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Data di nascita: | 06/28/1856 |
Luogo di nascita: | FABRIANO (Ancona) |
Data del decesso: | 14/04/1937 |
Luogo di decesso: | FABRIANO (Ancona) |
Padre: | Giuseppe |
Madre: | MAZZARIGGI Filomena |
Fratelli: | Anna
Prudenza |
Parenti: | MILIANI Giuseppe, nipote, cavaliere |
Luogo di residenza: | FABRIANO (Ancona) |
Indirizzo: | Corso V. Emanuele II |
Professione: | Industriale |
Cariche e titoli: | Presidente della Camera di commercio di Ancona (1916-1924) |
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.:: Nomina a senatore ::.
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Nomina: | 01/24/1929 |
Categoria: | 03
05 | I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio
I Ministri segretari di Stato |
Relatore: | Niccolò Melodia |
Convalida: | 06/05/1929 |
Giuramento: | 16/05/1929 |
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Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia 25 marzo 1888
Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 11 novembre 1900
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 3 gennaio 1904
Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 5 febbraio 1911
Gran cordone dell'Ordine della Corona d'Italia 2 gennaio 1919
Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 9 giugno 1904
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 31 dicembre 1905
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 29 marzo 1918 |
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.:: Camera dei deputati ::.
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Legislatura | Collegio | | Data elezione | Gruppo | Annotazioni |
XXII | Fabriano | | 14-05-1905 | | Elezione in corso di legislatura |
XXIII | Fabriano | | 07-03-1909 | | |
XXIV | Fabriano | | 26-10-1913 | | |
XXV | Ancona | | 16-11-1919 | Gruppo della Democrazia liberale | |
XXVI | Ancona | | 15-05-1921 | Gruppo della Democrazia liberale | |
XXVII | Collegio unico nazionale (Marche) | | 06-04-1924 | | |
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Commissioni: | Membro della Commissione per il giudizio dell'Alta Corte di Giustizia (27 dicembre 1929-19 gennaio 1934) (1° maggio 1934-14 aprile 1937)
Membro della Commissione per l'esame dei disegni di legge per la conversione dei decreti-legge (8 marzo 1930-19 gennaio 1934) (1° maggio 1934-14 aprile 1937) |
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Governo: | Ministro dell'agricoltura (30 ottobre 1917-17 gennaio 1919) |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.
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Luigi Federzoni, Presidente
"PRESIDENTE. La più singolare, brillante e insieme solida versatilità caratterizzava l'alacre infaticabile tempra di Giovanni Battista Miliani. Il nome di lui resta legato alla fama internazionale di una delle più floride e interessanti industrie dell'Italia centrale: le cartiere di Fabriano, da lui ricondotte alle antiche fortune con un illuminato fervore di iniziative e di ardimenti, che era alimentato, oltre che da una eccezionale competenza tecnica, dall'amore per la città natale e per le sue tradizioni. Quell'importantissima opera dell'industriale si accompagnava e armonizzava felicemente alla vocazione ardente dell'uomo dei campi, che sapeva come il valore umano e nazionale dell'agricoltura non possa essere considerato secondo ad alcun altro nell'ordine produttivo.
Dall'esempio offerto personalmente col promuovere nelle sue terre ogni sorta di innovazioni e migliorie, dalla collaborazione preziosa data alle maggiori istituzioni agrarie della sua provincia e del Regno, alla illustrazione sempre precisa e avveduta dei nostri vitali problemi terrieri, compiuta durante la sua lunga appartenenza alla Camera dei deputati, alla onesta, appassionata e intelligente opera da lui svolta per due anni come Ministro dell'agricoltura nella difficoltosissima situazione creata dalla grande guerra, alla difesa costante degli interessi generali della nostra produzione agricola e soprattutto del nostro patrimonio forestale per la quale egli autorevolmente e utilmente intervenne tante volte anche nelle discussioni del Senato con quel giovanile entusiasmo che fu sino all'ultimo come la luce e il calore delle sue convinzioni, Giovanni Battista Miliani, fascista schiettissimo, meriterà di essere ricordato e onorato come uno di coloro che più fecero, fin da tempi di negligenza e di oblio, per il progresso e per il prestigio dell'agricoltura italiana, e che perciò si associarono poi con più pronto e sincero consenso alla organica restaurazione delle sorti di essa, attuata poderosamente dalla mente e dalla volontà di Mussolini.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 11 maggio 1937.
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