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.:: Dati anagrafici ::. |
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Data di nascita: | 10/25/1841 |
Luogo di nascita: | RIVANAZZANO (Pavia) |
Data del decesso: | 06/05/1924 |
Luogo di decesso: | TORINO |
Padre: | Pietro |
Madre: | GUANI Antonietta |
Nobile al momento della nomina: | No |
Nobile ereditario | No |
Titoli nobiliari | Conte, titolo concesso con regio decreto del 12 agosto 1910 e lettere patenti del 6 novembre 1910 |
Coniuge: | LANZAVECCHIA Cristina Maria |
Figli: | Pierina, che sposò Eugenio ASINARI DI BERNEZZO |
Luogo di residenza: | ROMA |
Indirizzo: | Via Depretis, 86 |
Titoli di studio: | Scuola militare |
Scuole militari: | Accademia militare di Torino (13 marzo 1860)
Scuola d'applicazione d'artiglieria e genio |
Professione: | Militare di carriera (Esercito) |
Carriera giovanile / cariche minori: | Sottotenente (6 marzo 1861), Tenente (21 aprile 1862), Capitano (19 giugno 1866), Maggiore (26 agosto 1877), Tenente colonnello (26 ottobre 1882) |
Carriera: | Colonnello (20 marzo 1887)
Maggiore generale (3 marzo 1895)
Tenente generale (23 luglio 1899-23 febbraio 1919. Data del collocamento a riposo) |
Cariche e titoli: | Professore alla Scuola di guerra (24 settembre 1877) |
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.:: Nomina a senatore ::. |
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Nomina: | 04/04/1909 |
Categoria: | 14 | Gli ufficiali generali di terra e di mare. Tuttavia i maggiori generali e i Contrammiragli dovranno avere da cinque anni quel grado in attività |
Relatore: | Fiorenzo Bava Beccaris |
Convalida: | 24/05/1909 |
Giuramento: | 25/05/1909 |
Annotazioni: | Gruppo Senato: liberale democratico, poi Unione democratica. Il senatore chiese però di essere considerato indipendente |
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.:: Onorificenze ::. |
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Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia 30 maggio 1878
Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 30 dicembre 1888
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 28 dicembre 1893
Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 5 marzo 1899
Gran cordone dell'Ordine della Corona d'Italia 28 dicembre 1905
Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 12 gennaio 1882
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 17 gennaio 1895
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 27 maggio 1902
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 27 maggio 1906
Gran cordone dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 8 ottobre 1909 |
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.:: Servizi bellici ::. |
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Periodo: | 1866 terza guerra d'indipendenza
1895-1896 guerra italo-abissina | |
Arma: | Esercito: Artiglieria, fanteria, corpo di Stato maggiore |
Decorazioni: | Medaglia a ricordo delle guerre combattute per l'Indipendenza e l'Unità d'Italia, medaglia col motto "Unità d'Italia 1848-1870", medaglia a ricordo delle campagne d'Africa, croce d'oro per anzianità di servizio, medaglia mauriziana al merito militare di dieci lustri | |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::. |
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Atti Parlamentari - Commemorazione
Niccolò Melodia, Vicepresidente
Onorevoli senatori,
Il lungo periodo di chiusura dei nostri lavori ha visto purtroppo scomparire le nobili figure di non pochi dei nostri amati colleghi che di questa Assemblea erano decoro e vanto. Ad essi rivolgiamo anzitutto il nostro memore ed accorato pensiero. [...]
Il 6 maggio volgente si spense in Torino, a brevissima distanza dalla morte dell'adorata consorte, il conte tenente generale Francesco Mazza. Nato in Rivanazzano il 25 ottobre 1841 e cresciuto in mezzo alle speranze ed alle lotte del risorgimento, sentì anch'egli ben presto il potente richiamo della patria in armi e infatti, lasciati gli studi fisico-matematici in cui tuttavia emergeva, entrò a 18 anni nell'Accademia militare di Torino e poi nella scuola d'applicazione per l'artiglieria e il genio, uscendone tenente d'artiglieria a 21 anni e partecipando poi da valoroso alla campagna del 1866. Promosso nel 1877 per scelta eccezionale al grado di maggiore, fu per alcuni anni valoroso insegnante alla scuola di guerra. Trasferito nel 1882 nel corpo di Stato maggiore, vi restò fino alla promozione a maggior generale, col quale grado fu comandante d'una brigata di fanteria nella infausta guerra d'Africa. Promosso tenente generale, fu successivamente comandante delle Divisioni di Ravenna, Napoli e Roma e poi comandante del corpo d'Armata di Palermo: allorquando sulla Sicilia e sull'Italia tutta si abbatté l'immane catastrofe del terremoto di Messina, egli, quantunque non ancora ristabilito da grave malattia, accorse a dirigere l'opera di salvataggio e di recupero e, nominato dal Governo commissario straordinario, seppe assolvere i terribili compiti che gli erano affidati con energia pari all'abnegazione, sì da meritare la concessione della medaglia d'oro dei benemeriti del terremoto. A riconoscimento dei suoi meriti, S.M. il Re il 4 aprile 1909 lo nominava senatore e il 12 agosto 1910 gli conferiva il titolo di conte.
Collocato in posizione ausiliaria nel 1909 per ragione d'età, ebbe ancora a rendere preziosi servizi all'esercito, come presidente della Commissione per le ricompense al valore per la guerra libica e poi di quella per gli esoneri degli ufficiali durante la guerra europea. Nel 1919 fu collocato a riposo definitivamente, dopo quasi sessant'anni di servizio militare, esempio mirabile di tutta una vita spesa per l'esercito.
Fu sempre, quando glielo permisero gli alti incarichi conferitigli, assiduo ai nostri lavori e pronunziò importanti discorsi, sovratutto sulla condotta delle operazioni militari in Libia e sulla organizzazione dell'esercito; di questioni militari fu competentissimo e collaborò assiduamente a riviste tecniche, sì da procacciarsi bella fama di scrittore.
Col generale Mazza un'altra nobile figura di veterano e di valoroso e ferreo soldato scompare. Vada alla sua nobile memoria il nostro commosso ricordo, alla famiglia desolata il nostro vivo cordoglio. (Bene).
DI GIORGIO, ministro della guerra. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DI GIORGIO, ministro della guerra. In nome del Governo e dell'esercito invio un saluto reverente alla memoria dei generali [...] e Mazza.
Io nulla aggiungerò. a quanto l'illustre Presidente del Senato ha già detto, con tanta autorità, per ricordare le loro benemerenze.
Aggiungerò soltanto che essi, dopo aver combattuto le battaglie del risorgimento, contribuirono efficacemente alla grande guerra vittoriosa, preparando tutta una generazione di soldati che guardò ad essi come ad un simbolo vivente di patriottismo e di dovere. (Benissimo). [...]
Alla memoria del generale Mazza, oltre che come ministro della guerra, rivolgo un reverente saluto come messinese per l'opera benefica e nobile che egli svolse in occasione del disastro del 1908.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 29 maggio 1924.
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Note: | Il nome completo risulta essere: "Francesco Antonio Domenico".
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Attività |
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