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.:: Dati anagrafici ::. |
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Data di nascita: | 09/23/1849 |
Luogo di nascita: | PIACENZA |
Data del decesso: | 06/03/1912 |
Luogo di decesso: | PIACENZA |
Padre: | Lorenzo |
Madre: | PIZZIGONI Maria |
Coniuge: | FANTONI Anna |
Figli: | Gaetano, avvocato
Gualtiero |
Fratelli: | Eugenio |
Titoli di studio: | Laurea in giurisprudenza |
Presso: | Università di Torino |
Professione: | Avvocato |
Cariche amministrative: | Consigliere comunale di Piacenza (1874)
Consigliere provinciale di Piacenza
Assessore alla pubblica istruzione del Comune di Piacenza |
Cariche e titoli: | Presidente della Società operaia di mutuo soccorso
Membro del Consiglio per la scuola della provincia di Piacenza |
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.:: Nomina a senatore ::. |
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Nomina: | 03/04/1904 |
Categoria: | 03 | I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio |
Relatore: | Antonino Di Prampero |
Convalida: | 25/03/1904 |
Giuramento: | 26/03/1904 |
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.:: Camera dei deputati ::. |
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Legislatura | Collegio | | Data elezione | Gruppo | Annotazioni |
XVII | Piacenza | | 23-11-1890 | Sinistra | |
XIX | Piacenza | | 21-7-1895 | Sinistra | Elezione in corso di legislatura |
XX | Piacenza | | 21-3-1897 | Sinistra | |
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.:: Senato del Regno ::. |
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Commissioni: | Membro della Commissione per le petizioni (10 dicembre 1907-6 marzo 1912)
Membro della Commissione speciale per l'esame delle proposte di modificazioni al regolamento giudiziario del Senato (20 maggio 1908-6 marzo 1912)
Membro supplente della Commissione d'accusa dell'Alta Corte di giustizia (29 marzo 1909-6 marzo 1912)
Membro della Commissione per l'esame del disegno di legge "Riforma del Codice di procedura penale" (17 giugno 1909) |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::. |
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Atti Parlamentari - Commemorazione
Giuseppe Manfredi, Presidente
Onorevoli colleghi. Ieri, dandovi la dolorosa notizia della morte del nostro collega Tassi, la costernazione dell’animo fecemi differire ad oggi il dire della vita e del merito di lui. Mi prevenne l’onorevole Guardasigilli; e grato gli sono dell’onore tributato alla memoria del mio amato concittadino ed amico, per sentimento suo e del Governo, come gli sarà grata la famiglia e la città.
Nacque Camillo Tassi in Piacenza nel 1849 ai 23 settembre; prese laurea nelle leggi ed esercitò nel foro ad Italia risorta; e fu avvocato valente specialmente nel penale. Presto guadagnò la stima dei concittadini ed acquistò nome anche fuori; fu eletto ed appartenne lungamente al Consiglio comunale e passò da questo al provinciale. La sua benemerenza nell’amministrazione, il grido datogli dalla toga ed il partito democratico, gli procacciarono i suffragi nelle elezioni politiche; e fu deputato del collegio di Piacenza nel 1890 per la 17ª legislatura; rieletto per la 19ª e per la 20ª. Alla Camera fu attivo ed assiduo; amico intimo del Cavallotti e di sua parte. Fra i suoi discorsi di argomenti politici ed amministrativi, se ne ricordano dei lodati; ed alle sue relazioni si diede pregio. Da noi venne per nomina del 4 marzo 1904 a titolo dell’esercizio del mandato nelle tre legislature; ed anche ai lavori del Senato prestò opera zelante; nelle discussioni nostre frequentemente ed efficacemente intervenne; e la sua parola nelle mozioni e nelle interpellanze fu nobile e gentile, quale davagli la sua indole mite e piacevole. Era qui vivace come di consueto, nella seduta del 24 febbraio; tutto ardore per quell’acclamazione memoranda, e nulla avrebbe dato a presagire, che pochi giorni gli rimanessero di vita, e che sarebbe stato oggi qui lacrimato con l’ultimo saluto, che al suo feretro amaramente mandiamo. (Approvazioni).
CAVALLI. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CAVALLI. Onorevoli colleghi! Con vivissimo mio rincrescimento, quindici giorni sono non ho potuto intervenire alle sedute così solenni e così importanti del Senato, perché impedito da gravi circostanze di famiglia.
Vivissimo era il desiderio mio di ritrovarmi con voi e di rivedervi tutti, egregi colleghi, e il non poterlo fare accresceva il mio rammarico.
Ma fra tutti gli altri desideravo specialmente di rivedere il carissimo amico e collega senatore Tassi, col quale da nove mesi ormai più non avevo avuto occasione di ritrovarmi. L’ultima volta fu in una circostanza solenne per la mià città, alla quale, accogliendo il mio amichevole invito, egli rendeva un patriottico servigio.
Mi ardeva nell’animo il desiderio grandissimo di poter rivedere e ringraziare il caro amico e di manifestargli ancora una volta la mia gratitudine e quella della mia città.
Egli era venuto per la solennità della commemorazione del glorioso 10 giugno 1848 a Vicenza, che in quel giorno festeggiava anche l’inaugurazione della bandiera de’ suoi studenti, ed in quella occasione il carissimo amico Tassi pronunciava un magnifico discorso colla sua parola alata, onesta e patriottica.
Non è a dire come volessi ringraziarlo e come manifestargli la riconoscenza mia e quella de’ miei concittadini.
Nella sventura di non trovarlo più qui presente fra noi, permettete onorevoli colleghi, che io manifesti i miei sentimenti di grato animo alla sua memoria e che ad essa mandi un mesto saluto.
Vissi a lungo col compianto collega nella Camera dei deputati e qui in Senato mi trovai legato a lui da sentimenti di schietta fratellanza e di sincera amicizia. È perciò che provo più vivo il dolore per la sua mancanza. È perciò che prego l’illustre nostro signor Presidente a voler mandare, a nome del Senato tutto, alla sua famiglia ed alla sua città nativa, a Piacenza, che ha perduto un valoroso e carissimo cittadino, un uomo che avrebbe reso ancora grandi servigi alla patria ed alla civiltà, le espressioni del nostro cordoglio. (Approvazioni vivissime.).
PRESIDENTE. In omaggio alla preghiera rivoltami dall’onorevole senatore Cavalli, mi farò premura di rinnovare alla famiglia del compianto senatore Tassi ed alla sua città nativa le condoglianze del Senato.
FINOCCHIARO-APRILE, ministro di grazia e giustizia e dei culti. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FINOCCHIARO-APRILE, ministro di grazia e giustizia e dei culti. Ieri, allo annuncio della morte inattesa di Camillo Tassi, fatto al Senato dall’illustre Presidente, mi associai alle sue parole di cordoglio.
Oggi dal Presidente e dal senatore Cavalli è stata ricordata la vita del compianto senatore, accennando all’opera sua di cittadino, d’avvocato, di membro del Parlamento, alla sua coerenza politica, alle sue doti di carattere, al suo patriottismo, ed io rinnovo la manifestazione del vivo cordoglio del Governo, per la scomparsa di un cittadino così benemerito. (Approvazioni).
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 7 marzo 1912.
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Attività |
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