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.:: Dati anagrafici ::. |
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Data di nascita: | 10/11/1809 |
Luogo di nascita: | Palermo |
Data del decesso: | 26/01/1877 |
Luogo di decesso: | Palermo |
Padre: | Domenico |
Madre: | GRAVINA Rosalia |
Nobile al momento della nomina: | Si |
Nobile ereditario | Si |
Titoli nobiliari | Principe di Sant'Elia
Duca di Gela (Casalnovo)
Barone di Bessima
Barone di Cutumino, di Grottacalda, di Bonfalura, di Santo Stefano di Mistretta |
Coniuge: | NASELLI Laura |
Figli: | Domenico, senatore (vedi scheda)
Luigi, padre di Maria
Giovanni, padre di ROMUALDO
Francesco, padre di Laura e di Antonietta |
Professione: | Possidente |
Altre professioni: | Amministratore pubblico |
Cariche politico - amministrative: | Pari nel Parlamento (Sicilia) (1848-1849) |
Cariche e titoli: | Fondatore dello stabilimento tipografico "L'Empedocle"
Membro della Società siciliana per la storia patria |
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.:: Nomina a senatore ::. |
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Nomina: | 01/20/1861 |
Categoria: | 21 | Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria |
Relatore: | Ferdinando Di Pandolfina |
Convalida: | 27/05/1861 |
Giuramento: | 27/05/1861 |
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.:: Onorificenze ::. |
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Cavaliere dell'Ordine di S. Stefano (Granducato di Toscana)
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 25 luglio 1861
Gran cordone dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 21 marzo 1869 |
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.:: Camera dei deputati ::. |
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Legislatura | Collegio | | Data elezione | Gruppo | Annotazioni |
VIII | Terranova di Sicilia | | 27 gennaio 1861 | | Ballottaggio il 3 febbraio - Elezione convalidata il 1 marzo 1861 - dimissioni per elezione a senatore il 25 maggio 1861 |
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.:: Governo ::. |
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Altri Stati: | Presidente del Consiglio civico (Governo provvisorio palermitano) (1848)
Consigliere per i lavori pubblici (Luogotenenza generale delle province siciliane - Massimo Cordero di Montezemolo) (5 dicembre 1860) |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::. |
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Sebastiano Tecchio, Presidente
Signori Senatori!
Avevo sperato che non mi arriverebbe più la occasione di rinnovare simili ufficî, tanto gravi al mio cuore.
Ma quella speranza non trovò grazia davanti a Lui, che tiene in mano la vita e sì degli oscuri e dei celebri, e sì dei pusilli e dei forti.
Or ecco, nel giro di appena un mese, discendere nel sepolcro altri sette dei valentuomini, scritti nell’Albo di questa Assemblea.
Erano:
Trigona di Sant’Elia principe Romualdo; nato a Palermo l’11 ottobre 1809; Senatore dal 20 gennaio 1861.
Il principe di Sant’Elia si diede di buon’ora agli studî; rara cosa a que’tempi, ne’ quali i più tra gli eredi di vecchi stemmi, e di sfolgorate ricchezze, pareano pavoneggiarsi della propria ignavia e della ignoranza.
Non appena padrone libero del censo avito, si palesò protettore delle scienze, delle lettere, delle più spettabili industrie; ideò all’uopo, ed eresse nella sua Palermo, uno Stabilimento tipografico, cui pose nome l’Empedocle; e, non per rifacimento alcuno ch’ei ne sperasse del tanto dispendio, ma per lustro e decoro del paese, procacciò che andassero ai torchi dell’Empedocle le opere che meglio testimoniavano l’ingegno de' Siciliani.
Fu schiettamente liberale, cortese, benefico.
Nel 1848 Presidente del Consiglio civico di Palermo, e Pari del Regno. E quantunque non siasi attivamente ingerito nell’apparecchio e nel governo dei nuovi e più felici rivolgimenti politici, per questessi ha erogato somme non lievi del suo peculio; e salutò di lieto animo lo avvento della libertà italiana e dello Statuto.
Quando ripenso che si corta è la vita quaggiù, e tanto è ingorda delle salme nostre la fossa, parmi udire una voce che mi grida alla mente ed al cuore: presta i tuoi servigi alla patria oggi stesso; forse, se tu aspetti domani, non li potrai prestare mai più!
(Vivi segni d’approvazione – Alcuni Senatori si recano a stringere la mano al Presidente).
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 24 febbraio 1877.
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Attività |
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