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.:: Dati anagrafici ::. |
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Data di nascita: | 11/28/1869 |
Luogo di nascita: | LIVORNO |
Data del decesso: | 27/07/1938 |
Luogo di decesso: | ROMA |
Padre: | Alessandro, conte |
Madre: | PILLET Claudina (Céline) |
Nobile al momento della nomina: | Si |
Nobile ereditario | Si |
Titoli nobiliari | Nobile dei Marchesi di S. Marzano |
Coniuge: | FINELLI Giulia |
Figli: | Valentino
Federica
Giorgio |
Fratelli: | Guido, senatore
Roberto
Amedeo
Alberta
Carlo
Letizia
Ottavia |
Luogo di residenza: | ROMA |
Indirizzo: | Via Angelo Brofferio, 6 |
Titoli di studio: | Scuola militare |
Scuole militari: | Collegio militare di Milano (2 ottobre 1882)
Accademia militare (30 settembre 1886)
Scuola di guerra (1898) |
Professione: | Militare di carriera (Esercito) |
Carriera: | Sottotenente di artiglieria (1889)
Maggiore a scelta (1910)
Colonnello (ante 1916)
Comandante di Scuola militare (5 ottobre 1920 - 29 settembre 1921)
Comandante delle Scuole centrali di Civitavecchia (1921-1923)
Generale di divisione (1923 )
Comandante generale dell'Arma dei carabinieri (5 gennaio 1925-28 novembre 1935)
Generale di corpo d'armata (23 febbraio 1928) |
Cariche governative: | Capo sezione al Ministero della guerra (1914-1915) |
Cariche e titoli: | Giudice effettivo del Tribunale supremo di guerra e marina (8 maggio 1919-26 febbraio 1920)
Ministro di Stato (2 dicembre 1935) |
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.:: Nomina a senatore ::. |
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Nomina: | 10/30/1933 |
Categoria: | 14 | Gli ufficiali generali di terra e di mare. Tuttavia i maggiori generali e i Contrammiragli dovranno avere da cinque anni quel grado in attività |
Relatore: | Salvatore Pagliano |
Convalida: | 12/12/1933 |
Giuramento: | 13/12/1933 |
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.:: Onorificenze ::. |
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Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia 26 dicembre 1907
Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 30 dicembre 1917
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 8 agosto 1920
Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 14 giugno 1925
Gran cordone dell'Ordine della Corona d'Italia 22 maggio 1930
Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 3 aprile 1913
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 12 giugno 1921
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 1 luglio 1926
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 4 giugno 1931
Gran cordone dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 3 dicembre 1934
Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia 5 agosto 1917
Ufficiale dell'Ordine militare di Savoia 17 maggio 1919
Cavaliere dell'Ordine della Legione d'onore (Francia) 17 luglio 1904
Gran Cordone dell'Ordine della Corona del Belgio 7 gennaio 1930
Grande ufficiale dell'Ordine "Al Merito" (Cile) marzo 1930
Grande ufficiale dell'Ordine di Skanderbeg (Albania) 16 ottobre 1930 |
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.:: Servizi bellici ::. |
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Periodo: | 1911-1912 guerra italo-turca
1915-1918 I guerra mondiale | |
Arma: | Esercito |
Decorazioni: | Medaglia d'argento al valore militare ; Croce d'oro per anzianità di servizio; Medaglia commemorativa della guerra italo-turca; Croce al merito di guerra; Medaglia commemorativa della guerra 1915-1918; Medaglia interalleata della Vittoria; Medaglia a ricordo dell'Unità d'Italia; Medaglia mauriziana al merito militare di dieci lustri | |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::. |
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Luigi Federzoni, Presidente
"PRESIDENTE. Bella e luminosa figura di soldato e di comandante era quella di Enrico Asinari di San Marzano, anch'egli fedele al retaggio di un nome illustre nei fasti marziali della Patria. Si era brillantemente segnalato nel combattimento di Sidi Messri, il 23 ottobre 1911, guadagnandovi la prima medaglia d'argento al valore. Nella grande guerra, alla testa di un reggimento di fanteria di nuova formazione sul fronte trentino, si dimostrò eccellente animatore e trascinatore di uomini. Adempì poi le funzioni di capo di stato maggiore di una divisione e, successivamente, di un corpo d'armata: tenne infine il comando tattico effettivo di un settore della 1a armata, affermando in ognuna di tali mansioni qualità vigorose di capacità organizzativa e di alto sentimento. Non meno importanti servigi rese egli all'Esercito dopo la grande guerra, comandando la Scuola di Modena e le divisioni territoriali di Bologna e di Alessandria. In quest'ultima sede, particolarmente, negli anni delle prove più aspre e difficili per la disciplina della Nazione, Enrico Asinari di San Marzano diede notevole esempio di sicura e risoluta padronanza della situazione. Ma sopratutto [sic] è degna di essere ricordata l'opera da lui svolta, con intelligenza e tatto ammirabili, nel lungo tempo durante il quale fu comandante generale dei Carabinieri Reali, effettuando pienamente e cordialmente il necessario affiatamento morale e funzionale dell'Arma con tutti gli organi creati dallo Stato fascista, senza indebolire in alcun modo lo spirito tradizionale di austerità e di lealtà, che è gloria incontaminata dell'Arma stessa. Tali preclare benemerenze procurarono a Enrico Asinari di San Marzano le nomine a senatore nel 1933 e a ministro di Stato nel 1935. Per la sua indole affabile e gioviale, per la sua conversazione scintillante di arguzia egli era carissimo a tutti anche in Senato, ove sarà lungamente ricordato e rimpianto.
CIANO, Ministro degli affari esteri. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CIANO, Ministro degli affari esteri. A nome del Governo, mi associo alle nobili e commosse espressioni di rimpianto testè pronunciate dal Presidente dell'Assemblea".
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 12 dicembre 1938.
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Attività |
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