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.:: Dati anagrafici ::. |
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Data di nascita: | 02/24/1841 |
Luogo di nascita: | MILANO |
Data del decesso: | 11/08/1918 |
Luogo di decesso: | CASTELNUOVO DI PARRAVICINO (Como) - oggi ERBA (Como) |
Padre: | Gerolamo |
Madre: | SORESI Gioanna |
Nobile al momento della nomina: | Si |
Nobile ereditario | Si |
Titoli nobiliari | Conte, titolo concesso con diploma del 16 ottobre 1819, riconosciuto con regio decreto del 25 febbraio 1909 e con regie patenti del 2 maggio 1909
Nobile, titolo riconosciuto con decreto ministeriale del 17 gennaio 1876 |
Coniuge: | GREPPI Margherita, nobile |
Figli: | Girolamo, Paola |
Fratelli: | Stefano Francesco, Achille Giuseppe, Francesco Bernardo |
Parenti: | MAJNONI D'INTIGNANO Giuseppe Antonio, generale nell'esercito napoleonico, avo del padre di Luigi
MAJNONI D'INTIGNANO Stefano, avo paterno |
Luogo di residenza: | MILANO |
Indirizzo: | Piazza Mentana, 3 |
Titoli di studio: | Scuola militare |
Scuole militari: | Scuola superiore di guerra di Torino (31 dicembre 1871-agosto 1873) |
Professione: | Militare di carriera (Esercito) |
Carriera giovanile / cariche minori: | Sottotenente (Regno di Sardegna) (12 luglio 1859), Tenente (Regno di Sardegna) (3 giugno 1860), Capitano (8 maggio 1864), Maggiore (7 dicembre 1873), Tenente colonnello (27 marzo 1879) |
Carriera: | Colonnello (10 maggio 1883)
Maggiore generale (19 aprile 1891)
Tenente generale (13 dicembre 1896-24 agosto 1914. Data della collocazione in posizione ausiliaria) |
Cariche e titoli: | Addetto militare all'Ambasciata italiana a Vienna (1° novembre 1874-31 dicembre 1877)
Membro della Commissione internazionale per l'armistizio turco-serbo (1876)
Ispettore di cavalleria (29 agosto 1897-27 febbraio 1902)
Consigliere dell'Associazione "Premio al valore" (1909)
Presidente del Comitato esecutivo "Pro Esercito" [post 1911-1912] |
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.:: Nomina a senatore ::. |
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Nomina: | 12/24/1905 |
Categoria: | 14 | Gli ufficiali generali di terra e di mare. Tuttavia i maggiori generali e i Contrammiragli dovranno avere da cinque anni quel grado in attività |
Relatore: | Antonino Di Prampero |
Convalida: | 02/02/1906 |
Giuramento: | 02/02/1906 |
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.:: Onorificenze ::. |
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Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 2 maggio 1875
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 14 gennaio 1891
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 28 maggio 1899
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 4 giugno 1903
Gran cordone dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 4 giugno 1908
Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia 30 dicembre 1875
Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 14 gennaio 1877
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 4 giugno 1891
Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 29 dicembre 1895
Gran cordone dell'Ordine della Corona d'Italia 28 dicembre 1902
Cavaliere dell'Ordine di Leopoldo (Impero Austro-ungarico) 6 aprile 1875
Commendatore dell'Ordine di Cristo (Portogallo) 3 agosto 1876
Decorato dell'Ordine della Corona di Prussia 25 novembre 1898 |
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.:: Servizi bellici ::. |
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Periodo: | 1859 seconda guerra d'indipendenza
1866 terza guerra d'indipendenza | |
Arma: | Esercito: cavalleria, Stato maggiore, fanteria |
Decorazioni: | Medaglia commemorativa per la campagna d'Italia 1859 (Francia), medaglia commemorativa delle guerre d'indipendenza, medaglia a ricordo delle guerre combattute per l'Indipendenza e l'Unità d'Italia, medaglia col motto "Unità d'Italia 1848-1870", croce d'oro per anzianità di servizio, medaglia mauriziana al merito militare di dieci lustri | |
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.:: Governo ::. |
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Governo: | Ministro della guerra (24 dicembre 1905-8 febbraio 1906), (8 febbraio-27 maggio 1906) |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::. |
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Atti Parlamentari - Commemorazione
Emanuele Paternò di Sessa, Vicepresidente
Signori senatori! [...]
Abbiamo perduto il collega generale conte Luigi Majnoni d'Intignano, morto l'11 agosto in Castelnuovo Parravicino d'Erba nella Provincia di Como. Nato in Milano il 24 febbraio 1841, compì gli studi per la carriera militare alla Scuola Superiore di guerra. Volontario nel Reggimento Cavalleggeri di Monferrato all'aprirsi della compagna del 1859, fu il più prode soldato nella ricognizione fra Rivoltella e Pozzolengo del 22 giugno, premiato di medaglia d'argento al valore e del grado di sottotenente. Nel seguente anno il Re lo elesse per Ufficiale d'ordinanza onorario. Nella campagna del 1866 era capitano del Reggimento Lancieri di Foggia. Passando per varie destinazioni, progredì, e giunse a maggiore generale nel 1891; fu promosso tenente generale nel 1896.
Ispettore di cavalleria dall'ottobre 1897, fu elevato al comando di corpo d'Armata e posto fra i quattro generali Superiori designati per il comando d'Armata in guerra.
Andò in Germania nell'agosto 1873 per assistere alle grandi manovre di cavalleria; ed alla Regia ambasciata in Vienna nel 1874 addetto militare.
Il Governo nel 1876 lo comprese nella Commissione internazionale per l'armistizio turco-serbo, e l'incarico molto lodevolmente adempì. La fiducia del Re lo chiamò al più alto onore di reggere il Ministero della guerra nel gabinetto Sonnino del 1906.
Tornato all'esercito, per limite d'età fu collocato a riposo il 24 febbraio 1909. In quell'occasione la Cavalleria italiana gli offrì il dono di un cofano in argento e bronzo cesellato presentandoglielo con due pregevoli pergamene; ricorrendo il cinquantenario del risorgimento italiano, fu celebrato fra gli altri ricordi, quello dell'azione di valore, che guadagnò al soldato Mainoni le spalline d'ufficiale.
Era il Mainoni senatore del Regno dal 24 dicembre 1905. Partecipò utilmente ai lavori nostri e talvolta alle discussioni. Fu in ispecial modo autorevole la sua parola, quando discusse sulle modificazioni al testo unico delle leggi di ordinamento dell'esercito nell'11 luglio 1910, sedendo presidente dell'Ufficio centrale per il relativo disegno di legge.
Quanto dall'esercito, sarà dal Senato tenuta cara la sua memoria. (Benissimo). [...]
ZUPELLI ministro della guerra. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ZUPELLI ministro della guerra. [...]
Una bella armonia di pregi della mente, limpidezza di pensiero, rapidità di intuito, facilità di espressione; una forza sempre sicura di carattere, per cui le opere si conformarono ognora alla rettitudine dei principi, al sentimento vivo e profondo del dovere; un ardore sempre e eguale di amore e di patria e di amore dall’esercito; tutto questo singolare complesso di doti e di virtù rendono la figura del tenente generale conte Luigi Majnoni D’Intignano una delle più eminenti fra quelle di cui può vantarsi l’esercito italiano.
Arruolatosi non ancora diciottenne come volontario, quando si annunciava imminente la seconda guerra del nostro risorgimento, dopo pochi mesi, per la valorosa condotta in un combattimento di cavalleria, veniva nominato ufficiale per merito di guerra.
Sotto così luminosi auspici egli iniziava la sua carriera, la missione della sua vita, che doveva esplicare prevalentemente, fino al grado di colonnello nell’arma di cavalleria e nel Corpo di Stato maggiore, ricevendo anche importanti incarichi all’estero; e venendo chiamato dalla fiducia di S.M. il Re alle funzioni di ministro della guerra.
Tutti voi, onorevoli colleghi, conoscete quale sia stata la competenza e la lucidità con la quale in quest’Aula, come senatore del Regno, trattò di gravi questioni militari, manifestando anche per questa via la sua devozione all’esercito, la coscienza dell’importanza enorme che aveva per la patria il preparare adeguate forze militari per il momento in cui il destino avesse voluto, come volle, chiamare il popolo italiano ai supremi cimenti della guerra.
E di questa guerra, la sorte non propizia gli negò di vedere la sicura fine gloriosa, che compirà i risultati delle guerre per l’Indipendenza cui egli partecipò.
Ma il suo spirito vive e vivrà nell’ora e nelle vittorie dei nostri soldati, perché in questa guerra combattono le generazioni di coloro che in passato diedero all’Italia e all’esercito il loro valore, i lori sacrifici e la loro fede. (Approvazioni vivissime). [...]
PRESIDENTE. Mi farò un dovere di dare esecuzione alle varie proposte fatte per l’invio di condoglianze alle famiglie ed alle città natali dei senatori oggi commemorati.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 3 ottobre 1918.
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Archivi: | Relazione di convalida e voti
Stato di servizio del Ministero della guerra
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Attività |
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