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Data di nascita: | 11/20/1857 |
Luogo di nascita: | Pistoia (Firenze) - oggi PISTOIA |
Data del decesso: | 04/11/1931 |
Luogo di decesso: | FIRENZE |
Padre: | Francesco |
Madre: | SOZZIFANTI Clementina |
Nobile al momento della nomina: | No |
Nobile ereditario | No |
Fratelli: | Luigi |
Parenti: | CHIAPPELLI Francesco |
Luogo di residenza: | FIRENZE |
Indirizzo: | Lungarno delle Grazie, 10 |
Titoli di studio: | Laurea in lettere e filosofia |
Presso: | Istituto superiore di Firenze |
Professione: | Docente universitario |
Carriera: | Professore ordinario di Storia della filosofia all'Università di Napoli (28 novembre 1886-5 aprile 1908)
Incaricato dell'insegnamento di Pedagogia e Direttore dell'annesso museo all'Università di Napoli (28 agosto 1890) |
Cariche amministrative: | Consigliere comunale di Firenze (27 novembre 1910-4 novembre 1913) |
Cariche e titoli: | Incaricato della missione di ricerche e studi negli archivi e biblioteche di Firenze sull'arte fiorentina del Rinascimento (24 ottobre 1903-30 agosto 1904)
Presidente della Commissione provinciale di Firenze per la conservazione dei monumenti e delle opere d'arte
Membro corrispondente della Società reale di Napoli (26 dicembre 1886)
Membro ordinario della Società reale di Napoli (28 maggio 1893)
Presidente della Società reale di Napoli (1899)
Socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei di Roma (14 luglio 1888)
Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei di Roma (9 agosto 1899)
Socio corrispondente dell'Accademia delle scienze di Torino (15 marzo 1896)
Socio ordinario dell''Accademia pontaniana di Napoli (3 maggio 1896)
Socio dell'Accademia della Crusca di Firenze (11 aprile 1906)
Membro dell'Accademia della Crusca di Firenze (1° giugno 1913)
Membro onorario dell'Accademia della Crusca di Firenze (1924) |
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.:: Nomina a senatore ::.
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Nomina: | 12/30/1914 |
Categoria: | 18 | I membri della Regia accademia delle scienze
dopo sette anni di nomina |
Relatore: | Adeodato Bonasi |
Convalida: | 19/03/1915 |
Giuramento: | 22/03/1915 |
Annotazioni: | Gruppo Senato: liberale democratico, poi Unione democratica |
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Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 24 gennaio 1901
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 28 gennaio 1906
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 12 ottobre 1908 |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.
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Atti Parlamentari - Commemorazione
Luigi Federzoni, Presidente
Particolarmente numerose e gravi sono state le perdite sofferte dal Senato durante l'interruzione dei suoi lavori. Compio il triste dovere di rievocare i nomi e le opere dei colleghi scomparsi, [...]
Né sarà dimenticato il nome del pistoiese Alessandro Chiappelli, filologo e storico della filosofia di fama europea. Egli accentrò le sue doti acutissime di investigatore e d'interprete sopra tutto intorno a quel sistema platonico che rispondeva, nel proprio contenuto speculativo, alla più genuina inclinazione filosofica di lui, orientata, insieme, verso l'uomo e verso Dio, verso l'idealismo e verso la trascendenza. Fra gli studi del Chiappelli sollevò rumore nel mondo della cultura internazionale una indagine accurata sulle relazioni storiche fra la satira aristofanea delle Donne a parlamentoe la Repubblica platonica; e la interpretazione da lui indicata, secondo la quale il comico ateniese avrebbe voluto colpire con la sua ironia la dottrina politica di Platone, resta ancora una delle più attendibili. A proposito del Teeteto, occorse poi al Chiappelli una di quelle felici avventure, per le quali la penetrazione straordinaria del filologo riceve il crisma della fortuna. Nel 1904, infatti, egli aveva espresso la supposizione di una duplice redazione del dialogo ricordato. L'anno seguente il Diels e lo Schubart pubblicavano a Berlino la scoperta del frammento di un commentario anonimo al dialogo stesso, scoperta che confermava esplicitamente l'ipotesi del Chiappelli. Questi seppe inoltre di buon'ora ampliare il campo delle sue ricerche anche alla letteratura, all'arte, alla religione, alla politica. I suoi lavori su Le premesse filosofiche del socialismo e su Il socialismo e il pensiero moderno mostrano che egli aveva fino dal 1896 iniziato quella critica della politica contemporanea che lo condusse logicamente, dopo la guerra, a aderire con profonda consapevolezza e immutabile fede al fascismo. Nominato senatore nel 1914 per le condizioni continuamente malferme della sua salute non poté dare se non uno scarso contributo ai lavori di questo consesso. Per supplire in qualche modo a tale difetto, di cui nobilmente si crucciava, egli ha dichiarato, nel suo testamento olografo, la volontà di lasciare i suoi libri alla Biblioteca del Senato, commovente pensiero al quale fa eco la nostra riconoscenza.
MUSSOLINI, capo del Governo. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MUSSOLINI, capo del Governo. Il Governo si associa alle parole di commemorazione e di cordoglio pronunziate dal Presidente di questa Assemblea.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 7 dicembre 1931.
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Attività |
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