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.:: Dati anagrafici ::. |
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Data di nascita: | 02/18/1853 |
Luogo di nascita: | PIETRAPERTOSA (Potenza) |
Data del decesso: | 15/12/1938 |
Luogo di decesso: | NAPOLI |
Padre: | Luigi |
Madre: | ZOTTARELLI Anna Maria |
Coniuge: | ZELLI IACOBUZI Francesca |
Figli: | Luigi, medico e docente universitario
Federico, pittore
Raffaele |
Fratelli: | Michele |
Luogo di residenza: | NAPOLI |
Indirizzo: | Via Generale Orsini, 40 |
Titoli di studio: | Laurea in lettere |
Presso: | Università di Napoli |
Professione: | Docente universitario |
Altre professioni: | Funzionario amministrativo |
Carriera giovanile / cariche minori: | Professore e direttore della Scuola tecnica di Portici, Professore di Letteratura italiana al Liceo municipale "Domenico Cirillo" di Napoli, Professore di Letteratura italiana al Liceo "Vittorio Emanuele II" di Napoli, Professore di Letteratura italiana all'Istituto tecnico di Roma (5 dicembre 1880) |
Carriera: | Professore ordinario di Letteratura comparata all'Università di Napoli (23 marzo 1902)
Professore ordinario di Letteratura italiana all'Università di Napoli ([post 21 ottobre] 1903-1928. Data del collocamento a riposo) |
Cariche e titoli: | Provveditore agli studi di Forlì (1° dicembre 1888)
Ispettore centrale delle Scuole normali (1° luglio 1890) (30 settembre 1893)
Capo divisione al Ministero della pubblica istruzione (3 luglio 1892)
Direttore generale delle Scuole normali [istruzione media] al Ministero dell'istruzione pubblica (18 ottobre 1896)
Membro del Consiglio superiore della pubblica istruzione e della Giunta (1° luglio 1907-30 giugno 1911) (1° luglio 1917-30 giugno 1921)
Membro della Società romana di storia patria (26 aprile 1885)
Socio residente dell'Accademia pontaniana di Napoli (21 giugno 1903)
Membro ordinario della Società reale di Napoli (18 febbraio 1913)
Socio corrispondente della Deputazione di storia patria negli Abruzzi (1920)
Membro dell'Accademia della Crusca di Firenze (1 luglio 1923)
Socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei (17 settembre 1923)
Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei (27 febbraio 1932) |
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.:: Nomina a senatore ::. |
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Nomina: | 10/03/1920 |
Categoria: | 18 | I membri della Regia accademia delle scienze
dopo sette anni di nomina |
Relatore: | Nerio Malvezzi de' Medici |
Convalida: | 11/12/1920 |
Giuramento: | 13/12/1920 |
Annotazioni: | Gruppo Senato: Non ascritto a gruppi |
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.:: Onorificenze ::. |
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Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia 27 dicembre 1885
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 27 febbraio 1896
Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 13 dicembre 1917
Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 5 giugno 1892
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 20 marzo 1898
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 2 gennaio 1916
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 14 giugno 1923 |
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.:: Senato del Regno ::. |
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Commissioni: | Membro della Commissione di finanze (2 maggio 1929-19 gennaio 1934)
Membro supplente della Commissione d'accusa dell'Alta Corte di giustizia (27 dicembre 1929-19 gennaio 1934) |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::. |
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Atti Parlamentari - Commemorazione
Luigi Federzoni, Presidente
Un nuovo doloroso lutto colpisce, insieme, il Senato e la cultura nazionale, con la scomparsa di Francesco Torraca. Da alcuni anni la grave età, la salute mal ferma e, sopra tutto, la depressione morale lasciatagli dalla perdita dell'amatissimo figliuolo lo avevano allontanato per sempre dalle nostre riunioni, alle quali aveva per tanto tempo assiduamente partecipato con fervore e diligenza costanti, conferendo ai lavori dell'Assemblea e delle più importanti commissioni il prezioso contributo della sua sapienza.
Francesco Torraca era stato, nella scuola e coi libri, un perfetto maestro delle lettere italiane: filologo, storico, artista, pensatore, educatore. Erede massimo della gloriosa tradizione desanctisiana, egli, meridionale di Lucania, aveva facilmente superato, con la cordiale larghezza di vedute e con il forte senso nazionale che gli erano propri, quei vecchi concetti programmatici dai quali per lo innanzi era sorto, sopra tutto fra gli epigoni, l'antagonismo fra l'indirizzo estetico dominante in Napoli e da Napoli, e il metodo storico, il cui influsso esclusivo si era andato irradiando dalle cattedre di Bologna, di Torino e di Pisa. Nell'insegnamento come negli scritti, nessuno seppe meglio di lui contemperare l'indagine erudita con la sensibilità artistica, perché egli possedeva, insieme con una saporita causticità che dava la più interessante vivezza a ogni sua pagina, come alla sua conversazione, la virtù somma di ogni vero e grande critico: ossia la capacità di rivivere e ricreare nel proprio spirito l'opera studiata, e fare del proprio studio un'opera nuova e originale che illumina quella senza esaurirsi in essa. Per tale capacità e originalità il nome di Francesco Torraca rimarrà, nella nostra storia letteraria, bene affidato ai suoi saggi critici, così come la più nota delle sue pubblicazioni, il famoso "Manuale della letteratura italiana" ha resistito felicemente e resisterà ad ogni mutare di dottrine e di criteri didattici.
Prima di onorare del suo magistero l'Ateneo napoletano, il Torraca era stato un funzionario di meriti inestimabili, direttore generale dal 1896 al 1901, organizzatore e disciplinatore eccellente dell'istruzione media, col proposito di farne un sempre più efficace strumento di formazione umanistica. Della sua vasta e profonda conoscenza dei nostri ordinamenti scolastici, integrata dall'esperienza di quel tempo, restano testimonianza stupenda le classiche, compiute relazioni da lui dettate per questa Assemblea intorno al bilancio dell'educazione nazionale. Esse costituiranno altrettanti documenti di suprema importanza per chi vorrà analizzare l'evoluzione in senso moderno e fascista della nostra scuola media.
Senatore dal 1920, Francesco Torraca aveva inteso subito quale posto gli assegnasse, nel contrasto delle forze politiche, la sua coscienza di ardentissimo patriota nutrito dalle più pure linfe della spiritualità italiana. Per ciò fu seguace convinto e militante del Regime che doveva rigenerare la patria.
Alla chiara, non peritura memoria di Francesco Torraca il Senato tributa reverente omaggio e sincero rimpianto.
THAON DI REVEL, ministro delle finanze. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
THAON DI REVEL, ministro delle finanze. Il Governo si associa alle commosse espressioni di cordoglio pronunciate dal Presidente dell'Assemblea per commemorare il senatore Francesco Torraca".
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 16 dicembre 1938.
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Note: | Il nome completo risulta essere: "Francesco Paolo Giuseppe".
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Attività |
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