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Senato della Repubblica
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LEOPARDI Pier Silvestro

  
  


    .:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:12/31/1797
Luogo di nascita:AMATRICE (Rieti)
Data del decesso:14/07/1870
Luogo di decesso:FIRENZE
Padre:Giacomo
Madre:LELY Loreta
Nobile al momento della nomina:
Nobile ereditarioIncerto
Fratelli:Nicola
Domenico
Luogo di residenza:Firenze
Indirizzo:Corso dei Tintori - Palazzo Corsini
Titoli di studio:Laurea in giurisprudenza
Presso:Università di Napoli
Professione:Possidente
Cariche politico - amministrative:Membro della Camera dei deputati (Napoli) per il mandamento di Sulmona (1848-1849)
Cariche e titoli: Membro della Guardia nazionale de l'Aquila (1820-1821)
Commissario governativo presso le Società industriali
Conservatore delle Ipoteche e dei privilegi della provincia di Napoli
Segretario generale dell'Amministrazione delle acque e foreste (1861)
Presidente del Consiglio forestale di Torino (1863)

    .:: Nomina a senatore ::.

Nomina:10/08/1865
Categoria:03 I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio
Relatore:Augusto De Gori Pannillini
Convalida:04/12/1865
Giuramento:18/11/1865
Annotazioni:Giuramento prestato prima della convalida, in seduta reale d’inaugurazione di sessione parlamentare


    .:: Servizi bellici ::.

Mansioni:Ufficiale (Esercito di Guglielmo Pepe)
Volontario:SI

    .:: Camera dei deputati ::.

Legislatura
Collegio
Data elezione
Gruppo
Annotazioni
VIII
Sulmona
27-1-1861
Destra


    .:: Senato del Regno ::.

Commissioni:Membro della Commissione per la Biblioteca (10 dicembre 1867-14 agosto 1869)
Commissario alla Cassa dei depositi e prestiti (10 dicembre 1867-14 agosto 1869)

    .:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

Atti Parlamentari - Commemorazione
    Gabrio Casati, Presidente

    Signori senatori! Il non vedere più tra noi il senatore Pietro Silvestro Leopardi è cosa siffattamente insueta che quasi ci riesce difficile il persuaderci che più non abbia a mantenere con noi quella amichevole consuetudine ch'era così uso ad avere. Eppure sgraziatamente non avremo di lui che una reminiscenza affettuosa e durevole. Io ciò non ostante vi richiamerò alcune cose sul conto di lui. Nacque il Leopardi il 31 dicembre 1797. Crebbe animato da sentimenti patriottici e nel 1820 prese parte alla rivoluzione del Regno di Napoli. Nel 1821 fu allo Stato maggiore del generale Pepe; ma volte sgraziatamente le vicende a mala parte, rientrò nella vita del silenzio e ritornò cospiratore contro il Governo borbonico. Arrestato nel 1833 ed esiliato nel 1834, provò quanto sia duro l'esiglio ed amaro il ramingare in terra straniera.
    Le sue cognizioni gli procurarono lavoro e nel medesimo tempo il suffragio delle persone più distinte che in allora illustravano la Francia. E siccome il suo carattere era dolce e benevolo, così trovò sollievo nell'amicizia di elette persone che cercarono rendere possibilmente meno acerbi i suoi patimenti. Ma per il Leopardi l'unico conforto era il pensiero di vedere appagata la speranza che fra non molto tempo la sua patria avrebbe acquistata quella libertà alla quale agognava. Sorse il 1848 e poté rivedere la terra natia.
    Fu in allora destinato a rappresentare il Governo di Napoli presso il Re Carlo Alberto ed il Governo provvisorio di Lombardia.
    Fu in quella occasione che strinsi relazioni ed ufficiali ed amichevoli col Leopardi. Fece egli dal canto suo quanto poté per mantenere il Re Ferdinando fedele all'alleanza con Re Carlo Alberto; ma Ferdinando molinava nel suo cuore tutt'altri sentimenti e ne diede prove purtroppo palesi. Ed il Leopardi ne sentì i tristi effetti con quattro anni di carcere.
    Quindi condannato di nuovo all'esilio, non ebbe la sventura di ricoverare in terra straniera: nell'ospitale Piemonte poté trovare stanza. Finalmente nel 1860 cadde la borbonica tirannide. Leopardi respirò. Fu in seguito nominato senatore e fu diligentissimo. Ma la salute sua aveva ricevuti colpi terribili e quindi andò declinando. Vide prossimo il suo fine, lo guardò imperterrito, volgendosi a chi è conforto specialmente negli estremi momenti. Con sentimenti ed atti di buon cattolico trascinò giorni tormentosi e da quelli sorretto abbandonò questa vita il 14 di luglio scorso. Molto fu il compianto e lo espressero i suoi amici e colleghi nell'accompagnare la salma. E come diceva da principio non sappiamo quasi persuaderci di non vederlo assiso con noi.

    Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 2 agosto 1870.

Note:Partecipò ai moti del 1820-1821.

Attività 1269_Leopardi_Pier_Silvestro_IndiciAP.pdf