi, su l'endocardite lenta, sul diabete renale, su la sierologia dei tumori maligni. Era anche direttore del Centro ospitaliero di studio diagnostico dei tumori, fondato dal senatore Pescarolo, del quale era stato prezioso collaboratore.
Ferdinando Micheli apparteneva dal 1934 [sic] alla nostra Assemblea, nella quale era circondato da deferente simpatia. Pochi giorni or sono, interprete dei sentimenti di tutti i colleghi, lo avevo felicitato per la meritata nomina a cavaliere dell'Ordine civile di Savoia. Egli pareva ancora nel pieno rigoglio della sua feconda attività scientifica, didattica e sanitaria; perciò il Senato ha accolto con tanto più accorata tristezza la notizia della quasi improvvisa scomparsa di lui, alla memoria del quale rende omaggio di reverenza e di rimpianto.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 14 maggio 1937.
|