|
.:: Dati anagrafici ::. |
|
Data di nascita: | 12/06/1864 |
Luogo di nascita: | GALLARATE (Milano) - oggi (Varese) |
Data del decesso: | 02/04/1936 |
Luogo di decesso: | ROMA |
Padre: | Antonio |
Madre: | BIRAGO Lavinia |
Nobile al momento della nomina: | Si |
Nobile ereditario | Si |
Titoli nobiliari | Conte, titolo riconosciuto motu proprio da SM il Re il 28 dicembre 1913
Nobile, titolo riconosciuto con decreto ministeriale 24 aprile 1903 |
Coniuge: | DOIX Vittoria |
Parenti: | Giambattista, avo paterno |
Luogo di residenza: | NAPOLI |
Altra residenza: | ROMA |
Indirizzo: | Via Guido d'Arezzo, 2 |
Titoli di studio: | Scuola militare |
Scuole militari: | Collegio militare di Milano (5 ottobre 1879)
Accademia militare (1° ottobre 1883)
Scuola di guerra (1896) |
Professione: | Militare di carriera (Esercito) |
Carriera giovanile / cariche minori: | Sottotenente (2 agosto 1886) , Tenente (2 febbraio 1888), Capitano (26 agosto 1897), Maggiore (17 marzo 1907), Tenente colonnello (1° febbraio 1912) |
Carriera: | Colonnello (6 luglio 1915)
Maggiore generale (29 giugno 1916)
Tenente generale (20 giugno 1918)
Generale di corpo d'armata (1923)
Generale d'armata (1926)
Comandante designato d'armata (1932) |
Cariche e titoli: | Aiutante di campo onorario di SM il Re (13 ottobre 1910)
Addetto militare all'Ambasciata italiana in Austria
Ministro di Stato (1° dicembre 1932) |
|
.:: Nomina a senatore ::. |
|
Nomina: | 07/31/1919 |
Categoria: | 05 | I Ministri segretari di Stato |
Relatore: | Antonino Di Prampero |
Convalida: | 07/08/1919 |
Giuramento: | 08/08/1919 |
Annotazioni: | Gruppo Senato: Non ascritto a gruppi |
|
.:: Onorificenze ::. |
|
Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia 4 giugno 1903
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 13 settembre 1918
Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 31 maggio 1919
Gran cordone dell'Ordine della Corona d'Italia 29 febbraio 1919
Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 9 gennaio 1913
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 12 gennaio 1919
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 18 giugno 1920
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 1° luglio 1926
Gran cordone dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 14 gennaio 1932
Ufficiale dell'Ordine militare di Savoia 12 agosto 1916
Commendatore dell'Ordine militare di Savoia 4 agosto 1918
Grande ufficiale dell'Ordine militare di Savoia 24 luglio 1919
Commendatore dell'Ordine della Legion d'onore (Francia)
Gran cordone dell'Ordine della Legion d'onore (Francia) |
|
.:: Servizi bellici ::. |
|
Periodo: | 1888-1889 campagna d'Africa, 1915-1918 I guerra mondiale | |
Arma: | Esercito |
Decorazioni: | Medaglia a ricordo della campagna d'Africa, croce d'oro per anzianità di servizio, croce al merito di guerra, medaglia d'argento al valore militare | |
|
|
|
|
.:: Governo ::. |
|
Governo: | Ministro della guerra (24 giugno 1919-13 marzo 1920) |
|
|
|
.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::. |
|
Atti Parlamentari - Commemorazione
Luigi Federzoni, Presidente
Dolorose perdite hanno prodotto nuovi vuoti nella nostra Assemblea, togliendole la cooperazione di colleghi eminenti ed amati. [...]
Il generale Alberico Albricci aveva un posto elevato fra i più valorosi e geniali condottieri rivelati dalla grande guerra. Comandante della brigata Basilicata nel 1915; capo di Stato maggiore della 1ª Armata nel 1916, al momento della resistenza e della controffensiva su l'Altipiano d'Asiago; comandante, nel 1917, della 5ª divisione nella zona dell'Adamello, e poi del II corpo d'Armata oltre l'Isonzo e sul Piave, egli si era già affermato brillantemente per le sue rare capacità di organizzazione, di comando e di ardimento. Ma il generale Albricci doveva offrire la dimostrazione massima delle sue alte qualità militari unite a una singolare finezza di intuito diplomatico, nell'esercizio del delicato e gravoso incarico commessogli nel 1918, allorché egli fu inviato col suo glorioso e provato II corpo d'Armata in uno dei tratti più contrastati del fronte francese.
Egli fu totalmente all'altezza della responsabilità affidatagli, che era molto notevole, persuadendo presto gli alleati non meno che il nemico quanto fosse efficace l'intervento del contingente italiano, nel quale la sapienza del comandante era pari all'indomito eroismo degli ufficiali e dei soldati. Così il nome di Albricci rimase legato, nella storia della grande guerra, ai fasti sanguinosi di Bligny, dei ponti di Vally, di Chavonne, dello Chemin des Dames, pagine epiche scritte in terra di Francia dall'intrepidezza e dal sacrificio dei combattenti italiani.
La morte del generale Albricci, col rimpianto per la scomparsa di lui, ha ridestato il ricordo, che era parso talvolta affievolirsi, dei 4000 caduti sotto la nostra bandiera a difesa del suolo francese. Albricci e i suoi prodi avranno, più preziosa e significativa di qualsiasi gratitudine, l'ammirazione dei secoli.
DE VECCHI DI VAL CISMON, ministro dell'educazione nazionale. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DE VECCHI DI VAL CISMON, ministro dell'educazione nazionale. Il Governo si associa alle nobili parole pronunziate dal presidente di questa Assemblea in memoria dei senatori scomparsi.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 18 maggio 1936.
|
|
|
Attività |
|
|